Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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perchè rimanendo liquide tendono a cadere al basso e scivolano lungo la declività e retrocedono.
11 fuoco, che si applica direttamente, vuol essere mantenuto in quel grado che basti ad una bollitura allegra e non di più ; la distillazione dev'essere sos-
Fig. 2115.
mento, e con anello a vite, col serpentino. Il tino che lo contiene è ad afflusso continuo d'acqua, laFig. 2144.
Fig. 2146.
si raccolgono in vasi separatide prime porzioni dalle susseguenti, perchè quelle più ricche della parte alcoolica, e queste più acquose. Alcune modificazioni utili all'alambicco furono re-
Fi g. 2117.
cate dal prof. P. Piazza per quello che fece costruire ad uso del laboratorio di chimica organica neliTni-versità di Bologna, e di cui riportiamo il disogno gentilmente concessoci. Nella fig. 2146 si vedel'ap-
quale si muta, scendendo la fredda fino al fondo ti, recatavi dalla canna TT', ed uscendo la calda pel trabocco o.
Le giunture si sogliono otturare con liste di carta bianca, spalmata di colla, che vi si stendono sopra e vi si calcano accuratamente.
Per la disposizione della parte superiore della caldaia e del collo del capitello, le spume che talvolta si formano a galla del liquido che distilla, e gli spruzzi lanciati dalle bolle del vapore ricadono necessariamente nella caldaja stessa, sia che si formino ad un'altezza la quale non oltrepassi gli orli del capitello, sia che s'introducano fino nel collo,
pesa quando due terzi, tre quarti o più del liquido è passato,aftinché il fondo della cucurbita non rimauga a secco, o quasi, nè si abbnitiscano e carbonizzino ^ le materie fisse residue ; lo stillato deve essere rac- ari JH1 colto con certe cautele, $MH,jir Jffltf quali sono convenienti per Hn M/\I la natura del liquido. 8e distillasi acqua, si getta la prima porzione, che fa da lavacro al collo ed al serpentino; se spirito di vino
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Piazza Tni-versità Bologna Jffltf
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