Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DISTIMIA — DISTINZIONI SOCIALI
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di primo impianto, come si può facilmente concepire colla semplice ispezione di una distilleria (fig. 2159), ove si vede a sinistra parte della caldaja che somministra il vapore nei tini di fermentazione (uno dei quali lascia scorgere l'interno dei medesimi); collo stesso generatore a vapore si opera la distillazione delle radici fermentate nell'alambicco testé descritto, che si è omesso nella figura, così pure come il lavatore meccanico ed il taglia-radici, che insieme costituiscono quasi la totalità del materiale della fabbrica.
Il procedimento Pluchart è analogo a quello del Leplay, colla differenza che esclude compiutamente l'impiego dell'acido solforico nella fermentazione, ed invece del distillatore a colonne serve una caldaja alambicco con doppio fondo, sopra il quale si mettono le radici tagliate a fette e fermentate. L'acqua scaldata di sotto sul fondo mediante fuoco diretto, si risolve in vapori che at-traversano la massa; i vapori acquosi alcoolici nello inalzarsi alla parte superiore sono condensati in modo parziale da una corrente d'acqua tepida e ricadono nella caldaja ; le parti più spiritose passano nel refrigerante. Dubrunfaut opera in un modo somigliante, facendo cioè macerare e fermentare metodicamente a freddo le fette di barbabietole con acqua e 3/10oo di acido solforico; il liquido spiritoso che si raccoglie è quindi distillato nell'apparecchio che si descrisse dello stesso autore.
Vedi neìY Enciclopedia di chimica scientifica e industriale l'articolo del cav. prof. Giacomo Arnau-don, Alcoole.
DISTIMIA (patol.). — Stato di ansietà, tristezza, abbattimento dell animo.
DISTINTI STAMI (Stamina distincta) (bot.). — Cliiaman8Ì distinti gli stami liberi, vale a dire non riuniti fra loro per mezzo dei filamenti o delle antere.
DISTINTIVO (poligr. ed art. mil.). — Qualunque segno usato a scopo di onore. Nell'arte militare è un segno nella divisa per cui si distingue l'un grado dall'altro, l'una da un'altra milizia. Gli spallini rossi, per esempio, sono in più luoghi il distintivo dei granatieri, un giro o due di passamano sul braccio o sul bavero dell'abito è in altri il distintivo dei caporali; così il gallone dei sergenti; la spada e gli spallini d'oro o d'argento degli ufficiali ; i ricami e la fascia dei generali, ecc.
DISTINZIONI SOCIALI (sociol.). — Fra i varii significati della parola distinzione ve n'ha uno che si applica a designare le diversità di gradi e condizioni che occupano gli uomini nella scala sociale, figli è sotto quest'aspetto che noi prendiamo qui atrattarne. Le distinzioni sociali includono necessariamente l'idea di privilegi, di preferenze, di riguardi in favore degli uni ad esclusione degli altri. Quindi questo vocabolo fa mal suono agli orecchi di coloro che sognano l'eguaglianza assoluta, uomini forse di sentimenti generosi, ma che non sanno prendere le cose quali sono in realtà, anzi nell'essenza stessa della società; perché se l'eguaglianza assoluta non potè mai attuarsi in alcuna società, ciò proviene da un'impossibilità di natura. Tutti sanno che è egualmente impossibile di trovare due uomini perfettamente pari d'intelligenza, come due uomini perfettamente simili di corpo e di volto. Si ricerchino tutti i regni della natura, vegetale, animale o minerale, non si troveranno mai due individui la cui conformazione sia esattamente la stessa. Certo che l'organizzazione degl'individui di
una stessa specie ha le medesime basi; essi sono uniti da tratti generali che li costituiscono in famiglie; ma variano sempre tra loro per qualche differenza nelle parti, che, quantunque non sensibile all'occhio, non esiste per ciò meno realmente. L'ineguaglianza trovasi adunque dappertutto, e dappertutto debbonsi pure trovare le distinzioni sociali che la consacrino. Gli è il quadro che, sotto mille varietà di forme e di colori, la storia del genere umano presenta, a segno che la legislazione, espressione sincera delle società cui si applica e delle loro condizioni, sanciva un tempo e sancisce tuttora in alcuni paesi l'ineguaglianza, misurando perfino le pene dalla qualità e dal grado delle persone danneggiate. Commettono adunque un grave errore questi agguagliatoli sistematici che non vogliono nella società riconoscere alcun grado; e quest'errore può convertirsi in delitto quando si fanno ad instigare l'operajo alla rivolta contro il suo padrone, contro la necessità del lavoro, contro uno stato, laborioso senza dubbio, ma che provvede alla di lui sussistenza ed a quella della sua famiglia. Chi non vede che tra gli stessi operai avvi o debbe avervi ineguaglianza? Infatti dal punto che uno di essi sarà più abile degli altri, ei ne diverrà il capo, il padrone, 11011 già opprimendoli di fatiche, ma lavorando egli stesso meglio de' suoi subordinati. Non dassi eguaglianza in nessun luogo, nè anche tra gli schiavi: il più giovane e il più attempato non sono eguali, e così dicasi del più forte, del più ingegnoso, a fronte del più debole, del più rozzo, ecc.
Quando i popoli sono ancora nell'infanzia, o, come dicesi, nello stato di barbarie, le distinzioni risultano dalla forza fisica, che è la molla più possente, per non dire l'unica di cui conoscono l'uso. Egli è a questo modo, per esempio, che i Màrsi
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