Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DISSODAMENTOL'estirpazione dei tronchi e delle radici offre tal-Tolta grandi difficoltà; e si cercò di superarle con macchine. Omettiamo la descrizione di queste leve, bastando le figure riportate a mostrarne l'uso, il quale non può essere applicato se non ad alberi di piccola mole. Il diradicamento dei grandi riuscirà meglio lasciando il tronco, affinchè poi serva di leva, mossa da una corda fìssa alla sua cima e tratta
      Fig. 2133. — Macchine per l'estirpazione dei tronchi e delle radici.
      a braccia o da un argano, ecc. La buca alle radici sia più spaziosa dalla parte dove vuoisi far cadere la pianta; prime a tagliarsi siano le radici da questa parte, indi le laterali e da ultimo le posteriori. Se vi sono arbusti d'intorno, si tagliano ad alcuni centimetri sotto il suolo, poi, seminato il terreno, se no tagliano col ferro i polloni, robusti nel primo anno, meno nel secondo ma più spessi, e raramente tali radici sopravvivono nel terzo anno.
      Purgato il suolo delle più forti e voluminose parti vegetali, si lavora coll'aratro. Se vi restano ancora radici o vi sieno pietre che impediscano il lavoro, bisognerà far precedere uomini ad estirparle. Legrosse pietre si rompono con mine e si esportano dal campo, o vi si sotterrano profondamente. Questo primo modo di dissodamento conviene ad un suolo che abbia di già acquistato un principio di domesticità. Conviene nei luoghi dove la mano d'opera si trova a buon prezzo, e dove è alto il valore della legna da ardere.
      Nel secondo modo di dissodare si richiede pure che vengano tolti via i maggiori tronchi d'alberi e le più voluminose radici ; ma le parti vegetali che rimangono, invece di essere abbandonate alla putrefazione, si distruggono immediatamente col fuoco. Quest'operazione si chiama in agricoltura addebbia-mento, e si esegue nel seguente modo: si tagliano coll'aratro o colla vanga le piote erbose superficiali e si sollevano staccandole dal fondo e lasciandole seccare; colle radici, col legno dei cespugli e dei minori tronchi si dispongono sul suolo piccole cataste, le quali si coprono completamente colle piote essiccate. Per un'apertura lasciata nella parte più bassa del mucchio, vi si mette il fuoco, e quando vi è bene appiccato, si turano accuratamente tutte le fessure onde non eBca fuori punta di fiamma; nel qual caso la terra verrebbe calcinata o vetrificata : il che vuol essere evitato. In principio una nuvoletta di fumo circonda i mucchi, quindi essa scompare affatto. Quando la terra è carbonizzata e il mucchio si accascia, bisogna aprirle, togliere tutta la terra carbonizzata, riporre altre piote al posto di essa, finché siasi ottenuto il completo effetto ; allora si spande la terra e si riduce il campo a spianata.
      Questo secondo modo presenta sul primo il vantaggio di mettere più presto a disposizione della vegetazione i più efficaci principii minerali contenuti nelle sostanze vegetali e nel suolo. Conviene esso dove la legna da ardere ha un basso prezzo, e dove i lavori e la mano d'opera costan cari ; perchè fa risparmiar lavoriIn un dissodamento col primo metodo non si confanno tutte le colture ; con questo, qualsivoglia. AI primo non si affanno i prati, nè i cereali facili ad allettare; convengon meglio le colture sarchiate, che favoriscono il progressivo disgregamento delle materie della terra; oppure le piante di maggior rusticità e di radici più sviluppate. Dunque mais, pomi di terra, avena, frumento marzolo, non invernengo, non orzo, ecc.
      In ogni caso il dissodamento si farà più o men profondo, secondo le colture che vi si vogliono stabilire, secondo il grado di facilità nell'eseguirlo, o secondo le spese che i casi speciali richieggono.
      In fine un suolo che si possa irrigare convenevolmente, per ciò solo diventa proprio ad esser coltivato, e non si dovrà mai abbandonare a pascolo, , o a mere produzioni spontanee. J Dalle toccate cose risulta che questi dissodamenti richieggono danaro, intelligenza, cura e prudenza j somma, e che per conseguenza non si possono ten-• tare da tutti, e specialmente da coloro che hanno ; bisogno di trarre l'anno stesso il frutto dei loro ; sudori. In niuna nazione si è tanto dissodato quanto j in Inghilterra ed in Iscozia; ma questi lavori ivi ¦ sonosi eseguiti per società di capitalisti e per azioni, ! modo raccomandabile per le grandi intraprese
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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