Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
817 DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI ANIMALI
la Neotropicale, la Paleartica invece è strettamente connessa con le regioni Orientale ed Etiopica.
I. "Regione Paleartica. — Questa vasta regione, benché svariata per fisico aspetto, e spesso coperta di lussureggiante vegetazione, è povera di vita animale se la paragoniamo con le grandi regioni tropicali dei due mondi. Ciò dipende, senza fallo, principalmente dal clima, ma deve ascriverei altresì al fatto che la terra è molto densamente popolata ed altamente coltivata. Essa contiene però alcune forme animali caratteristiche, e parecchie affatto peculiari. Cominciando dai mammiferi, noi abbiamo dapprima le pecore e le capre, con le forme affini dei camosci e dell'antilope-saiga, le quali sono specialmente caratteristiche ; abbondanti e svariati sono i cervi ; i gatti selvatici, i lupi, le volpi e gli orsi abbondano, con una varietà di più piccoli gruppi, come le donnole, i tassi, le lontre. Le foche sono copiose sulle coste boreali, ed anche nei mari Nero e Caspio; i cavalli e gli asini selvatici abbondano in Asia, come già un tempo in Europa ; sonvi molte peculiari forme di sorci ; e molto distinte creature della regione sono i ghiri, gli scojattoli, le viverre, le marmotte, le lepri. La famiglia insettivora delle talpe è quasi peculiare, come pure quella delle talpe-topi (spalax). I generi che sono peculiari alla regione Paleartica appartengono alle famiglie seguenti : alle talpe (tal-pi dee) 7 generi ; ai cani (canidce) 1 genere ; alle donnole (mustelidm) 3 generi; alle pande (
Fra gli uccelli, la regione Paleartica è eminentemente ricca in cantatori, saltatori, gazze, piche, passeri, calandre , ecc. L'enumerazione seguente delle famiglie delle quali la regione possiede generi peculiari, porge una idea dei caratteri speciali della sua ornitologia: 15 generi di sylviida, molti dei quali però migrano, nell'inverno, in Africa ed in India ; I genere di timaliidce; 4 generi di pa-nuridee; I genere di certhiidce; I genere di par idee; 4 generi di corvidce; 12 generi di fringillidce; 1 genere di sturnidee; 2 generi di alaudida; 1 genere pteroclidce; 4 generi di tetraonidee; 5 generi eli pha-sianida; 1 genere di vulturida; 1 genere di ral-lida; 4 generi di scolopacidce ; 1 genere di glario-lidce; I genere di otididee.
Degli altri gruppi non è così agevole tracciare nitidamente la distribuzione. I rettili, che generalmente amano il caldo, sono comparativamente scarsi ; però nelle contrade deserte sono abbondanti e presentano un notevole numero di tipi peculiari, essendovi due generi di serpenti e quattro di lucertole non trovate in altre regioni. Tutti i rettili vanno rapidamente scemando a misura che procediamo verso il Nord, e cessano prima che si raggiunga il circolo artico. La vipera comune arriva al 67° di lat. N., nella Scandinavia, limite boreale dei rettili nella regione.
Gli amfibii tollerano molto più il freddo, la rana comune vivendo nell'estremità settentrionale d'Europa. Non vi ha meno di 16 generi peculiari di amfibii, 8 con coda ed 8 senza, il più notabile essendo Nuova Encicl. Ital. Voi,
il proteus, trovato soltanto nei laghi sotterranei della Carniola e della Carinzia.
Fra i pesci di acqua dolce circa 20 generi sono interamente proprii della regione, cioè 3 percidce, 3 salmonidce, 13 cyprinidce, oltre un genere ed una famiglia peculiare (camephorus) trovato nel lago Baikal, ed un altro (tellia) appartenente alle cypri-nodontidee, nelle acque dei monti Atlanti.
Gli insetti formano una classe troppo numerosa, perchè se ne possano qui enumerare anche solo le più ragguardevoli forme. Possiamo accennare soltanto che quantunque le farfalle non siano molto numerose, pure non meno di 15 generi ne ha di peculiari la regione. Abbondano gli scarabei, ed il gruppo più caratteristico della regione Paleartica è senza fallo quello dei carabidi.
Le conchiglie terrestri sono abbastanza numerose sì per specie che per individui, ma piccole di mole e non belle, paragonate a quelle delle regioni più calde. Pochi generi sono peculiari a questa regione.
11 numero totale delle forme generiche di vertebrati peculiari alla regione Paleartica è, per quanto può estimarsi, 138, — numero abbastanza grande se noi consideriamo il generale rigore dell'inverno, e la circostanza che lungo tutto il suo margine meridionale questa regione confina con terre tropicali senza assolute barriere che si oppongano all'inter-migrazione. Cresce il valore di questa peculiarità quando si consideri che, sopra un totale di 274 generi di mammiferi ed uccelli abitanti la regione, 87, ossia poco meno del terzo, sono ad essa limitati. Questo modo di estimare il carattere zoologico di una regione per generi, porge una molto migliore idea che qualunque enumerazione di peculiari specie, perchè implica differenze molto più importanti e radicali.
Suddivisioni della regione Paleartica. — I generali caratteri zoologici surriferiti si applicano con notevole uniformità all'intera regione, le cui varie parti presentano naturalmente somiglianze più intime quanto più prossimamente analoghe sono le condizioni climatiche e fisiche. Così, per esempio, fra isole così remote come la Gran Bretagna ed il Giappone boreale, esiste una mirabile somiglianza nelle generali foime di vita, e molti dei comuni uccelli ed insetti della prima ricompariscono all'altra estremità della regione. Per i grandi cambiamenti climatici subiti dalla zona temperata settentrionale in tempi geologicamente recenti, e per l'assenza di barriere continue insuperabili, circostanze che hanno favorito le scambievoli migrazioni, è molto difficile segnare accuratamente le suddivisioni di questa regione. Possono però indicarsi certe grandi ripartizioni, dipendenti in parte dal clima, in parte dalle condizioni fisiche, in parte dalla prossimità geografica ad altre regioni.
L'Europa, al nord dei Pirenei, delle Alpi, del Balcano e del Caucaso, può forse considerarsi come la parte più tipica della regione Paleartica, possedendo la più parte dei suoi caratteri speciali in grado eminente. Può chiamarsi quindi la subregione Europea. A mezzodì di essa trovasi la subregione Mediterranea, comprendente l'Europa meridionale e l'Africa settentrionale, le quali strettamente si assomigliano in tutte le loro più essenziali formeVII. 52
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