Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DIVOZIONE - DIZIONARIOavessero adulterato ; se dopo l'adulterio i coujugati si fossero riconciliati tra loro; se la moglie per inganno avesse avuto commercio con un altro credendolo il proprio marito, oppure se la moglie, credendo morto il proprio marito, avesse contratto altro matrimonio; finalmente se, seguita la separazione per l'adulterio di uno dei conjugati, l'altro incorresse nella stessa mancanza, perchè in tal caso a ricerca di uno,conviene che l'altro si riunisca; 3° finalmente per fornicazione spirituale, ossia apostasia di uno dei conjugi.
      Il divorzio in quanto al talamo si permette quando uno dei conjugati è in pericolo d'incontrare un male attaccaticcio dell'altro ; ina in questo caso, come in tutti gli altri, eccettuato l'adulterio, il divorzio cessa col cessare della causa.
      Si dà anche il divorzio detto di buona grazia, ed è quando ambi i conjugati, essendo ancor giovani, professano una religione per mutuo consenso, o quando l'uno passa in religione e l'altro che rimane al secolo sia vecchio e non sospetto d'incontinenza, essendo questi astretto a voto di castità perpetua.
      Non è poi lecito per verun altro motivo far divorzio perpetuo tra i conjugati, nè per difetto di corpo, come di sterilità, deformità, debolezza di membra, cecità, sordità, lebbra od altra qualsiasi imperfezione ed infermità, quantunque ributtante ed orribile; nè di mente e di costumi, come di furore e pazzia, ecc. ; nè per delitto commesso, per cui uno dei conjugi fosse incorso nella pena del bando, relegazione, ecc. (V. Matrimonio).
      DIVOZIONE (teol). — Secondo i teologi, è quello stato dell'anima, che si consacra all'affetto ed al culto di Dio.
      DIVULSIONE (bot.). — Sdoppiamento delle foglie, di cui la fasciazione costituisce il primo grado.
      DIVOLSORK (       DIXON (Entrata di) (geogr.). — Stretto di 100 miglia di lunghezza da oriente a ponente, sulla costa N. 0. di America, che divide l'isola della Regina Carlotta al S. dall'arcipelago del Principe di Galles al N.
      DIZFUL (geogr.). — Città di Persia, sul fiume omonimo, a 32° 10' lat. N. e 48° 34' long. E. (Greenw.), capoluogo della provincia di Khuzistan, con 15,000 abitanti.
      DIZIER (Saint) (geogr.). — Città di Francia, nel dipartimento dell'Alta Marna, con 8167 abitanti, e grandi officine siderurgiche.
      DIZIONARIO (poligr.). — Forma italiana di dictio-narium, voce di bassa e moderna latinità, la quale, secondo la sua etimologia, significherebbe propriamente libro di frasi o modi di dire. Venne però questo termine generalmente applicato ad ogni opera che abbia per iscopo di dar notizie intorno ad un soggetto intiero o ad un intiero ramo di un soggetto, sotto voci o capi disposti per ordine di alfabeto. Pare che siffatta disposizione alfabetica sia la peculiarità distintiva di ciò che dicesi dizionario; ma per fare che un'opera sia dizionario, sembra che a ciascun termine così disposto debba anche andare annessa qualche spiegazione od in-
      terpretazione. E perciò un indice in cui le parole o i titoli sono meramente disposti per ordine alfabetico, con null'altro che un rimando a qualche pagina o passo aggiunto a ciascuno non è un dizionario. Lo stesso alfabeto non è dizionario. Inoltre, per quanto arbitrario od artificiale possa essere l'ordine in cui sono distribuite le sue parti, un dizionario deve avere unità e compitezza di disegno. Deve, come si è detto, trattare intieramente un soggetto o un ramo di cognizioni, di maggiore o minore estensione, e perciò una semplice lista di particolarità miscellanee, ancorché accompagnate di note e commenti spiegativi, non è dizionario, ma catalogo. Si può disporre per ordine di alfabeto una raccolta di commedie o d'opuscoli, e ciò non pertanto non se ne farebbe un dizionario. Nel senso da noi accennato il termine dizionario si applica ad opere che trattino di qualunque sorta di soggetti e con ogni diversità di scopo. Alcuni divisero i dizio-narii in tre classi: 1° dizionarii di parole; 2° dizio-narii di fatti; 3° dizionarii di cose ; e quantunque si possano fare obbiezioni al principio di questa divisione (come fece D'Alembert nell'articolo Diction-naire dell'Encyclopédie), essa è tuttavia abbastanza conveniente per gli usi pratici, e ad essa perciò ci atterremo noi pure in questo articolo.
      I. Dizionarii di parole. — Questa è l'applicazione primitiva della voce dizionario, e questo è il senso in cui per lo più s'intende, allorché è senz'altro accompagnamento. In questo significato corrisponde al lessico dei Greci, e quantunque etimologicamente questo termine debba forse, come la voce dizionario, significare libro di frasi o modi di dire, tuttavia presso i Greci sembra abbia piuttosto servito a dinotare libro che spiega parole. Un dizionario o lessico per verità con giunge per lo più una spiegazione di frasi con una spiegazione di semplici parole, chiamandosi più specialmente vocabolario o libro di vocaboli quello in cui le semplici parole sono spiegate e tradotte. La parola vocabularium non trovasi, crediamo, nel latino antico, come neppure quella di dictionarium. Un glossario, in latino glossarium, voce adoperata negli ultimi periodi dellabuonalatinità,etrattadal greco glossa (yiwaw), lingua, serve generalmente a significare spiegazione più o meno diffusa di voci viete od insolite. Infatti anche presso i Greci adoperavasi la parola glossa per significare un vocabolario o un modo di dire straniero o altramente peculiare (Aristot., PoeL, c. 38). Siccome però nulla v'ha nell'etimologia della parola glossario per cui debba essere ristretta a questo significato, trovasi adoperata bene spesso in un senso più esteso. Alcuni dizionarii hanno più specialmente per oggetto la spiegazione od interpretazione di frasi ; e tale, per esempio, è la Phra-seologia generalis di Guglielmo Robertson (Cambridge 1681, in-8°). Alcuni non risguardano se non qualche autore od opera particolare, come i Lessici, o Concordanze di Omero e Pindaro di Damm, riuniti poi nel Lexicon Homerico-pindaricum, il Lexicon Ciceronianum di Mario Nizolio, ecc. Siffatti dizionarii quando sono bene compilati giovano maravigliosamente a studiare gli autori a cui si riferiscono. Anche un semplice indice verbale di un autore senza spiegazione delle parole è spesso uti-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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