Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DISEGNOconsumata, si potrebbe far luogo ad una maggiore indennità.
      Vi ha un'altra specie di disdetta, la quale consiste nella denunzia che una delle parti obbligate fa all'altra, di non voler continuare nell'eseguimento di un'obbligazione, allorquando questa, per accordo seguito tra le parti, sarebbe continuata senza la disdetta; per esempio, nella locazione delle case si suole stipulare la convenzione per un novennio, risolvibile però di tre in tre anni, con che la parte la quale vuol risolverla dichiari, sei mesi prima del termine di ciascun triennio, di voler metter fine alla sua obbligazione; e in questo caso perchè la disdetta operi il suo effetto è necessario che sia fatta nel termine utile stabilito dal contratto, e in modo legale, altrimente l'obbligazione continuerebbe a sussistere. Frequentemente i locatori si riservano nel contratto il diritto di espellere gli affittuari o gl'inquilini nel caso di vendita del fondo locato, ed allora il compratore, il quale voglia prevalersi di questa riserva, deve intimare al locatario la sua disdetta nel tempo fissato dalla consuetudine del luogo per le denunzie di congedo. Per un particolare riguardo è peraltro stabilito che l'affittuario di beni instici debba essere avvertito almeno un anno prima. In ogni caso poi gl'inquilini ed affittuari hanno diritto ad una indennità che in difetto di convenzione particolare è stabilita dalla legge (art. 1597 e seg. (Jod. civ. ital.).
      DISEGNO (archit.). — Rappresentazione di un edi-tizio, di una macchina o di un oggetto qualunque appartenente alla costruzione in generale ed alla meccanica, o per mezzo di semplici linee, che formano la circoscrizione o i limiti degli oggetti che si vogliono imitare, o coll'aggiunta di una specie di dipinto all'acquerello, a tratti od anche a colori, che colla diversa forza e gradazione delle tinte faccia conoscere i diversi rilievi e piani degli oggetti. Tali rappresentazioni sono sempre di gran lunga più piccole del vero, e perciò per conoscere le effettive dimensioni degli oggetti rappresentati è forza stabilire un'unità di misura, che d'ordinario è una frazione del metro, sul quale si costru'sce il disegno, prendendo tante frazioni quante sono le unità reali e lineari che misurano l'oggetto. Lo stabilimento di questa artificiale unità, per la quale in un disegno si vengono a conoscere le reali unità di misura della cosa rappresentata, dicesi scala del disegno (V. Scala e Scala (iconica).
      I disegni messi in proporzione e costrutti con una scala diconsi disegni geometrici. I disegni geometrici si suddividono in varie parti, perocché nelle costruzioni si hanno da stabilire : 1° la forma, la distribuzione e la proporzione delle opere di struttura in quanto alla pianta o all'area che debbono occupare nei diversi piani, al che si dà pure il nome d'Iconografia (V.); 2° le diverse elevazioni delle facciate esterne ed interne, chiamate anche Ortografia (V.); 3° la rappresentazione dei profili e delle forme interne, supponendo l'edilizio spaccato verticalmente secondo certe linee, che si chiama perciò taglio, spaccato, sezione, e più scientificamente Sciografia (V.); 4° finalmente la rappresentazione più in grande di oggetti particolari, come sarebbero capitelli, basi, fregi, modanature, intagli, artitizii di costruzione, etutte quelle cose insomma che per essere ben comprese ed eseguite hanno bisogno di essere partita-mente rappresentate e in grandi proporzioni, il che prende il nome di disegno parziale o, meno italianamente, di dettaglio (V. Disegno parziale odi dettaglio).
      Un'altra specie di disegno geometrico è quello che esprime certe parti di costruzione, come sono i cunei delle vòlte, le vòlte in isbieco, i tagli dei legnami da carpentiere, che per essere ben eseguiti hanno bisogno degli sviluppi delle diverse faccie desunti dai disegni per mezzo di operazioni di geometria descrittiva, o delle diverse projezioni grafiche (V. Geometria descrittiva, Projezioni grafiche).
      Non basta però all'architetto o al costruttore rappresentare in modo geometrico tutte le cose atte a manifestare nettamente e compiutamente il suo pensiero ; ma è pur necessario che possa giudicare dell'effetto che farà la cosa immaginata, sia pel contrasto della luce e delle ombre, sia per la ubicazione e confronto di altri oggetti, sia pel colore dei materiali da impiegare.
      Gli antichi architetti per questo facevano uso dei modelli, e forse perciò si limitavano a fare i disegni a guisa di abbozzi tratteggiati a peuna, o leggermente acquerellati. I moderni fanno minor uso dei modelli, tranne il caso di qualche grande monumento o di costruzioni navali; e per rendersi ragione dell'effetto reale, formano uu diseguo che rappresenta l'edifizio quale apparirà all'occhio, e perciò gli si dà il nome di veduta prospettica (Vedi Prospettiva e Scenografia).
      Ora che le arti del disegno si vanno perfezionando insieme col perfezionamento delle carte, degli stromenti matematici e dei colori, si richiedono i disegni degli architetti assai più eleganti che non nei tempi addietro. Perciò tutti gli architetti, ingegneri e costruttori in genere, e specialmente i pubblici, hanno presso loro impiegati i quali altro non fanno che disegnare elegantemente e con tutta la possibile diligenza i progetti originali che loro vengono rimessi. I pregi principali di questi disegni consistono nella esilità delle linee, nella precisione delle misure e dei profili, nell'eleganza dei dettagli, nell'uniformità e degradazione progressiva delle tinte, e nell'intelligenza dell'applicazione dei lumi e delle ombre, sola parte che spetti al disegno pittorico.
      Appartiene pure al disegno geometrico la rappresentazione sopra un piano di una proprietà prediale, coll'indicazione delle suddivisioni o delle diverse specie di coltivazione, dell'andamento dei fossi, rivi, scoli o fiumi, del caseggiato od altri editizii, della disposizione e qualità degli alberi, ecc., o la rappresentazione di pàrte di un territorio, nel che consiste propriamente la Topografia (V.), la quale quando si applica a grandi estensioni di paese prende il nome di Geografia (V.).
      DISEGNO (ari. mil.). — È la rappresentazione di un luogo o di un'opera di fortificazione con linee o tinte in una superficie piana. Questi disegui sono di più maniere, altri appartenendo aIVarchitettura, ed altri alla topografia militare. « I disegni di fortificazione (dice Papacino d'Antoni) rappresentano in piccolo la figura di una qualche fabbrica di guerra che già esiste, o che si deve costruire. Allorché questa figura è esattamente simile a quella della
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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