Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEGLI ANIMALIgimento della vita acquatica. L'Atlantico è stato probabilmente per lunghi periodi più ancora circoscritto e chiuso che ora non sia, per la grande estensione dell'Africa e dell'America meridionale; mentre le grandi profondità del suo canale servirono come di barriera tra gli abitanti delle acque meno profonde dei lidi orientale ed occidentale. Del pari il gran bacino di acque profonde che separa i più orientali gruppi delle isole del Pacifico dalla costa occidentale dell'America condusse necessariamente allo stabilimento di distinte faune oceaniche in quelle regioni; nell'atto che questo fatto stesso — della notevole differenza delle faune pacifico ed americano-occidentale — ci fa argomentare che questa barriera di profondo oceano è uno dei più antichi lineamenti della configurazione terrestre.
      Noi dobbiamo riconoscere egualmente che molte particolarità e non poche fra le anomalie della distribuzione degli animali marini diventano intelligibili quando le poniamo a raffronto di ciò che sappiamo degli antichi cambiamenti geografici. La notevole affinità tra i crostacei, i molluschi ed i pesci delle coste orientale ed occidentale dell'Ame-i ica corrisponde esattamente al fatto, chiaramente stabilito dalla distribuzione degli animali terrestri viventi ed estinti, che quegli oceani furono già un tempo riuniti, in varii periodi, mercè di due o più canali attraverso a ciò che è ora l'America centrale, la finale unione dei due continenti essendo comparativamente recente. 11 fatto singolare, oramai accertato, che un cosi grande mare interno com'è il Mediterraneo non contiene che pochi animali marini suoi proprii, diventa agevolmente spiegato quando si rifletta che fino ai medii od ultimi tempi terziarii esso era formato di due distinti mari o laghi. Ora questi mari o laghi interni sono sempre molto poveri di vita animale; e non è quindi da recar maraviglia che il Mediterraneo non contenga quasi altre forme di vita che quelle ricevute dall'Atlantico, o dal Mar Rosso durante una sommersione dell'Istmo di Suez. Le numerose forme affini od anco identiche negli oceani boreali e meridionali, che non si trovano nelle intermedie regioni calde, sono più difficili a spiegarsi. Carlo Darwin crede che tali fatti sono dovuti all'azione del periodo glaciale, che nel suo punto culminante può avere raffreddato certi tratti dell'oceano tropicale per dar agio a forme temperate di passare dall'emisfero boreale all'australe e viceversa. Forse però i ghiacci natanti possono essere stati veicoli sufficienti, senza che bisogni ricorrere ad una congelazione generale dell'oceano tropicale; perocché oggi ancora quelle masse enormi arrivano a 40° lat. N. e 35° lat. S., ed il capitano Maury ci assicura persino che talora giungono ai tropici.
      Distribuzione degli animali nel tempo. — La passata istoria degli esseri viventi, quale ci è rivelata dalla geologia e dalia paleontologia, è un panorama perpetuamente mutevole. Ad ogni successivo stadio qualche forma scomparisce, ed altre forme nuove vengono a prenderne il posto. Più rimontiamo indietro, e più il generale complesso degli animali ci si palesa diverso dall'attuale. Se noi limitiamo la nostra attenzione ad una data classe o adun ordine di animali, troviamo che la sua prima apparizione ad un'epoca data, e sotto forme successivamente variabili, o continua fino all'epoca presente, oppure raggiunge un maximum, scema e finalmente si dilegua. Indi è che alcuni gruppi sono affatto moderni, altri estremamente antichi; alcuni hanno percorse tutte le loro fasi in un periodo comparativamente breve, altri vissero dalle più remote epoche e tuttavia sussistono. Se noi potessimo andar sicuri che i numerosi fossili finora scoperti ci fornissero un'adequata idea di tutte le svariate forme di vita che passarono sul globo, e dell'ordine in cui esse comparvero, noi potremmo decidere il grande problema dell'evoluzione. Ma quanto più esaminiamo la questione, tanto più ci facciamo certi che il « ricordo geologico », come
      10 si chiama, è estremamente imperfetto, e che la totalità di animali estinti che furono scoperti non formano alcuna esatta rappresentazione dell'intera serie di quelli che hanno vissuto sulla terra. Ciò avviene persino relativamente ai più recenti depositi ed a quelli che sono più ricchi di animali reliquie; ma a misura che risaliamo indietro, la ricordanza si fa sempre più imperfetta, fino a che nelle formazioni secondarie e più poi nelle paleozoiche non abbiamo che pochi sparsi frammenti, poche incomplete pagine staccate a caso da una voluminosa istoria. Fra le cause, che Lyell e Darwin hanno pienamente discusse di questa imperfezione dei nostri ricordi, ne ricorderemo qui due sole. La prima è che ogni deposito acqueo è formato mercè dell'asportazione e dei detriti di depositi anteriori, talché la ricordanza di una età è, in gran parte, distrutta per preparare i materiali di un'altra, a sua volta distrutta da una successiva. L'altra cagione è che vaste aree vanno sempre abbassandosi (perchè si formino sovr'esse nuovi depositi), e sono soggette all'azione di sotterranei fuochi i quali alterano la loro struttura ed obliterano i loro fossili, quando esse diventano roccie cristalline o metamorfiche. I più recenti depositi cosi modificati avranno raramente avuto il tempo per sollevarsi al disopra del livello del mare e conseguentemente esposti per denudazione; nondimeno certi strati eocenici nelle Alpi sono sicuramente metamorfici. Ond'è che, quanto più è antica, una formazione, più frequentemente sarà stata esposta in un'area od in un'altra a quest'azione metamorfica ; talché, andando indietro nel tempo, noi dobbiamo giungere ad un periodo, in cui tutte le formazioni ad esso antecedenti saranno state metamorfosate e quindi tutti i loro fossili distrutti. Sembra che si raggiunga un tale stato di cose alla base delle roccie paleozoiche; e vi è buon fondamento a credere che una estesa serie di depositi fossiliferi abbia una volta esistito,
      11 cui ricordo è stato annientato. Per la qual cosa noi dobbiamo accuratamente distinguere le prove positive dalle negative; e procedere molto cautamente nello applicare alle epoche anteriori le induzioni che ci sono fornite da ciò che sappiamo dell'epoca terziaria. Ciò posto, riassumeremo i successivi stadii dell'elevazione animale, quali possiamo derivarli dalle cognizioni finora raccolte.
      La più bassa e la più antica delle roccie stratificate è la Laurenziana, consistente di depositi cri-


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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