Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DISTILLAZIONEeseguito, si versa nuovo liquido nel pallone col mezzo della tubulatura, che si tura con tappo di gomma elastica, si ristringe il budello colla pinzetta e si procede ad una seconda distillazione.
      Distillazione secca.
      Come per la distillazione umida si hanno più maniere di procedere, cosi è per la secca. Questa poi veramente non è una distillazione, ma una scomposizione più o meno violenta, sempre profonda delle sostanze composte, con che dànno nascimento a parecchi prodotti volatili, perchè sublimabili e solidi, parte vaporizzagli e liquidi,parte aeriformi o gasosi, dei quali taluno è gas permanente, tal altro è un gas che potrebbesi condensare a temperatura e pressione più basse di quelle che si hanno nel collettore.
      La distillazione seccasi distingue in distillazione bianca e distillazione carbonosa; e la bianca è quando la materia che si scompone fornisce un prodotto fisso per nulla carbonizzato.
      Quantunque, allorché si parla di distillazione secca, si alluda sempre a materie organiche, nondimeno si estende eziandio alle inorganiche o minerali. Per esempio, la fabbricazione dell'acido solforico fumante, detto di Nordhausen, è una vera distillazione secca nella quale il solfato di ferro si scinde in perossido di ferro fisso, in acido solforoso idrato, in anidride solforica ed in anidride solforosa. Altra distillazione di ugual genere è quella del nitrato di mercurio, ed a prodotti volatili l'iponitride ed il gas ossigeno. Altra, per citare un terzo caso, è quella del bisolfato di potassa, onde si raccoglie l'anidride solforica sola, e resta solfato neutro di potassa.
      Ma poiché non si è usi di comprendere tali e somiglianti operazioni fra le distillazioni del genere di cui si parla, quantunque lo siano realmente, non vi c'intratterremo sopra, e verremo a ragionare di quelle che si riferiscono alle sostanze organiche.
      Distillazione bianca. — Fu studiata da Pelouze, il quale credette opportuno di designarla con un nome speciale. Si eseguisce aduna temperatura determinata. Alle volte il residuo è fisso e formato di un solo prodotto; altre volte non si ha residuo, perchè tutti iprodotti sono volatili; in altri casi la decomposizione riesce più complicata, poiché una parte della sostanza si risolve in due o tre prodotti, mentre altra si scompone in maniera differente.
      Cominciamo dai casi più semplici. L'acido mucico, scaldato a 200°, si risolve in una molecola di anidride carbonica, tre molecole di acqua ed in acido piromucico:
      CfiHioQ8 = CO2 -I- 3H90 + Cr,H403
      ac imi ci co ac. piromucico.
      L'acido citrico svolge una molecola di acqua e fornisce un residuo di acido aconitico:
      CWO' = H«0 + Cf)Hf,06
      ac citrico ac. aconitico.
      L'acido aconitico, a sua volta, a calore più elevato sprigiona anidride carbonica e ingenera acido itaconico che distilla:
      Cf,H6()c = COs + (>Hf,04
      ac aconitico
      •c. itacouico.
      Ma nel tempo medesimo, essendo la temperatura gagliarda, una parte dell'acido citrico si scompone altrimenti, cioè in ossido di carbonio, acetonio, olio empireumatico e carbone.
      L'acido malico, a 200°, e scaldando lentamente, si risolve nitidamente in acqua ed in acido maleico che distilla:
      C4Hf,05 = H^O + C4H40*
      ac. malicoac. maleico
      A 250° produce dell'acido fumarico C4H404, isomerico coll'acido maleico, e considerati come bibasici.
      A calore più forte si scompone in idrogeno protocarbonato, ossido di carbonio, olio empireumatico e carbone.
      li'acido gallico a 210° si risolve in anidride carbonica ed in acido pirogallico che distilla :
      C7HG05 = CO* + C6H°03
      ac. gallico ac. pirogallicoQuando poi il calore sia portato fino a 250°, dà nascimento ad acqua, ad anidride carbonica e ad acido meta gal lieo :
      C'H = H*0 + CO* + C«H40*
      ac. gallico ac. metagaUlco
      L'acido meconico svolge dell'anidride carbonica ed un sublimato di acido pironieconico:
      C7H407 = 2C02 + C5H403
      ac. meconicoac. piromeconloo.
      L'acido ossalico si sublima indecomposto parzialmente; altra parte si risolve in acqua, ossido di bonio ed anidride carbonica:
      C*H904 = CO + CO* + H*0
      ac. ossalico.
      Per una terza parte si divide in anidride carbonica ed in acido formico :
      C4H90? = CO2 + CH90*
      ac. ossalicoac- formico.
      L'acido salicilico, scaldato lentamente, ingenera acido carbonico ed alcoole fenilico:
      C"Hr,03 = CO* Cf,H60
      ac Ralìcilico alcoolc fenilico.
      L'acido orsrllico si sdoppia in orsina ed in anidride carbonica:
      C«HH)4 CO* + C?H»0*
      ac. orsclico orsina.
      In qualche caso tutto l'ossigeno del composto organico rimane sottratto dall'idrogeno e dal carbonio in istato di acqua e di anidride carbonica, mentre si l'orinano degli idrocarburi, come dagli esempi seguenti:
      C9H409 = CO9 + CH4
      ac. acetico idrogenoprotocarbonatow
      C«H»09 = CO8 + CRH8
      ac. cinnamicooinnamene.
      Molti altri casi di somiglianti distillazioni bianche o decomposizioni chimiche senza residuo carbonoso
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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Nordhausen Pelouze HioQ Ulco Ralìcilico Ulco