Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DISTILLAZIONE
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incorrere il pericolo dei facili trabocchi ; 5° che si dia tale inclinazione al collo da agevolare lo scolo del vapore liquefatto; 6° che non siano in luogo esposto a correnti di aria fredda, acciò il vapore nonFig. 2139.
si condensi prima di avere oltrepassato il punto di piegatura, o non accada qualche crepatura nelle parti più calde; 7° che la refrigerazione si conduca più o meno rapida, o con acqua più o meno fredda, conforme alla espansibilità del vapore: pe'liquidi molto volatili, come l'etere od il solfuro di carbonio, giova che nel secchio o serbatojo dell'acqua fluentesi tengano pezzi di ghiaccio in disgelo, ed anche che si circondi il pallone di ghiaccio pesto ; 8° finalmente è da avvertire che nell'introdurre il liquido nella storta si deve curare che scenda fin verso al fondo, perchè non spruzzi, non imbratti le pareti per cui deve passare il vapore o fiuire nel condensarsi. So la storta è tubulata, il collo dell'imbuto caricatore si protenderà molto al di sotto della piegatura del collo; se non è tubulata, il collo dell'imbuto deve arrivare fino al di sotto della curva onde si piega il collo della storta stessa, di modo che non la'bagni al di sotto della linea, in cui, collocata a posto, avesse piuttosto a colare verso il collo che verso la pancia (fig. 21 -iO).
Se il liquido che distilla fosse volatilissimo, da non conservare la liquidità a temperatura comune, quando s'inalza di qualche grado al di sopì a dello zero, in allora la distillazione si opera senza sussidio di sorgente calorifica, bastando il calore della temperatura circostante. Il disequilibrio termico si ottiene semplicemente colla sola applicazione del freddo intorno al collettore, che, piuttosto di avere la forma di un pallone, ha quella o di un tubo a tre lati a rettangoli con quello di mezzo rigonfio adFig. 2140.
Fig. 2141.
Fig. 2142.
Fig. 2143.
ampolla (fig. 2141), ovvero di un tubo ad U, o bicorne; e ciò perchè senta più prontamente gli effetti della refrigerazione, la quale si ottiene con un misto di sale e di ghiaccio pesto, o con taluna delle altre mescolanze frigorifere che sono note (V. Frigorifere mescolanze). Nella fig. 2142 si vede un apparecchio nel quale si condensa lo stillato entro un tubo ad U, immerso in bicchiere con materia frigorifera, tranne che la distillazione ivi apparisce eseguita col l'applicazione del calore.
Distillazioni a freddo o poco presso sono eziandio quelle che furono immaginate dal Faraday per la vaporizzazione e condensazione dei vapori o dei gas, che non sono condensabili che sotto pressioni gagliarde, o con freddi potenti. Così avendosi idrato di cloro in cannello a gomito, molto robusto e sigillato a lampada, e tuffandone un braccio (quello che contiene la sostanza) in acqua tepida (a 3;/' c.), j poi tenendo immerso l'altro in mescolanza frigorifera, il cloro distilla e si raccoglie liquido nella parte raffreddata (fig. 2143).
Distillazione semplice in alambicco. — La disi illazione semplice negli alambicchi è delle più comuni ; o per ottenere acqua pura (acqua stillata), o per la rettificazione dell'alcool?, o per estrarre le essenze e fabbricare le acque aromatiche, o per altre operazioni somiglianti, colle quali s'intende aseparare il liquido volatile dalle parti fisse, procedendo senza intermezzo, o con qualche intermezzo.
L'alambicco consta della caldaja A (fig. 2144), del capitello B, e del serpentino 0. Al serpentino va unito il refrigerante, che è un tino capace di contenérlo TT', ed un vaso collettore C, in cui stilla il prodotto condensato. Primitivamente ebbe una forma più grossolana, come appare dalla figura seguente (fig. 2145), come pure susseguentemente, e più in questi ultimi tempi fu variamente costrutto e modificato a seconda delle materie da distillare e dello scopo da conseguire.
La figura riportata (fig. 2144) fornisce il modello di un buon alambicco, de'comuni, se non dei più perfetti. L'intero strumento è di rame, stagnato nell'interno con buona stagnatura, scevra di piombo al possibile : la cucurbita A, portat da fornello adatto, j lia forma cilindrica nella parte inferiore, e si allarga verso l'alto in isferoide schiacciata,per restringersi in una gola, di diametro meno largo che non la parte cilindrica inferiore. Da un lato porta una tubulatura che si chiude a vite, per versare il liquido da distillare, e trarne fuori i residui dopo la distillazione. Nella bocca m n coll'orlo un po' in* glossato riceve il capitello B, d'onde sorge il collo b% il quale si piega e s'inalza acclive; indi ripiegasi in o ad angolo retto e congiungesi in d a sfrega-
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Faraday
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