Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DISPERSIONE DELLA LUCE — DISPERSIONE DELL'ELETTRICITÀ
qualunque altro segnale dello stesso colore alle donne, ma cosi patente che in nessun modo potesse ascondersi o celarsi.
Nelle Costituzioni piemontesi del 1770 si comandava che debbano portare scppertamente tra il petto e il braccio destro un segno di colore giallo dorato, di seta o di lana, e di lunghezza di un terzo di raso (Leggi e Costit., lib. i, tit. vili, c. 4), legge abrogata solo nel 1° marzo del 1816. Nel Codice estense del 1771 si trova condannato di portar nel cappello un nastro di color rosso alto un dito (Cod. Est., lib. ii, c. ix, 15). Tali ignominiosi contrassegni trovansi anche presso i Maomettani, i quali ereditarono dal loro fondatore l'odio del nome ebreo, e forse furono i primi istitutori di essi (Veggasi Leone Africano dove parla di Fez, di Tlemsen, di Tombuctu).
I progressi della civiltà fecero in questi ultimi tempi abolire in quasi tutti gli Stati d'Europa le odiose distinzioni che tendevano ad avvilire gli Ebrei, i quali quasi dappertutto godono ora non solo in faccia alla legge dei diritti civili e politici uguali a quei dei cristiani, ma sono riguardati dallo stesso volgo con minor diffidenza e mal animo che non fttesero per lo passato. La religione e la ragione del pari cooperano ad effettuare la desiderata emancipazione di una gente, i destini della quale sono e saranno sempre per lo storico un soggetto di profonda meditazione.
L'impero dei Medi, dei Persi, dei Macedoni ha cessato e scomparve; cessarono e scomparvero quei Romani già vincitori del mondo, e con essi tutte le nazioni da loro soggiogate; e fra tutti i popoli che coprono oggidì la superfìcie del globo, quale è quello che può nominare il suo padre, o che non debba ricercare la sua origine in un'oscurità favolosa? Ma vi ha di più ; quale è quella famiglia, fra le stirpi più illustri, che possa stabilire in modo anche solo probabile la sua filiazione da diciotto secoli in poi, e mostrarci i legittimi eredi di Cesare e di Pompeo, o di alcuni dei grandi uomini dell'antichità? L'Israelita solo può invocare la testimonianza di tutti i popoli a comprovare che egli è pur quel medesimo popolo che i Romani avevano creduto di compiutamente distruggere; egli solo sopravvive a tutte le altre antiche nazioni nella primitiva sua razza, pura di sangue straniero. La conservazione di questo popolo, tutto a frammenti, disseminato in tutte le società d'ogni clima, d'ogni rito, d'ogni costume, conservatore pertinace, inflessibile de' suoi riti sacri e domestici, delle sue speranze religiose e politiche, di ogni sua antica consuetudine civile, avvegnaché di quando in quando e di luogo a luogo soggiaciuta a qualche corruzione; la vittoriosa reazione da lui per diciotto secoli durata contro tante cause, contro tanti tentativi del suo annientamento, involge un problema che il filosofo e lo statista non hanno peranco risolto: ma vi hanno alcune profezie di cui il cristianesimo attende il compimento, e in esso sarà certo la soluzione di questo problema inaccessibile all'umana ragione.
DISPERSIONE DELLA LUCE (fis.). — Alle voci Acromatismo, Colori, Diottrica, Prisma, Spettro solare, ecc. il lettore troverà come la luce attraversando mezzidi differente densità con direzione obliqua relativamente alle faccie d'immersione e di emersione, subisca una divergenza dal proprio cammino, locchè dicesi con vocabolo sintetico rifrazione. Tale divergenza o rifrazione operasi in differente grado, a seconda dei diversi raggi colorati ai quali si riferisca; e valutandola su ciascun colore, cambia a seconda delle diverse sostanze che s'impiegano per ottenere la rifrazione e quindi la dispei sione. Un prisma di flinto, a cagione d'esempio, dà nello spettro una più larga immagine di violetto che di rosso, ed il contrario avviene con altre sostanze. Sperimentando gl'Indici di rifrazione (V.) forniti da una serie di corpi rifrangenti, su ciaschedun colore e dividendo l'uno per l'altro si avranno i diversi valori di ciò che nel linguaggio ottico chiamasi dispersione. Ne sejgue che una sostanza sarà tanto più dispersiva quanto maggiore sarà la differenza di deviazione fra l'uno e l'altro dei raggi estremi dello spettro. L'acqua è il corpo che gode del minimo grado di dispersione; mentre il flinto possiede il massimo. Per farne prova basta far passare due raggi di luce bianca, l'uno attraverso un prisma di acqua, l'altro attraverso uno di flinto, che abbiano angoli tali da far deviare per uno stesso grado il raggio rosso. Yedrassi come alla medesima distanza lo spettro dovuto all'acqua sia molto più corto di quello prodotto dal flinto.
L'analisi fisica sulla dispersione venne fatta non solo relativamente alle diverse ampiezze degli spettri prodotti da differenti corpi, ma ben anche rispetto a quelle di ciascun raggio colorato. Essa dimostra che i rapporti di dispersione fra le varie sostanze sono generalmente assai svariati e vanno crescendo a mano a mano che osservansi sui diversi colori dal rosso al violetto. Quando si voglia esprimere il potere dispersivo di una sostanza indipendentemente da un'altra a cui si paragoni, basta prendere il quoziente che si ottiene dividendo la dispersione della stessa per il suo indice di rifrazione, preso in media, cioè alla metà dello spettro, e diminuito dell'unità.
DISPERSIONE DELL'ELETTRICITÀ (/$*.). — Inten-desi la facoltà che ha il fluido elettrico di abbandonare a poco a poco la superficie del corpo su cui sia stato accumulato, disperdendosi sui circostanti, e ciò a seconda delle leggi di equilibrio di detto fluido rispettivamente al grado di conducibilità delle sostanze che isolano il corpo elettrizzato. Supponendo di avere elettrizzato un cilindro a superficie metallica, isolato dal suolo col mezzo di supporti di vetro o di cera lacca, ecc., questo, bensì lentamente, ma lascierà disperdere l'elettricità pei detti isolatori, dappoiché il fluido imponderabile si farà strada per certo tratto sulla lunghezza dei medesimi. D'altra parte, lo stesso fluido passerà sulle molecole aeree che attorniano il conduttore, e queste, elettrizzate che siano, verranno respinte dal conduttore stesso, e sottentrandone di novelle, la perdita o dispersione continuerà senza posa. Sarà maggiore la dispersione per l'aria quando questa sia pregna di vapori, ed i fisici si accorgono ben facilmente di un tal fatto, imperocché nelle giornate piovose si rendono assai difficili gli esperimenti di elettricità statica (V. Elettrostatica), lat^iOOQLe
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