Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DISSODAMENTOdetratta la minima o niuna rendita attuale d'infimo pascolo o di erbacee palustri.
La storia idraulica d'Italia, debitamente interrogata, ci offre luminosa prova di quanto sin qui si affermò. Quasi tutto il piano lombardo e le fertili campagne a lato del Po non erano, secoli addietro, che una grande palude. Certamente che la invocata opera di redenzione richiede tempo e lavoro d'uomini e di natura.
La coltivazione montana, quando adempie al vero interesse del possessore del suolo ed è fatta a dovere, è sorgente d'immensa prosperità nazionale. Ma perchè sia tale e adempia a quel reale interesse del proprietario del terreno, vuoisi eseguire di maniera non solo da non facilitare alle acque la erosione e trascinamento della superficie coltivata, ma eziandio da impedire che ciò avvenga meno di quanto accadrebbe anco quando coltivata non fosse. Badiamo bene, il disfacimento e la successiva discesa o trasporto della crosta di qualsiasi pendio avviene anche quando consti d'ignuda e dura roccia. Si potrebbe anzi aggiungere che qualche volta ivi eziandio il vento congiura colle acque per compiere incessantemente quello spolpamento de' monti : e forse ne dànno prova quei turbinìi che talvolta menano pioggie e nevi cariche di terre o pulviscolo. Del resto, la quistione non è già di recare l'azione dell'aratro dove la vegetazione arborea colla sua possente radicazione allaccia e tien salda la crosta superficiale, ma dove meschino ed arido pascolo lascia le acque di pioggia scendere dall'erta senza guida e senza freno, come accade negli stessi boschi quando non se ne fa debito governo. Sia piano il terreno ovvero inclinato, la coltura, arrestando la foga dell'acque, non sarà mai colpabile delle idrauliche sciagure, che anco da tempi reconditi disastrano le campagne.
I dissodamenti montani sono pertanto dannosi soltanto quando male eseguiti. La stessa utilissima operazione degli imboscamenti, se non viene diretta e condotta con molto discernimento, agevola l'azione devastatrice delle pioggio dirotte ; perciocché richiede dissodamenti profondi quanto richieggono le radici delle piante arboree, cui non basta la più superficiale coltura sufficiente alle erbacee. In qualunque ipotesi, tutto il problema consiste nel governo e condotta delle acque; deìle quali però la funesta facoltà di trascinare dall'alto al basso il terreno viene talvolta dal dissodamento stesso diminuita in forza della maggiore quantità d'acqua assorbita dal suolo quando è lavorato.
Secondo che gl'incolti sono aridi od umidi, il procedimento nel dissodarli è alquanto differente ; poiché la natura povera dei primi vuole che non si dissodino se non si è disposti ad applicar loro un sistema di coltura radicalmente miglioratore. Il dissodamento perciò in tali emergenze vuoisi dapprima limitare a ristretta porzione dell'incolto, perchè la parte rimanente soccorra alla necessità d'ingrasso della parte dissodata. Dirompendo 20 ettari di un incolto di 200 ettari, le paglie e stoppie del terreno divelto, unite al pascolo ed all'impaglio del terreno sodo, cominciano una produzione di concio che a mano a mano coi foraggi succedenti al raccolto di frumento si aumenta e servedi base al progressivo miglioramento del suolo a poco a poco dissodato. Non è gradevole a tutti il persuadersene; ma è altrettanto incontrovertibile non potersi ridurre una landa o brughiera a buona e proficua coltura se non vi si aggiunge una concimazione fondamentale, il cui costo supera due volte almeno il valore primitivo dell'incolto. Sagacemente e veridicamente affermava il Bastiat: non esistere podere coltivato il cui valore commerciale pareggi quello dei valori incorporati nel medesimo per renderlo produttivo. Ora tale sentenza si avvera soprattutto nei dissodamenti di terreni magri, con poca profondità di suolo vegetale, quali appunto gl'incolti in questione.
Le pingui pianure invece, siccome relitte alluvioni e antiche bassure tutte profonde, nelle quali generazioni diverse di vegetabili vennero accumulando inesauribile deposito di sostanze fertilizzanti, tali pianure richieggono spesso un altr'ordine di dispendii, consistenti specialmente nello smaltimento delle acque interne od esterne che ammettono soltanto lo sviluppo di piante palustri od acquatili, se non si toglie il loro ristagno e permanenza sopra od entro lo strato coltivabile. Secondo le località e le rispettive condizioni idrauliche, tali opere di ammendamento stabile riusciranno più o meno gravose. Ma, in qualunque caso, devono precedere il dirompimento del terreuo. Per tale ragione appunto chiamansi ammendamenti primarii.
La soverchia pendenza costituisce la causa principale degl'incolti così abbondanti nelle vallate superiori. Vi contribuisce molto eziandio l'esposizione ; conciossiachè nei versanti a settentrione la vegetazione, assai più meschina, stenta a barbicare nel suolo e trattenerne la tendenza a discendere. Nella regione delle Alpi, come in quella degli Aponnini, tale differenza di versanti è manifestissima. Senza intrattenerci dei terreni frananti, da cui la vegetazione è quasi affatto sbandita, e redimibili unicamente col prezioso ma quasi sconosciuto ingeguo delle colmato di monte, non si offrono al dissodamento che terreni pascolivi con qualche meschino arbusto qua e là dalle greggio addentato. La loro ripidezza e natura rocciosa non offrono grande allettamento a coltivarli; e le acque senza ritegno, senza guida veruna precipitando, ne travolgono sempre alcun poco delfa superficie, dagli agenti atmosferici sminuzzata e resa facile a quel trascinamento cui del resto la gravità incessantemente la invita. 11 terreno montano quindi, o colligiano ch'ei si sia, del continuo decresce quando abbandonato a se medesimo. Il dissodamento ben fatto invece, oltre ad indurlo a miglior produzioue, arresta il suo incessante, comecché insensibile, deterioramento. Nel terreno inclinato, qualunque siane la pendenza, avvi sempre modo di tracciare linee perfettamente orizzontali. Prima legge di ogni dissodamento montano sia quindi aprire il suolo col-l'aratro o colla vanga, secondando tali direzioni orizzontali. Le acque pioventi non potranuo a meno di seguirle per quei solchi, i quali le tradurranno fuori del nuovo campo, alle cui testate fossi dicevolmente inclinati le condurranno con temperata discesa a' loro sbocchi opportuni. Cotali lavorazioni, siano di zappa, di vanga o di aratro, eseguite so-
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