Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
815 DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI ANIMALI
stantechè quell'elemento che limita il soggiorno di una delle due classi offre un libero passaggio alle migrazioni dell'altra, e vice versa.
Distribuzione geografica degli animali terrestri. — Sul cominciare stesso di uno studio della distribuzione degli animali sulla superficie solida del globo, noi incontriamo due diverse e non di rado dissidenti categorie di fatti, riguardanti la distribuzione climatica e la geografica. — La prima è la più ovvia, e fu lungo tempo considerata come la più essenziale, dacché noi vediamo che non solamente molte specie, come l'orso polare e la pecora muschiata, sono strettamente limitate a regioni fredde, ed altre, come il tapiro, alle calde, ma che interi gruppi dipendono assolutamente dal clima e dalla temperatura. Ma quando noi ci facciamo a paragonare le produzioni di variicontinenti, troviamo una serie di differenze nelle quali il clima sembra non esercitare influenza. Così pressoché tutti i cantatori {sylviidce) dell'Europa e dell'Asia settentrionale sono assenti nei climi s'mili nell'America settentrionale, ove il loro posto è occupato da una famiglia totalmente distinta, quella delle mniotiltida ; i mangiaformiche, i tardigradi ed i tapiri dell'America tropicale sono sostituiti nell'Africa tropicale dagli oricteropi, dai lemuri e dagli ippopotami ; nell'atto che isole come Borneo e la Nuova Guinea, situate nello stesso oceano a non grande distanza, ed i cui climi e le cui condizioni fis'che sono affatto identiche, presentano però le più grandi differenze nelle forme principali della loro vita animale. È quindi evidente che quantunque il clima abbia una certa influenza nella distribuzione delle forme animali, più importanti ancora sono le condizioni geografiche. È da credere che la diretta azione del clima sulla vita animale s;a a gran pezza meno efficace che la sua azione indiretta mercè la limitazione della varietà e della quantità dell'alimento vegetale e degl'insetti onde gli animali si cibano. L'isolamento geografico ha determinato le diversità di tipi mercè della sua influenza sullo sviluppo delle Bpecie durante un lungo corso di età, come ha dimostrato il Darwin (Origin of Specie s, sesta ediz., pag. 81-83). Ne segue che le regioni zoologiche, o quelle primarie divisioni della terra caratterizzate da distinti gruppi di animali, coincideranno in gran parte con le naturali divisioni geografiche. Esse però non vanno sempre d'accordo con le attuali divisioni delle nostre geografie, perocché queste sono spesso politiche od etnografiche, anziché fisiche, come rilevasi, per esemp:o, nella divisione dell'Europa dall'Asia. In altri casi la coincidenza di una grande catena di montagne come l'Imalaja e di un altipiano come il Tibeto, con la linea di separazione delle zone tropicale e temperata, forma una divisione zoologica attraverso ad un continente quasi così completa come potrebb'essere quella determinata da una vasta estensione dì oceano.
Distribuzione verticale degli animali. — Oltre la distribuzione orizzontale dipendente dalle varie cause or ora indicate, il riparto degli animali è più o meno determinato dall'altitudine della superficie terrestre al di sopra, o dalla sua profondità al di sotto del livello marittimo. Se ascendiamo sulle alte montagne, noi vediamo le forme della vita cam-
biare in un modo analogo ai cambiamenti osservati nel passare da un paese caldo ad uno freddo. Questo cambiamento è però assai meno osservabile negli animali che nelle piante ; ed è così ineguale nella sua azione, e può così frequentemente essere riferito a mero cambiamento di clima e a deficienza di alimento, che deve essere considerato come un fenomeno di secondaria importanza. La distribuzione verticale degli animali affetta più frequentemente le specie che i generi e le famiglie, ed involge in ogni caso una massa di locali peculiarità, che a stento possono introdursi in un abbozzo generale delle leggi della distribuzione. Le stesse osservazioni si applicano alle zone batometriche della vita marina. Molti gruppi sono limitati alle acque di alta o bassa marea od alle maggiori profondità; ma queste differenze non possono guari propriamente chiamarsi geografiche, ma riguardano peculiarità che escono fuori dal quadro generale della distribuzione del regno animale.
Facoltà di dispersione degli animali. — Differiscono molto fra loro gli animali nei loro mezzi di dispersione o migrazione; ed è questo un importante elemento nel determinare le cause dell'attuale loro distribuzione. I mammiferi, come classe, sono più limitati, sotto questo rispetto, degli uccelli; perocché i primi non hanno mezzi di passare sopra mari ed oceani, ed anche, con poche eccezioni, sopra alte montagne od aridi deserti, cose tutte che possono fare molte specie di uccelli. I rettili nel loro stato adulto sono quasi tanto circoscritti quanto i mammiferi, ma molti di essi essendo ovipari, le loro uova possono essere trasportate su legname galleggiante sopra i mari, od anche, in rari casi, da uccelli ; nell'atto che la prole dei mammiferi è per alcun tempo affatto nella dipendenza dei suoi progenitori. Gli anfibii ed i pesci di acqua dolce hanno ancora un altro vantaggio, che molti di essi possono sopportare un gran freddo, e le loro uova possono essere congelate senza grave danno. Cosicché il ghiaccio fluttuante diviene un importante veicolo della loro dispersione, e ci spiega il singolare fatto che la loro distribuzione varia spesso in notevole modo da quella delle tre più alte classi di vertebrati. Passando agl'insetti, noi troviamo la potenza di dispersione (per quanto riguarda gli animali terrestri) ad un massimo; perocché non solamente possono essi viaggiare in ognuno dei modi proprii degli altri gruppi, ma le loro piccole dimensioni, la lieve gravità specifica, ed in molti casi la grande tenacità di vita, danno loro eccezionali van-taggi per questo rispetto. Essi sono agevolmente trasportati a grandi distanze dai venti; e si può provare che molte lontane isole furono così popolate. Altri possono galleggiare per molti giorni sul mare; nell'atto che le loro uova o larve, raccolte nei crepacci degli alberi o nascoste sotto la corteccia, possono essere trasportate per centinaja o migliaja di miglia dalle correnti superficiali attraverso i mari (Wallace, Geographical Distribution of animals, voi. r, p. 32, 209, 214). Il fatto quindi che queste piccole creature hanno spesso una più vasta diffusione, e presentano più grandi anomalie nella loro distribuzione, che i più grandi animali, è agevole a chiarirsi.
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