Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DISINFEZIONE, DISINFETTANTIPer le acque fluenti o stagnanti (condotti d'acqua, scoli d'ogni specie, cisterne, bacini, ecc.) che si debbano immettere nelle acque correnti, si hanno da purificare con acido ferrico, calce caustica, composizione di Sttvern, sali di allumina, cloruro di manganese, ecc.
      La composizione di Sttvern consta di 100 parti di calce estinta, 15 di catrame di carbon fossile, 15 di cloruro di magnesio, ed acqua quanto basta per farne un impasto semiliquido.
      Diligenze per le acque in (empi d'infezione. —Ma se importa purificare le acque potabili comuni, tanto più è indispensabile togliere i fomiti della corruzione in quelle che derivano dalle fogne, o che s'infiltrano ne' serbatoi di uso domestico, o derivano da latrine o pozzi neri, od attraversano strati di sostanze organiche in putrefazione. Poiché in tempi d'infezione, quale il colèra (e già ne toccammo or ora), si conobbe e provò che nelle parti in cui affluivano acque in cui si fossero sciolte materie escrementizie, ivi la mortalità si mostrò più feroce ed universale. In Africa, per esempio, le acque stagnanti fecero morire un numero considerevole di soldati di febbri intermittenti disenteriche ; in Londra, le indagini di Snow, di Wisehead e di Lankester dimostrarono con evidenza che furono aggrediti dal morbo tutti coloro i quali bevevano quotidianamente l'acqua zampillante dalla tromba di Broad-Street, in cui si mischiavano infiltrazioni di feci coleriche; ed a Parigi, nel 1^65, si osservò che infierinel quartiere di Montmartre, alimentato in allora dalle antiche distribuzioni delle acque, mentre nell'anno susseguente non vi comparve, dacché erasi provveduto con nuove acque, cioè con quelle pure della Dhuys. Tali fatti risultarono di chiaro appoggio alle conclusioni del Dumas, che fece compilare de' quadri in cui si rappresentava il corso dell'epidemia colerosa nel 1865 e nel 1866. E che gli escrementi dei colerosi debbano influire alla propagazione del morbo, non è cosa ignorata dai nostri lettori, i quali rammenteranno quanto si disse in quest'Opera in Colera, il cui principio riproduttore si svolge dalle dejezioni alvine, allorché soggiacquero ad una specie di fermentazione qualche tempo dopo la loro uscita dagli intestini.
      Se ne deduce che, come mezzi di conterminare e spegnere al possibile il miasma colerico, occorrono principalmente tre avvertenze:
      1° Provvedere, mediante apposite costruzioni, al pronto e compiuto trasporto di tutti i prodotti escre-mentizii della popolazione, in modo che il luogo abitato rimanga purgato di continuo dalle impurità fecali, sì pel suolo, che per l'aria e le acque;
      2° Vigilare acciò la provvista dell'acqua sia tolta da sorgenti non mai imbrattate, e trasportata con tali mezzi che non possa mai esser lordata di escrementi ;
      3° Mescere le materie fecali ed altre sostanze facilmente corruttibili con disinfettanti antisettici, quali l'acido fenico, il creosoto, la calce viva con essi, la composizione di Silvern, ed altri ingredienti di bastevole efficacia per impedirne la fermentazione e il susseguente imputridire.
      Se il lungo corso delle acque con materie organiche le depuri. — Circa alle acque delle fogne, anche nei tempi di salubrità consueta, è indispen-
      sabile che se ne faccia la purgazione, dacché nel loro corso, uscendo dalle città da cui derivano, portano seco residui escrementizii, fomiti e sorgenti di principii deleterii alla pubblica salute.
      Credettesi.per lungo tempo che nel tramescolarsi colle acque dei fiumi, nello scorrere all'aperto per un certo tratto, venissero spogliandosi di mano in mano delle materie organiche mediante un processo di ossidazione operato dall'aria; se non che il Frank-land dimostrò, non ha guari, l'erroneità di quella supposizione, e la necessità pertanto di non trascurare la loro purificazione.
      « Si venne sempre ripetendo (dic'egli nell'opera sua intitolata: First report of the commizsioners appointed in 1868 to inquire into the best tneans of preventing the pollution of rivers), ma senza averne prova, che le materie organiche contenute nel liquido delle fogne ed in altri liquidi somiglianti si ossidino rapidamente durante il corso del fiume in cui sono condotte a mescolarsi; si affermò pur anco che, qualora una parte del liquido si trovi diluita con 30 volumi di acqua corrente, le materie organiche rimangono distrutte dall'ossidazione, nel cammino di dodici miglia all'incirca. Dubitandone, e parendoci che un argomento d'importanza sì vitale si avesse a risolvere sicuramente, volemmo esaminarlo colla luce di esperienze accurate, valendoci della opportunità della visita che facemmo, durante la stagione invernale, dei bacini di Mersey e Bibbie.
      « Il fiume Mersey, dopo ch'ebbe ricevute le dejezioni liquide di parecchie città e manifatture, al di sopra del ponte di Stretford-Road, percorre 13 miglia, da quel punto sino alla sua congiunzione coll'Irwell, senza abbattersi in qualche nuova scaturigine d'impurezze, ed anzi col volume accresciuto di acqua pura, fornitagli da qualche confluente. II fiume Irwell, dopo avere attraversato Manchester, supera una chiusa a Trostlenest, e scorre per 11 miglia, prima di unirsi col Mersey, senza frattanto ricevere nuove materie infettive, e solo coll'aggiunta di qualche affluente di poco conto e di acqua pulita. In ultimo, il fiume Darwen, che è contaminatissimo dai liquidi delle fogne di Over-Darwen, di Lower-Darwen e di Blackburn, si congiunge col Blakwater, poco al di sotto di quella città, e procede innanzi per 13 miglia, per accostarsi al punto di unione col Bibbie a Walton-le-Dale, senza che venga più contaminato, e col volume d'acqua più che doppio per l'affluirvi del Roddleswoth, del rio di Alum-House, e di altri rii efiumicelli di acqua purissima ».
      Avendo attinto acqua all'origine ed al termine del cammino dei due fiumi, e nei siti mentovati, cioè del Mersey, dell'Inveli e del Darwen, e determinatevi le proporzioni in totale delle materie organiche disciolte, del carbonio e dell'azoto forniti dalle sostanze organiche, dell'ammoniaca, dei nitrati, dei cloruri e delle materie organiche ed inorganiche in sospensione, e determinatane eziandio la temperatura, il Franckland dal confronto dei risultati analitici potè conoscere quale fosse l'influenza ammi-glioratrice operata dal corso di 11 e di 13 miglia. Vide che nel caso in cui la temperatura non ecceda i 18° c. non appariscono che effetti lievissimi circa alla diminuzione delle sostanze organiche disciolte,
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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