Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (200/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      DISIDROGENAZIONE - DISINFEZIONE, DISINFETTANTI
      729
      0 l'acqua combinata. In Alcoole. per esempio, fu già esposto come si proceda a disidratare quel liquido in modo perfetto in guisa da ridurlo in alcoole anidro od assoluto ; in Etere si ripeterà il somigliante, e così in altri luoghi.
      DISIDROGENAZIONE (chini.). — Sottrazione dell'idrogeno che entra in un composto.
      DISINFEZIONE, DISINFETTANTI (igien. e chini.). — Le materie in putrefazione, le piaghe ed ulceri cancrenose, o che danno odore fetido, i luoghi in cui credonsi diffusi per l'aria principii miasmatici, gli arredi, gli abiti, le mobiglie, gli oggetti in genere che si sospettano impregnati dei detti principii, quando in ispecie si opina o si sa che sono fomite a propagare il morbo, fino dai tempi antichi furono trattati con varie sostanze in cui si ebbe fede, o si ottenne la sicurezza che posseggono la efficacia di distruggere o neutralizzare i cattivi odori e le infezioni maligne, o d'impedire il successivo progredire della decomposizione putrefattiva. L'aceto, il fumo, la canfora, certi olii empireumatici, certe resine, ecc. furono adoperate a quest'uopo, ed altri preservativi, reputati almeno tali, e se non sempre felicemente per tutti, con qualche vantaggio per qualcuno di essi.
      Per lungo tempo si tenne avviso che ciò che toglieva il fetore togliesse eziandio il principio infettivo, e perciò si confusero ad una volta le sostanze defetoranti colle disinfettanti, ossia con quelle che veramente distruggono i germi dell'infezione; e si credette pure che certi gas, di odore sgradevole, esalanti dalle materie organiche in putrefazione, come l'idrogeno solforato, il fosforato, il solfidrato di ammoniaca, fossero per sè pestilenziali, ed ingenerassero febbri d'indole cattiva ed altre infermità più o meno miasmatiche ed appiccaticcie ; se non che posteriormente si venne a conoscere che tali non sono, che al più (si sospetta) agevolino l'azione dei principii infettivi, e che i veri fomiti d'onde si trasfondono, inoculano e propagano i morbi epidemici e contagiosi sono di per sè inodori, di natura organica, per lo più germi, spore d'infusorii o di mi-crofìti, di complessione animale o vegetale, nuotanti per l'aria, ingenerabili molte volte da mate ie organizzate poste in condizione singolare di disfacimento putrido, riproducibili nell'organismo vivente o dalle ejezioni di esso; od anche certi prodotti di condizione organica, in grande tendenza alla composizione, e che, introdotti nell'organismo, ne turbano profondamente lo stato regolare e normale.
      Le sostanze che sono considerate come disinfettanti si possono distinguere: 1° in correttive; 2° in defetoranti; 3° in disinfettanti.
      Le correttive sono quelle che non tolgono il puzzo nè i principii d'infezione, ma semplicemente mescendo il proprio odore gradevole a quello disgustoso delle materie puzzolenti, ne rendono meno sensibile la spiacevolezza. Tali sono : i vapori acetici,
      1 fumi di certe resine odorifere che si fanno bruciare lentamente nelle stanze, come il belzoino, lo storace, l'olivilla, o sole o in composizione con carbone e nitro che ne agevola la combustione a modo di esca; i fumi dello zucchero gettato su bragia accesa.
      Non può dirsi che siano affatto privi di una qualche virtù antisettica o disinfettante: per esempio,l'acido acetico liquido impedisce, o sospende, o rallentala putrefazione delle materie animali; nei fumi delle resine e dello zucchero è probabile che si riscontrino traccie di creosoto, il quale è antisettico per eccellenza.
      Le defetoranti agiscono distruggendo i gas puzzolenti, quali l'acido solfidrico, il solfidrato di ammoniaca, ed altri di natura ignota che si sprigionano dalle materie che vanno infracidendo ; in generale posseggono la proprietà di disidrogenare tali gas, per effetto di ossidazione che provocano indirettamente,© compiono invia diretta, od anche per combinazione in cui inducono taluno dei componenti dei gas fetidi. Il cloro incontrandosi coll'acido solfidrico ed il solfidrato di ammoniaca e l'acqua scompone questa; ne svolge ossigeno nascente che loro rapisce l'idrogeno, onde ne precipita solfo; frattanto s'ingenera acido cloridrico o cloridrati d'ammoniaca; il vapore nitroso ne ossida l'idrogeno, convertendolo in acqua; l'acido solforoso determina coll'acido solfidrico una reazione d'onde si producono acqua e solfo libero, e si unisce coll'ammoniaca; gli stessi vapori acetici possono distruggere il solfidrato di ammoniaca.
      Come deodoranti fissi, hanno grande efficacia i carboni più o meno porosi, in ispecie il vegetale, perchè assorbono nei loro pori i gas puzzolenti, e ne determinano la scomposizione, eccitando l'ossigeno dell'aria a separare l'idrogeno, insomma ad ossidarne taluno degli elementi.
      L'ozono opera come un potente defetorante, ma sembra pure che agisca disdifettando realmente. 11 bromo e il jodio, in grado minore del cloro, giovano come dis:drogenanti, o distruttori dei gas di odore disgustoso.
      Le disinfettanti portano direttamente l'azione loro sui principii veri morbiferi, o siano germi e spore d'infusorii o di microdermi, od anche prodotti organici in via di alterazione e capaci di promuovere nell'umore sanguigno una qualche condizione morbosa.
      Fra di essi campeggiano l'acido fenico ed il creosoto, e quei fumi o vapori di materie organiche in combustione imperfetta in cui si trovano l'uno o l'altro dei due, i quali posseggono l'inestimabile vantaggio di esplicare la loro virtù distruttiva o preservativa, tanto nell'atmosfera quanto sulle materie solide; e loro succedono certi sali antisettici, quali alcuni di zinco, di mercurio, di allumina; l'acido arsenioso; i solfiti, le materie concianti, i permanganati, gl'ipocloriti, ecc.
      Certe osservazioni modernissime fecero scadere alquanto l'acido fenico da quell'alta importanza di disinfettante che gli si concede da parecchi anni ; ma poiché in generale si considera pur anco come il migliore antisettico, e ciò dai chimici e dagli igienisti più valenti, noi continueremo a reputarlo come tale, lasciando che il tempo chiarisca il vero.
      Il carbone ed il cotone godono pure di una benefica influenza antisettica, in quanto che il primo si impossessa dei gas fetidi ed anche dei prodotti organici in via di decomposizione, quando seco loro si trova in contatto diretto, o nelle materie solide, o nelle soluzioni acquose; mentre il secondo ha la singolare proprietà di fermare i germi e le spore nuotanti nell'aria, e da cui principalmente è eccitato il moto putrefattivo. Di fatto, l'aria che fu con-
     


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

Pagina (200/519)






Alcoole Etere