Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DISLU1TE — DISPENSA
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      parità della stiva in metri cubici, come si è detto, perchè un metro cubico d'acqua di mare pesa circa 1026 chilogr.
      DISLUITE (miner.). — Minerale analogo allo Spinello (V.).
      DISMAL SWAMP (geogr.). — Con queste parole,che significano palude triste, indicano gli Americani del Nord due vasti maresi, che si stendono, l'uno (the Qreat Dismal) nella penisola tra il James River al N. e l'Albemarle Sound al S., appartenendo alla Virginia ed alla Carolina settentrionale; — l'altra (the Little Dismal) giace in quest'ultima contrada, tra Albemarle Sound e Pimlico Sound. — Il centro della più vasta maremma è occupato dal lago Drum-mond (V. Lyell, Travels in North America).
      DISMENORREA (patol.). — Voce derivata dal greco Sue, difficilmente, mese, e colo, con la quale s'indica lo scolo difficile del flusso mensile nelle donne, per lo più accompagnato da varie perturbazioni (V. Amenorrea).
      DISO (geogr.). — Comune in terra d'Otranto, provincia di Lecce, circondario di Gallipoli, con 2032 abitanti.
      DISODILE o DIS0DIL0 (miner.). — Nome di un fossile combustibile, così chiamato da Cordier a motivo dell'odore fetidissimo che spande quando viene sottoposto all'azione del fuoco. Gli abitanti della Sicilia, dove questa sostanza è stata trovata per la prima volta, la ch'amano sterco del diavolo. Boccone la descrive sotto il nome di terra fogliata puzeolenta. Trovasi di fatto il disodile in masse fogliate molto elastiche, quasi papiracee, di un grigio verdastro o di un giallo sporco; sembra composto di larghi fogli sovrapposti e fortemente compressi; i suoi strati si ripiegano sopra se stessi presentando la forma di un rotolo di carta; e quando viene immerso nell'acqua i suoi fogli si separano gli uni dagli altri e diventano translucidi e flessibilissimi. Questo minerale arde facilmente spandendo un odore di bitume e d'aglio analogo a quello dell'ansa feetida, e lascia un residuo terroso alquanto abbondante. Dolomien ha osservato il giacimento di questa sostanza a Melilli presso Siracusa, dove trovasi in istrati sottili frammisti al calcare terziario, e presenta le impronte di pesci e di foglie di piante dicotiledoni. Si è pure trovato il disodilo nelle vicinanze di Lintz sulle sponde del Reno, presso Bonn, mescolato a ligniti del terreno terziario, e finalmente nei depositi terziarii lacustri dell'Alvernia. Tra i foglietti del disodilo dell'Alvernia si veggono avanzi di piante fossili analoghe alle graminacee e talvolta piccoli scheletri di pesci aventi da 8 a 12 millimetri di lunghezza; i suoi strati, che hanno presso a poco l decim. di spessezza, alternano con un grès terziario feldispatico, composto di avanzi di granito.
      Il disodilo di Sicilia è stato diligentemente esaminato da Ehremberg, che lo trovò composto di conchiglie o scudi dorsali siliciosi della specie na-vicula, riuniti col mezzo di una materia organica analoga ad una vernice. Quindi non è altro che una massa siliciosa d'infusorii penetrata da una resina fossile ; tali ancora sono le masse rinvenute da questo celebre osservatore al Westerwald, a Giestinger-Busch, a Rot, a Siegburg ed al Vogelsberg, sebbenein queste ultime le resine fossili non siano della medesima specie.
      DIS0M0SI (miner.). — La disomosi di Beudant è un solfoarseniuro di nichelio, che da alcuni mineralogisti è chiamato col nome di nichelio grigio. Questa sostanza di un grigio di acciajo si presenta comunemente in piccole masse compatte o lamel-lose, fragilissime, e si compone di 46 a 53 parti di arsenico, di 24 a 30 di nichelio, di 12 a 19 di solfo, e di alcune parti di ferro. Sottoposta alla calcinazione spande un forte odore d'aglio, dovuto alla presenza dell'arsenico che vi predomina. Finora non è stata trovata altrove che in Isvezia, dove accompagna la Cobaltlna (V.). Secondo Beudant, la disomosi offre indizii di cristallizzazione e di cliva-mento che ricordano la cobaltina e mostrano che deve essere isomorfa.
      DISOPIA (patol.). — Indebolimento della vista.
      DISORRESSIA (patol). — Disappetenza.
      DISORGANIZZAZIONE (biol. e patol). — Alterazione profonda nella tessitura di un organo o in una porzione di esso, che gli fa perdere la maggior parte o la totalità de' suoi caratteri, e che non gli consente più di adempiere le sue funzioni.
      DISORMEGGIARE (marin.).— Sciogliere gli ormeggi e ricuperarli a bordo. Dicesi anche del restare con una sola àncora, salpando le altre, per esser pronti alla partenza, od a cambiare di posto.
      DISOSMIA (patol). — Indebolimento del senso dell'odorato.
      DISOSSIDAZIONE (chim.). — Chiamasi disossidazione, deossida eione, od anche riduzione, in certi casi, un'operazione che ha per oggetto di togliere l'ossigeno ad una sostanza ossidata.
      La deossidazione può essere pareiale o totale. La deossidazione parziale si fa allorquando riducesi, per esempio, un ossido superiore in ossido minore ; come sarebbero il perossido di ferro in protossido, l'acido nitrico in uno degli ossidi minori dell'azoto, il 8esquiossido di cromo in protossido, ecc. La disossidazione totale, che dicesi anche riduzione, si effettua per il compiuto levare che si fa dell'ossigeno dal composto su cui si opera; coll'idrogeno, ad un grado di calore sufficiente, si disossida il ferro. Gli agenti disossidanti sono tutti quei corpi elementari o no che a freddo o a caldo si dimostrano avidissimi dell'ossigeno. Tali sono l'idrogeno, il carbone, i metalli alcalini, il ferro rovente, certe sostanze organiche in decomposizione.
      DISPARI-PENNATA FOGLIA (Folium imparipinna-tum (ihot.). V. Pennata foglia.
      DISPASSARE (marin.). - - Manovra corrente, allorché si toglie una fune facendola uscire dai fori o dai bozzelli ov'è passata. È pure la manovra degli alberi di gabbia e dei velacci, allorché, dopo averli calati, si fanno anche uscire dalle teste di inoro pelle quali passano.
      DISPENSA (archit. ed econ. dom.).— Camera, luogo
      0 compartimento della casa destinato a conservare
      1 comestibili, le preparazioni della cucina e i residui della tavola. Dev'essere situataapoca distanza dalla cucina stessa, in sito riparato dall'ardore del sole e con poca luce per mantenervi nell'estate la necessaria frescura, affinchè non si guastino certi alimenti soggetti a corrompersLt^iOOQLe


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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