Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DISTILLAZIONE
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      esaminarli o per adoperarli paratamente. L'apparecchio di Coupier è un bellissimo esempio degli strumenti più perfetti che si conoscano industrialmente per la separazione di più liquidi volatili, poiché col suo mezzo dagli olii del catrame si ottengono separati la benzina, il toluene e lo xilene, ciascuno in istato quasi puro, ed in una sola e medesima distillazione.
      Fu sempre opinione comune che nella distillazione dei liquidi misti, di volatilità diversa, il primo che passa in copia maggiore sia il più volatile, poscia, nel seguitare, venga predominando il meno volatile ; ma si hanno casi in cui può succedere l'opposto di quanto si pensa, come fu notato da Berthelot e da Wanklyn.
      Quando, per esempio, il liquido meno volatile sia in tenue proporzione, esso è trascinato per intero dal più volatile, senza che ne rimanga a residuo nella stol ta al finire della distillazione. Suppongasi che una bolla del più volatile si saturi di vapore del meno, il rapporto in peso della quantità dei due vapori contenuti nella bolla corrisponderà a quello della loro rispettiva densità, moltiplicata per le tensioni dei due liquidi: onde ne consegue che i liquidi di tensione debole e di peso molecolare elevato si mesceranno in quantità notevoli coi liquidi più volatili, ma di un peso molecolare minore. E questa appunto la ragione per cui malagevolmente si riesce alla separazione compiuta dei liquidi organici omologhi, nei quali la tensione è tanto maggiore, di quanto è più piccolo il loro peso molecolare. Per dimostrare la cosa, Wanklyn mescolò IH grammi di alcoole metilico, che bolle a 66°, con 17 grammi di joduro di etilo, che bolle a 72°; avendo il secondo un peso molecolare cinque volte maggiore che quello del primo, vide che predominò nel primo terzo dello stillato, poiché ve ne trovò 8er,7 con 68*,0 dell'al-coole metilico. Berthelot avendo distillato una mescolanza di 92 p. di solfuro di carbonio con 8 p. di alcoole,vide che l'alcoole passava nelle prime porzioni, mentre una mescolanza di 91 p. del solfuro e di 9 di alcoole non si disgiunse per via della distillazione; ed altra di 11,4 di alcoole e di 88,6 del solfuro lasciò, verso la fine, nella storta un residuo ricco di alcoole.
      Qualora si calcoli la composizione del vapore misto che si svolge da una mescolanza di solfuro di carbonio e di alcoole, tenendo a conto le densità e le tensioni, si giunge al risultato, che una mescolanza di 11,5 p. di alcoole per 88.5 di solfuro dovrebbe fornire un tal vapore nel quale fossero associati i due vapori nelle proporzioni dei due liquidi mescolati ; ma l'esperienza dimostrò che in questo caso succede una separazione parziale. Ciò deriva dal fatto che la tensione dei due liquidi separati è differentissima dalla somma delle tensioni dei medesimi in mescolanza; e per dire il vero non si ha più tensione dei singoli vapori pei liquidi mescolati, almeno a seconda del significato consueto del vocabolo, dacché per valutare la forza elastica dei vapori commisti la d'uopo che si tenga conto delle quantità dei liquidi mescolati. Non si può adunque calcolare la composizione dei vapori misti se non pel caso dei liquidi che non si disciolgono scambievolmente, poiché quando palesano un'azione solvente scambievole, il calcolo non
      è più sufficiente osi complica in mo lo s'.raordinario. Se di fatto fosse esatto, i vapori dell'alcoole acquoso conterrebbero dell'alcoole tra 87°,7 ad 88° centesimali ; nè si potrebbe oltrepassare il detto grado di concentrazione ; mentre coll'esperienza si va più innanzi, tanto da ottenere degli alcooli più ricchi per semplice distillazione del grado mentovato; chè anzi, stando al Berthelot, non si arriva ad una mescolanza inseparabile per distillazione di alcoole e di acqua, tranne che quando coesistano nelle proporzioni di 93,5 di alcoole assoluto per 6,5 di acqua. Oltre alle cose esposte, è da considerare che, distillando una mescolanza di liquidi, il punto di bollitura va crescendo gradatamente, che è quanto dire che la tensione del vapore muta di continuo, come pure muta la composizione del liquido distillato. Come un esempio di questa consecutiva variazione riferiremo i risultati che il Landolt ottenne distillando una mescolanza di alcoole villico e di alcoole amilico, uniti per parti uguali.
      Egli distillò frazionatamente 100 parti della mescolanza mentovata, e ne consegui :
      Temperatura Quantità
      Quantità di alla quale di alcoole amilicoliquido raccolto si eseguì per 100, contenuto
      la distillazione nello stillato
      23P,5 tra 80 e 90° 11,9
      22,5 » 90 e 100 18,0
      12,5 » 100 e 110 38,5
      7,0 » 110 e 120 47,6
      9,0 » 120 e 130 82,5
      5,5 » 130 e 131 95,5
      18,0 > 131 e 132 99,8
      98, 0
      È chiaro dalle cifre riportate che la metà all'in-circadell'alcoole amilico contenuto nella mescolanza passa prima dei 130°; che pure nell'intervallo tra 80 e 90° ne passa in inedia 0p,27, per ogni grado, che nel seguente intervallo tra 90 e 100° ne passa 0p,4 per ogni grado ; e susseguentemente 0p,73 tra 100 e 120°; 5p,0 fra 120 e 130°, e 18 p. fra 130 e 131°.
      Quando si deve procedere a distillazione frazionata, non basta che si operi nella storta una sola volta, e si raccolgano le porzioni in diversi tempi, tenendo ciascuna da sè, ma devesi curare di rinnovare il collettore di 111:1110 in mano che il termometro dimostra un salire rapido del punto di bollitura; poi ridistillare ciascuna porzione separatamente, replicando le cautele usate per la distillazione del liquido misto, unire insieme gli stillati che passarono ad ugual grado di temperatura, e ridistillarli come si fece precedentemente. Si hanno poi anche apparecchi speciali frazionatoli di per sè per la disposizione loro, in modo che ricada nel generatore la parte meno volatile, non lasciando che nel collettore si raccolga clic la sola porzione che resistette alla condensazione. Uno di tali strumenti fu congegnato dal Wurtz, ed è rappresentato nella sua disposizione essenziale dalla figura che qui riportiamo (fig. 2150).
      Consta di una grossa canna di vetro, in cui si soffiano due bolle e si salda una cannuccia laterale. SiLaOOQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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Coupier Berthelot Wanklyn Wanklyn Berthelot Landolt Quantità Wurtz OOQle Berthelot