Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
703 DISARMO DELLE VOLTE (APPARECCHI DI)
trasmettesi attraverso la sabbia con considerevole perdita da un punto all'altro, ma non certamente tale da poterla dire trascurabile contro le pareti dei vasi trovandovisi agglutinata dopo la compressione ; e che dinanzi agli orifizii circolari formali si superficie emisferiche di eguale pressione, avendosi cosi una massa che toccando per una parte le falde stipate e sboccando per l'orifizio all'aria libera dà luogo ad una ripartizione di pressione gradatamente decrescente dall'interno all'esterno.
Con tutto ciò non aveasi ancora alcuna nozione sui movimenti interni della sabbia attraverso la massa, e per averla, nel riempire l'apparecchio di sabbia, si frappose verticalmente e secondo un piano diametrale un foglio di carta sottilissima, cosi detta di seta; cosicché, terminata l'esperienza, riesciva possibile di rimuovere metà della sabbia senza smuovere l'altra metà, e giudicare poi con sicurezza della forma delle zone di sabbia più o meno consolidate. Le laeerature che si produssero nella parte superiore della carta, senza nulla togliere ai risultati che si aveano in vista, dimostrano pure che la sabbia affluiva da tutte parti verso la parte emisferica superiore, producendosi una vera corrente di sabbia che da tutti i punti della zona di eguale pressione dirigevasi costantemente verso il centro dell'emisfero. E nel medesimo tempo che le laeerature della carta accusavano gli scorrimenti relativi di certe parti della massa di sabbia in direzioni determinate, le pieghettature formatesi immediatamente sotto lo stantuffo dimostrarono in quale direzione i granelli di sabbia eransi gli uni agli altri avvicinati, e potè in tal guisa ottenersi dal foglio di carta un diagramma di tutti gli spostamenti, massime che dopo i primi esperimenti ebbesi la precauzione di segnare sulla carta, prima di servirsene, linee equidistanti di ascisse ed ordinate.
La fig. 5 della Tavola citata indica appunto gli spostamenti della sabbia sotto l'azione di uno stantuffo eavo S di legno, terminato da una piattina p con orifizio conico cc. Vedesi in F il foglio di carta sul quale erano tracciate linee orizzontali e verticali tra loro equidistanti di un centimetro. Appli-cavasi questo foglio contro un cartoncino che dis-ponevasi secondo un piano meridiano; e dopo aver riempito l'apparecchio di sabbia, potevasi per provata differenza d'attrito ritirare il cartoncino senza che la carta rimanesse spostata o piegata. La sabbia che prima d'essere compressa riempiva gli spazii indicati con s, dopo d'essere soggetta a pressione erasi rialzata occupando lo spazio s' e presentando dal lato l dello stantuffo, dove esisteva una luce d'efflusso o finestra, una scarpa di scoscendimento. Vedesi in F' un frammento di carta stralciatosi durante la compressione secondo un contorno presso a poco circolare ; e le laeerature a' a' della carta rimasta a sito dimostrano chiaramente la tendenza della sabbia ad effluire verso il centro della superficie emisferica di egual pressione. Parve inoltre dall'esame del contorno lacerato del frammento F' che l'emisfero di sabbia corrispondente all'apertura dell'incavo superiore siasi d'un sol colpo staccato fin da' primi istanti della compressione.
Analoghe esperienze si fecero con lo stantuffo pieno, ma di dimensioni più piccole dell'anellocircostante che comprendeva la sabbia, nello scopo di permettere a questa di rialzarsi frammezzo alle due pareti. Due di queste esperienze si fecero col-l'apparecchio da disarmo di tre anelli su descritto, ed una terza con un cilindro di ghisa tutto di un pezzo di 19 cent, di diametro e 25 cent, d'altezza ; esso è rappresentato nella fig. 6 della Tavola più volte citata.
Nella prima esperienza essendosi elevata la pressione a 1401 chilogr., corrispondente a chil. 10,55 per centimetro quadrato di stantuffo premente, la sabbia cominciò a sollevarsi nell'intervallo fra lo stantuffo e l'anello superiore dell'apparecchio ; ma bentosto questo anello fu trascinato dalla sabbia nel suo movimento di ascesa, e fu dovuta sospendere l'operazione per l'uscita di quest'anello da quello inferiore ed il conseguente disperdimento della sabbia. Ma ciò tuttavia ha dimostrato che trasmettevasi contro tale parete una pressione sufficiente da generare l'attrito e produrre il sollevamento dell'anello, il cui peso però non superava quello di un chilogramma.
La seconda esperienza riuscì completamente, essendosi trattenuti gli anelli fra loro con appositi uncini ad impedire qualsiasi sollevamento ; lo stantuffo si affondò regolarmente nella sabbia che rial-zavasi tutto all'intorno; e sebbene la carta non abbia potuto seguitare il movimento della sabbia in quest'inalzamento, pure le laeerature e le pieghe indicarono abbastanza nettamente in qual senso si producesse l'efflusso, e misero in evidenza che una porzione emisferica di sabbia avente per base la superficie dello stantuffo non partecipava quasi al movimento laterale determinato dall'affondarsi di questo. tL'esperienza fatta nel cilindro di ghisa (fig. 6) ha confermato con maggiore regolarità quel risultato; la sabbia, che occupava lo spazio s prima della compressione, dopo la compressione aveva formato il rialzo s'; gli spostamenti laterali si produssero come nella precedente esperienza; ed il foglio di carta, rimasto anche dopo la compressione nel piano meridiano che prima occupava, colle sue la-cerature e colle sue pieghe accusò l'esistenza dell'emisfero di minima deformazione, la cui superficie parve potersi ritenere di uguale pressione, come nel caso precedentemente studiato di stantuffi vuoti nel centro, colla sola differenza che in quest'ultima provala pressione dell'interno della sfera sarebbe almeno uguale, se non superiore, alla pressione esterna esercitata, mentre nel caso di stantuffi vuoti nel centro questa pressione sarebbe inferiore alla pressione interna della massa.
V. Sistema di disarmo a vite, e ad elicoide. — Resta per ultimo a parlare di due sistemi di disarmo, i quali, oltre ad essere pregievoli ed ingegnosi per se stessi, si differenziano notevolmente da tutti quelli fin qui esposti in ciò, che permettono, non solo di abbassare le centine, ma anche di rialzarle in caso di bisogno.
Il primo di essi, dovuto al sig. Dupuit, ispettore generale dei ponti e strade, è conosciuto generalmente sotto il nome di sistema a viti od a binde americane. L'altro fu inventato dall'ing. Pluyette nei disarmo degli archi del gran viadotto di Nogent-
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Tavola Tavola Sistema Nogent- Vedesi Vedesi Dupuit Pluyette
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