Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
823 DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI ANIMALI
i grandi continenti settentrionali rappresentano la originaria sede della vita mammifera, e la regione del suo più alto sviluppo; mentre invece i continenti meridionali — Australia, America del Sud e Africa — furono isolati durante variabili periodi, e, dopo aver ricevuto una immigrazione di basse forme organiche, hanno conservato e sviluppato queste ultime in un grado maggiore o minore, secondo che erano più o meno completamente protette dalla irruzione e dalla concorrenza di tipi più alti e più possenti. L'Australia, durante il periodo secondario, ricevette dal continente settentrionale una provvista di marsupiali, e forse qualche forma anche inferiore, ed essendo quind'innanzi rimasta affatto isolata, ha sviluppato questi gruppi soltanto nell'attuale sua fauna. L'America meridionale, in un periodo alquanto posteriore, ricevette gli antenati dei suoi sdentati e rosicchianti ; e benché a varii periodi alcune più alte forme vi siano entrate dal Nord, queste però non sembrano essere mai state abbastanza numerose per sopraffare l'indigena sua fauna. Differente fu la sorte dell'Africa. Per lungo tempo i suoi mammiferi furono probabilmente analoghi a quelli dell'America meridionale ; ma quando la grande irruzione degli animali più altolocati avvenne nell'ultima parte del periodo terziario, molti di quelli furono distrutti e pochi soltanto sopravvissero — quali Yorycteropus, i lemuri ed i peculiari rosicchianti — come indici della fauna primitiva. Nella penisola Indiana si verificò un somigliante corso di eventi, e la fauna di quelle contrade ora principalmente consta d'immigranti comparativamente recenti.
Origine e migrazioni di varie famiglie e generi di mammiferi. — Per la conoscenza che ora noi possediamo della estinta fauna di molti grandi continenti, è possibile determinare approssimativamente la patria originaria di alcuni gruppi ora vastamente diffusi. L'orso vero, per esempio, data in Europa dal più antico pliocene, mentre nell'America settentrionale non apparisce che nei depositi post-pliocenici. Da ciò noi possiamo inferire ch'esso ebbe origine nell'antico Continente, ed è un emigrante relativamente recente in America. Anche il vero « avallo del genere equus è dell'antico pliocene in Europa e del nuovo pliocene in America. Ma è ben singolare il fatto che la più perfetta serie di forme antenate di cavalli trovasi nei depositi miocenici ed eocenici dell'America settentrionale ; d'onde sembrerebbe probabile che i primi stadii dello sviluppo di questo animale mirabilmente specializzato siansi compiti in America, d'onde passò all'emisfero orientale, e quivi raggiunse il pieno sviluppo del tipo equino, per indi trasferirsi nuovamente in America - ove largamente si sviluppò (perocché vi si scopersero gli avanzi di otto o dieci distinte specie), e finalmente vi si estinse totalmente, nell'atto che continuava a sussistere nell'antico Mondo, dal quale la più perfetta forma emigrò nuovamente in America, trovandovi le condizioni per vivervi allo stato selvatico. I tapiri, benché ora più copiosi in America che in Asia, sono pur tuttavia un gruppo dell'antico continente, riportandosi fino al più basso miocene in Europa, mentre in America non compariscono che nel post-pliocene. I peccal i (
ora quasi interamente neotropicali, sono realmente un gruppo nord-americano, e forse entrarono solamente negli ultimi tempi pliocenici nell'America del Sud. I camelli, benché ora confinati nell'Asia e nell'America meridionale, sono realmente una forma nord-americana, essendovisi ampiamente sviluppati durante il periodo miocenico, e di colassù i veri camelli passarono in Asia ed i llamas nell'America del Sud. 1 veri cervi sono europei dai tempi del miocene, ma in America non compariscono che nelle epoche del pliocene e del post-pliocene. Gli elefanti sono un tipo del Mondo antico, abbondando dal periodo miocenico in Europa ed in Asia ; e non appariscono in America che nei tempi ultimi del pliocene e nel post-pliocene. E possibile però che i dinocerati eocenici dell'America boreale siano le antenate forme dei proboscidei, e che, come nel caso dei cavalli, l'evoluzione degli elefanti abbia cominciato in America per poscia perfezionarsi nella più vasta area dell'emisfero orientale. Possiamo, come ultimo e singolare esempio, ricordare il marsupiale oposso, ora esclusivamente americano, ma che fu di certo un recente immigrante dall'Europa e dall'Asia, dacché non ve n'é traccia nei depositi americani prima del periodo post-pliocenico, nell'atto che esistettero in Europa nei tempi eocenici e miocenici.
Distribuzione degli animali marini. — Le regioni zoologiche adottate per classificare la distribuzione degli animali terrestri, non valgono per quelli abitanti l'Oceano, salvo pochi casi di gruppi confinati a basse acque e ad estuarii. Egli è bensì vero che, in quella guisa che i grandi continenti sono separati dagli oceani, così può dirsi che gli oceani siano separati dai continenti ; ma per la molto maggiore estensione delle aree acquatiche, la separazione è quivi assai meno completa ed effettiva. Nell'emisfero meridionale il Pacifico, l'Atlantico e l'Oceano Indiano liberamente comunicano fra loro, e per i veri animali marini non sembrerebbe dovervi essere un ostacolo alla universale distribuzione. E nondimeno anco in questo caso le fisiche condizioni, quelle specialmente della profondità e della temperatura, si appalesano efficaci barriere. 11 fatto che le acque profonde anco nei mari tropicali sono fredde, rende invero possibile per alcune forme temperate od artiche di passare l'equatore, se possono viaggiare a grandi profondità; ma per gli abitanti della superficie la vasta estensione di acque calde fra i tropici con le sue moltitudini di adattati organismi, forma un assoluto confine. In pari modo gli abitanti delle basse acque tropicali sono limitati, ed è soltanto mercè di temporanei abbassamenti di terre o di elevazioni del fondo di mare, permettenti un passaggio orientale od occidentale, ch'essi possono migrare ad aree remote. Noi abbiamo però buone ragioni per credere che simili oscillazioni accaddero frequentemente fra l'America del Nord e del Sud, agevolando il passaggio di animali acquatici tra l'Atlantico ed il Pacifico; nei tempi eocenici uno stretto congiungeva probabilmente l'Atlantico all'Oceano Indiano, e più recentemente ancora il Mediterraneo ed il Mar Rosso furono certamente riuniti. Noi non possiamo quindi aspettarci a trovare cosi ricise regioni zoologiche fra gli ani-
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