Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI ANIMALImali oceanici come fra i terrestri — ed i fatti pienamente confermano questa previsione. Per molti gruppi il caldo ed il freddo, ossia i mari nordici, tropicali e meridionali, sono le sole ben distinte divisioni; mentre per altri gli oceani Nord-Atlantico, Nord-Pacifico ed Indiano formano regioni addizionali di un più o meno definito carattere. Per istudii speciali dei gruppi marini più altamente organizzati — come molluschi e crostacei — si formarono numerose provincie e subprovincie, dacohè ogni mare presenta qualche lineamento suo peculiare; ma siccome queste divisioni dipendono principalmente dalla distribuzione specifica anziché dalla generica, non occorre qui parlarne.
      Esporremo successivamente le classi più importanti di animali njarittimi, accennando i fatti più generali relativi alla loro distribuzione.
      Foraminiferi. — Questi bassi organismi sono importanti, perchè i loro avanzi calcari trovansi copiosamente in varie formazioni geologiche, e spesso formano una parte notevole degli elementi costitutivi delle roccie. Trovansi in tutti i mari, e le specie hanno spesso una grande espansione. Quelli che vivono alla superficie sono quasi universalmente distribuiti, mentre quelli del fondo sembrano obbedire alla profondità ed alla latitudine.
      Spongidi. — Formano un altro esteso gruppo. In tutte le regioni si trovano gli spongillidi di acqua dolce. Fra le specie marine, le spugne cornee e calcari sono vastamente diffuse, ma più abbondanti nei mari caldi e tropicali. Le belle spugne silicee (come Yhyalomelna e Yeuplectella) trovansi in tutti i mari caldi, e furono raccolte nell'Atlantico a 2650 braccia di profondità, e nel Pacifico a 3000.
      Attinoeoi. — I gruppi corallini di questi animali sono tanto più importanti, in quanto si presentano copiosi nella forma fossile in ogni età geologica. 11 massimo numero trovasi nei mari tropicali. Molti alcioneri sono temperati ed anco artici, mentre fra i zoantarii i soli cariofillidi sono bene rappresentati fuori dei tropici. La distribuzione dei coralli è in gran parte determinata dalle condizioni fisiche del fondo marino. L'afflusso dell'acqua dolce e del fango recato dai fiumi ò loro fatale, ed egualmente pregiudizievoli sembrano i depositi vulcanici. Per molti gruppi è eziandio necessaria un'alta temperatura. Il perchè gli atolli e scogli corallini sono limitati nei tropici o in prossimità di essi. Abbondano nelle Indie occidentali, sulla costa orientale d'Africa, nell'Oceano Indiano, negli arcipelaghi della Malesia e del Pacifico, e sulle coste dell'Australia; mentre sono assenti da tutta la costa occidentale dell'America del Sud e dell'Africa, della penisola indostanica e da gran parte del lido orientale dell'America meridionale. Gli scogli corallini delle Bermude, a 33° lat. N., sono i più lontani dall'equatore ; nel Mar Rosso essi raggiungono 30° lat. N., nel Pacifico 27° lat. N., mentre in nessun luogo si stendono a più di 29° a S. dell'equatore. Oltre ai coralli in attuale formazione, le stesse località abbondano di ciò che chiamasi corallo dei mari profondi. Le regioni corallifere, secondo il prof. Dana, sono tre: la prima comprende il Mar Rosso e l'Oceano Indiano; la seconda, le isole del Pacifico ele coste adjacenti dell'Australia; la terza,le Indie! occidentali. Benché alcuni coralli si trovino a grandi' profondità, diminuiscono però rapidamente quando1 si discende al di sotto di 200 braccia. La spedizione del Challenger ottenne 27 generi a più di 250 braccia, ma solo 3 di questi si stendevano sotto a 1500 braccia.
      Polizoi. — I molluscoidi coralliformi costituenti l'esteso gruppo dei polizoi marini furono accuratamente studiati, ma sono così vastamente diffusi da offrir pochi caratteri ad una distribuzione geografica. Una o due famiglie — come le selenaride — sono quasi esclusivamente tropicali; altri, come le catenicellide e le vinculariade, sono limitate all'emisfero meridionale. Le diastoporide sono principalmente nordiche, mentre le celleporide trovansi in ambi gli emisferi.
      Echinodermi. — Alcuni gruppi esistono allo stato fossile. I viventi si prestano poco ad una suddivisione, essendo molto diffusi. Gli asleroidei abbondano nell'Oceano Indiano e nel Pacifico, mentre gli ofiuroidei sono meglio rappresentati nei mari europei ed africani. Pochi generi sono esclusivamente americani. Gli echinoidei sono anch'essi più abbondanti nell'emisfero orientale, e trovansi a grandi profondità, essendo stati raccolti dal Challenger a quasi 3000 braccia.
      Crostacei. — Tre sono le regioni marine nelle quali possono considerarsi divisi, e il sig. Dana le chiama Occidentale, Africano-Europea, Orientale. La prima comprende i lidi delle due Americhe ; la seconda, quelli dell'Europa e dell'Africa sull'Atlantico e sue dipendenze ; la terza, la vasta area chestendesi dalla costa orientale d'Africa al Pacifico centrale. Ognuna di esse è suddivisa in provincie climatiche e locali. Non meno che 47 generi sono esclusivamente americani, e 15sono comuni ad ambe le coste occidentale ed orientale; ma siccome 26 generi sono limitati alla prima e 6 alla seconda, apparisce come queste due grandi provincie siano molto distinte fra loro. La regione Africano-Europea ha 19 generi peculiari, e solamente 8 comuni con la regione americana; cosicché i lidi orientale ed occidentale dell'Atlantico sono decisamente più distinti che le due costiere di America. L'estesa regione Orientale è a gran pezza la più ricca, contenendo non meno di 115 generi peculiari, e solamente 19 avendone comuni con la regione Africano-Europea. Circa 40 generi trovansi in tutte e tre le regioni.
      Anche rispetto alla temperatura la distribuzione dei crostacei presenta notevoli fatture. Le specie sono quasi egualmente divise fra le regioni tropicali e le extra-tropicali. La più alta forma di crostacei — quella dei brachiuri — è più abbondante nei tropici, mentre i meno sviluppati amfipodi ed isopodi sono più numerosi nelle zone temperate e nelle fredde. Notevolissimo è però il fatto che, fra i quattro principali tipi di crostacei — brachiuri, macruri, isopodi ed amfipodi — le specie più altamente sviluppate sono extra-tropicali. Le più grandi specie di macruri trovansi nei mari temperati, e benché i più grandi brachiuri siano tropicali, pure i majoidi, formanti il più alto gruppo di macruri ed in generale di crostacei, raggiungono le loro più grandi dimensioni nelle regioni temperate. 11 sig. Spence Bate
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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