Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DISPNEA - DISPOSIZIONE
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      quale forma appunto soggetto delle presenti considerazioni.
      Coulomb fece di molte esperienze sulla facoltà dispersiva dell'elettrico a seconda delle diverse sostanze da cui venga isolato. Ha trovato per primo, che, a moderata tensione, un cilindretto di cera lacca di poco più di un millimetro di diametro e della lunghezza di circa quaranta può impedire la dispersione, cioè può isolare perfettamente una pallottola di sambuco di circa dodici millimetri di diametro. Questa proprietà isolatrice della cera lacca è preziosa al paragone di quella degli altri coibenti, quale sarebbe il vetro, giacché questo, che è conduttore del calorico assai più di quella, condensa i vapori dell'aria, epperò diventa conduttore dell'elettricit'-, la quale scorre facilmente sullo straterello acquoso. Da ciò ne venne la comunis-sima pratica d'investire il vetro ed altri isolatori di straterelli di cera lacca per impedire maggiormente la dispersione dell'elettricità.
      La dispersione dell'elettrico aumenta in generale coli'accrescersi le superficie elettrizzate, e col diminuirsi le lunghezze degl'isolatori. Gli elettricisti sperimentarono in vario modo per discoprire le leggi della dispersione elettrica indipendentemente dal circuito aereo da cui trovansi in generale isolati i corpi elettrizzati. Per ciò si fuse, per esempio, del solfo per entro un bicchiere di vetro conico riscaldato ed unto, con che si ottenne una forma esattamente adattata allo stampo. Quindi sì elettrizzò ben bene la forma di solfo e si ripose subito nel bicchiere isolatore. Anche dopo cinque o sei mesi con tal processo si ritrovò il solfo elettrizzato. Canton riuscì ad elettrizzare internamente delle sfere di vetro, e poi chiudendone il pertugio vi trovò indizii di elettricità dopo qualche anno.
      La Bilancia di Coulomb (V.) prestasi a misurare il diverso grado di rapidità con cui si effettua la dispersione elettrica per l'aria. L'autore ha trovato che nei giorni sereni è soltanto di 1/60, od anche di V70 per minuto ; ma che nei giorni piovosi arriva persino ad Vso> nelle quali condizioni è assolutamente impossibile sperimentare nei gabinetti intorno a ricerche di elettricità statica. Non sia discaro al lettore se avvertiamo i meno pratici di non confondere la detta elettricità, e la sua facile dispersione per l'aria inumidita, coli'elettricità dinamica che s'impiega nei telegrafi elettrici, i cui fili agiscono anche esposti alla pioggia. Quest'elettricità non iscorre alla superficie del conduttore come l'altra, ma aggirandosi attorno alle singole molecole ponderabili poste in serie, trasmette i suoi portentosi effetti quasi istantaneamente a grandi distanze e senza dispersione nel senso sopra citato (V. Elettricità, Pile e Telegrafi elettrici).
      DISPNEA (patol.). — Voce derivata dal greco $u;, difficilmente, e Ww, io respiro, indicante il respiro difficile ed affannoso. Quest'affezione è sempre sintomatica di gravi infermità di visceri del petto, come sarebbe un'affezione tubercolare ai polmoni o un vizio organico al cuore 0 ai grossi vasi. Talvolta può essere solo effetto di spasmo nervoso generato da causa passeggera od anche provocata da mancanza di aria respirabile 0 dalla presenza in essa di qualche principio deleterio. Il massimogrado della dispnea, nel quale l'infermo è costretto a stare col tronco eretto od anche anteriormerte incurvato per poter respirare, chiamasi ortepura (V. Eespirazione).
      DISPOLINA (chim.). — Nome dato da Greviile Williams ad una delle basi che pigliano origine nella formazione della chinolina.
      DISPONDEO (letter.). — Piede adoperato da' poeti greci e latini, che consiste in due spondei uniti, e consta perciò di quattro sillabe lunghe.
      DISPONIBILE (giurispr.). — Dicesi in linguaggio legale parte 0 quota disponibile quella porzione d'asse ereditario della quale una persona che ha discendenti o ascendenti può disporre a suo arbitrio per testamento 0 per atto tra vivi (V. Diseredazione, Eredità e Successione).
      DISPONIBILITÀ (ammin. pubbl.). — Voce curialesca introdottasi nel linguaggio della pubblica amministrazione per indicare la speciale condizione di un ufficiale che, trovandosi tuttavia sui ruoli di uno speciale ramo di servizio 0 dell'esercito, trovasi temporaneamente senza destinazione.
      L'ufficiale in disponibilità non cessa di essere sotto gli ordini del ministro della guerra, ed è soggetto a particolari discipline, può esser richiamato da un momento all'altro in servizio, e gode dei diritti e dei vantaggi degli ufficiali in attività, ma il suo stipendio è diminuito secondo certe norme stabilite dai regolamenti. Lo stesso dicasi dell'impiegato relativamente al servizio amministrativo a cui appartiene.
      DISPOSITIVO (giurispr.). — Parte di un giudizio o di un decreto, spoglia di ogni forinola dei motivi che la precedono.
      DI8P0SIZI0NE (reti.). — La disposizione nell'arte oratoria consiste nell'ordinare giustamente le diverse parti del Discorso (V.) secondo la natura e l'interesse del soggetto che si tratta. I retori enumerano sette parti del discorso, non già perchè vi entrino sempre tutte essenzialmente, ma perchè vi possono entrare, e sono: Y esordio, la proposizione, la divisione, la narrazione, la confermazione, la confutazione e la perorazione. La seconda e la terza si confondono spesso, come pure la quinta e la sesta, donde viene che alcuni retori distinguono soltanto cinque parti. Ma il verso tecnico o mnemonico conosciuto nelle scuole,
      Exorsus, narro, seco, firmo, refello, peroro,
      ne indica sei, cioè: l'esordio, la narrazione, la divisione, la confermazione, la confutazione e la perorazione, dove si vede la narrazione posta prima della divisione, perchè ciò accade frequentemente, benché non sia da riguardarsi come regola assoluta.
      Questa è la divisione che retori chiamarono naturale, dando il nome di artificiale a quella che si accomoda alle particolari esigenze della causa, vale a dire non seguita l'ordine s+abilito, senza però confonder le cose, e intralascia talvolta 0 l'esordio 0 la narrazione 0 la perorazione. Sebbene, a dir vero, parrebbe doversi rovesciare la cosa,chiamando artificiale la divisione immaginata dalle scuole, e naturale quella che è suggerita dalla natura del soggetto e delle circostanze. Checché ne sia, una disposizione sarà sempre necessaria, come è di un'im-


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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Bilancia Coulomb Vso Pile Telegrafi Greviile Williams Eredità Successione Discorso Canton Elettricità Diseredazione