Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DISINFEZIONE, DISINFETTANTI
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5° Risanamento delle sale dei chirurghi. — Vi si dispongono molti piatti con ipoclorito di calce lievemente bagnato, ovvero si fanno fumigazioni conAcido fenico......50 gr.
Alcoole........1 litroAcqua........10 litri,
liquido che si distribuirà in terrine nelle sale, in ragione di 5 terrine da 2 litri per ogni sala di 30 a 40 ammalati, ossia una terrina per 6 ad 8 letti.
6° Disinfezione dei cadaveri. — Nell'atto di chiudere la bara si spargeranno sul cadavere due chilogrammi d'ipoclorito di calce solido e secco, sotto, sopra ed ai lati; inoltre vi si getterà sopra un litro di segatura di legno impregnata con 10 grammi di acido fenico.
7° Disinfezione delle sepolture. — Per ogni fossa si getteranno, conforme all'età del defunto, da 2 a 6 chilogr. d'ipoclorito di calce, metà sotto e metà sopra.
Craig, in una relazione sui modi migliori di disinfettare durante l'epidemia colerica, pubblicò nel 1866 alcuni ragguagli, d'onde si conosce quali furono i mezzi adoperati a tal uopo negli Stati Uniti d'America. A Nuova York, scrisse egli, allorché accadevano parecchi casi di colera in qualche abitazione, si adottò l'espediente di chiuderla e fumigarla o col gas cloro, o bruciandovi solfo, e si ottenne dall'uno e dall'altro un'efficacia perfetta. Quando si adoperava il solfo, si poneva in recipienti portati da sostegni, si chiudevano finestre e porte, si accendeva nelle camere superiori e indi nelle inferiori; si teneva chiusa la casa per più ore, poscia si riapriva, si ventilava e si riabitava.
Per le latrine si usava il solfato di ferro, in polvere od in soluzione satura, versandolo nei vasi in cui si ricevono le feci nelle latrine stesse nella dose di 10 chilogr. per una latrina ordinaria. Gl'ipoclo-riti non furono adoperati se non con aggiungervi un acido minerale in eccesso.
Il cloro, il bromo, il vapore iponitrico, sebbene di minore importanza nel colera che in altre malattie d'infezione, non furono omessi; gl'ipocloriti in soluzione si applicarono con utile per lavare i pavimenti, disinfettare le biancherie ed i letti.
11 permanganato di potassa fu trovato vantaggioso per depurare le biancherie corporali e quelle da letto. Quando erano sporche per le dejezioni degli ammalati, si facevano bollire in una soluzione di permanganato di potassa, fatta con 4 litri di acqua e 6 gr. del sale. S'immersero anche in acqua contenente ipoclorito di calce ed acido cloridrico ; ma in allora si dovevano lavare ripetutamente con acqua semplice per togliere l'acido.
Affine di scomporre le materie organiche nell'acqua potabile, valse il detto permanganato in soluzione diluita.
La calce fu usata per imbiancare le pareti, per gettarla negli scolatoi mezzo asciutti, in vicinanza delle latrine, e in tutti i luoghi umidì e sporchi, adoperandola con profusione e replicatamente. 11 carbone vegetale tornò vantaggioso per assorbire gli et'tiuvii delle materie in decomposizione; un misto di carbone e calce dimostrò attività come disinfettante distruttivo.
Nell'invasione ad imminenza del colera, Craig consigliò le precauzioni seguenti, come più importanti. Si prepara una soluzione di 2 chilogr. e mezzo di solfato di ferro in 4 litri di acqua bollente e si inacidisce con 15 grammi di acido solforico, e si mesce tale soluzione colle feci coleriche e diarroiche, nella dose di 5 a 15 per 100 per la quantità delle materie. In cambio del solfato di ferro si può usare quello di zinco o il cloruro di zinco.
Si trattano le latrine e le materie in decomposizione con ipoclorito di calce sciolto, cui si unisce dell'acido solforico nell'atto di versarlo; dopo un giorno vi si getta la soluzione di solfato di ferro. I pavimenti, le pareti delle latrine, le materie escrementizie solide o discretamente asciutte si aspergono con soluzione di acido fenico, contenente 1 per 100 dell'acido.
Gli abiti derivanti da luogo sospetto e quelli delle persone che frequentano luoghi infetti si bagnano colla soluzione fenica e si scaldano in forno da panattiere.
Gli abiti e le biancherie sporche per iscariche coleriche s'imbevono con soluzione o di permanganato di potassa, o d'ipoclorito di calce prima di lavarli; i pavimenti lordati si lavano con ipoclorito di soda.
Si fumigano con gas solforoso o cloro le case in cui imperversò il colera e s'imbiancano ; il terreno sotto le infermerie si copre di calce polverizzata, o di calce e carbone, o s'inaffia con soluzione fenica.
L'acqua da bere si purga col permanganato di potassa, come notammo, ed anche coll'allume, o coi sali di perossido di ferro, rimescolando acciò si depongano i precipitati.
I luoghi in cui si tengono comestibili, e carni specialmente, si suffumigano di tempo in tempo col gas solforoso ; le stoffe di lana nei magazzini s'inaf-fiano colla soluzione fenica.
Altre maniere di disinfezione con sostanze solide, vaporose, ecc. — Fra i disinfettanti delle piaghe putride fu consigliata la polvere di china, la canfora ed anche il sottonitrato o magistero di bismuto. Riemflagh lo trovò efficace per le piaghe suppuranti, con debole tendenza alla cicatrizzazione, stendendone sopra uno strato della grossezza di 2 a 3 millimetri, che poi si copre con sparadrappo o bambagia; operò anche utilmente per le piaghe specifiche e scrofolose.
I vapori empireumatici del caffè furono trovati d'insperata virtù disinfettante, non già perchè defe-torino occultando il cattivo odore, ma perchè decompongono i princ pii miasmatici. Una stanza in cui si era lasciata carne a putrefare, fu disinfettata portandovi un abbrostitojo contenente mezzo chilogr. di caffo torrefatto allora. Un'altra camera, contenente acido solfidrico ed ammoniaca, fu defetorata con 90 gr. di caffè in torrefazione. Si ha prova che lo empireuma del caffè agisce veramente coi principii miasmatici da ciò, che nell'ambiente non si sente all'olfatto l'odore del caffè, in sulle prime, e che vi si palesa allorquando l'odore fetido fu distrutto.
Per usarlo al detto scopo, si piglia caffè crudo e pestato, e si sparge la polvere su lamina di ferro calda, in modo che vi pigli una tinta bruna.
L'estratto di campeggio fu riconosciuto come ot-
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