Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DMITRI - DMUSZEWSKI LUIGI ADAMO
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pensiero, e perciò sotto questo titolo si può comprendere ogni altra sorta di dizionarii, tranne quelli che sono esclusivamente consacrati a spiegare vocaboli o a notar fatti. Questa divisione lascia alla terza classe di dizionarii tutte le scienze astratte, le scienze miste od applicate, la critica e le belle arti, e tutto il campo delle speculazioni metafisiche e morali. Egli è ben vero che alcuni di questi soggetti non si possono trattare senza accennare a fatti ; ma qui i fatti non si considerano semplicemente come tali, bensì come subordinati ai principii o come modificanti la loro operazione. Con tutto ciò non è da aspettarsi che alcun dizionario rigorosamente si limiti a termini di una definizione, giacché è impossibile che sia affatto sistematico, e però pochissimi ne abbiamo, se pure ve n'ha, i quali siano esclusivamente dizionarii di cose nel senso accennato. Molti dei dizionarii di fatti sono anche dizionarii di cose, cioè contengono esposizioni o discussioni di principii mescolati colla narrazione di fatti. D'altra parte i dizionarii di cose sono generalmente anche dizionarii di fatti, e talvolta lessici o dizionarii di voci e frasi per giunta. Le più importanti opere di questo genere si pubblicarono sotto il titolo di Dizionarii d'arti e sciente, ma più generalmente sotto quello di Enciclopedia (V.). Vedi anche VIntroduzione alla presente Enciclopedia. DMITRI {stor. tnod.). V. Demetrio.
DMITR1EF Ivan Ivano vici (biogr.). — Ministro di giustizia russo e poeta della scuola di Karamsin, nato nel 1760 nel governo di Simbirsk, studiò fino all'età di dodici anni nelle scuole private di Kasan e Simbirsk, e costretto dai torbidi occasionati da Pugatscheff a fuggire col padre, entrò, in età di 14 anni, nella scuola del reggimento della guardia Semenoff a Pietroborgo. Appresso prese èervizio nell'esercito attivo, ma all'assunzione al trono dell'imperatore Paolo ritirossi col grado di colonnello. Nominato in seguito procuratore generale in Senato, lasciò poi tosto anche questa dignità, ed ebbesi il titolo di consigliere segreto. Sotto l'imperatore Paolo, entrò di bel nuovo nel servizio civile, e divenne ministro della giustizia, ma in capo a quattr'anni rientrò nuovamente nella vita privata, e mori il 15 ottobre 1837 a Mosca, lasciando una ricca raccolta e molte opere d'arte. Nella letteratura Dmitrief combattè con Karamsin contro i seguaci dell'antica scuola slava, e fondò con essolui un nuovo più libero periodo nello sviluppo della lingua e letteratura. Molte delle sue facili canzoni risuonano sulla bocca del popolo, e il suo poema epico-drammatico Jermak merita special menzione. Oltre di ciò ei compose favole alla maniera di La-fontaine, Florian ed Arnault, e satire, le quali appartengono alle migliori della letteratura russa. Le sue opere compiute furono, dopo il 1795, pubblicate cinque volte a Mosca. Nella sesta edizione (Pietroborgo 1823) egli ridusse i tre grossi volumi primitivi a due piccoli. Dmitrief consecrò gli ultimi anni della sua vita pressoché per intiero alla compilazione delle sue Memorie, le quali non comparvero però che in parte nel Mosktoitjanin.
Vedi Otto, Lehrbuch der Bussischen Literatur.
DMITROV (geogr.). — Antica città di Russia, sulla Jakhraina, affluente del Volga, con 8042 abitanti.
DM0CH0WSKY Francesco Zaverio (biogr.). — Poeta critico e storico polacco, uno dei principali autori del rifiorire della letteratura polacca al tempo di Stanislao Augusto e del Governo prussiano, nato in Podlachia nel 1762, morto a Varsavia il 20 giugno 1808, entrò di buon'ora nell'Ordine dei Piaristi, -divenne successivamente professore nei collegi di Lomza, di Radom e Varsavia. Poco appresso ei lasciò però l'Ordine ed entrò, per opera del cancelliere Kolontay, al servizio dello Stato. La Confederazione di Targowicz Io costrinse però, nel 1792, a trasferirsi con molti patrioti polacchi a Dresda, ove pubblicò con Potoki e Kolontay un'Istoria della Dieta costituente del 3 maggio 1792. L'insurrez:one polacca lo ricondusse in patria, ove si pose dalla parte di Kosciuszco, divenne membro del Consiglio di Stato e compilatore della Gazeta readowa. Dopo l'ultima partizione della Polonia ei fu costretto ad abbandonare di bel nuovo la patria, e dimorò in Germania, in Italia e il più sovente a Parigi. Kra-sicki, allora arcivescovo di Gnesen, gli procacciò però dal re di Prussia il permesso di rimpatriare, ed ei rientrò di bel nuovo in qualità di professore di poesia e di eloquenza nel Collegium nobilium di Varsavia. In materia di gusto egli era tenuto come autorità suprema, e non vi era poeta che si attentasse pubblicare, senza il suo consiglio, le proprie composizioni. Nel 1801 ei contribuì grandemente alla fondazione della Società degli Amici delle scienze, e compilò, fino al 1805, un'ottima raccolta scientifica intitolata Nuovo memoriale di Varsavia. I<£ sue opere principali consistono in un poema didattico sull'arte poetica, intitolato Sztuka rytmo-tworcza (Varsavia 1788), secondo Orazio e Boileau ; in una traduzione dell'iliade (Varsavia 1800, 1804, 1827, 3 voi.) in versi rimati, quantunque non conoscesse, a somiglianza del nostro Monti, la lingua greca ; in una traduzione del Giudizio universale e delle Notti di Young; in frammenti di traduzione del Paradiso perduto di Milton (Varsavia 1803); in una traduzione HeìYEneide di Virgilio (9 libri), dell'Odissea di Omero (frammenti), delle Epistole di Orazio, e finalmente in biografie, scritti polemici, orazioni e considerazioni morali. Dmochowsky pubblicò anche pel primo un'edizione delle Opere compiute d'Ignazio Krasicki, il Voltaire della Polonia. Come critico ed estetico ei propugnò i principii della scuola francese, i quali informarono, anche dopo la sua morte, la letteratura polacca fino a Mickiewicz.
Vedi Bentkowski, La /«/'¦trature polonaise (1814) — Michele Podczaszyns i, La Pologne littéraxrz (1830).
DMUSZEWSKI Luigi Adamo (biogr.). — Scrittore e celebre attore polacco, nato a Czersk in Mazovia nel 1782, morto a Varsavia nel 1848, esordì nel 1800, ed ottenne, durante lo spazio di trent'anni, grandi successi appo i stfoi compatrioti. Le sue composizioni originali sì in prosa come in versi sono le seguenti: Commedie. 1 capricci di una giovane sposa; B cicalone senza fine; Gli amori di Sigismondo Jagellone; La rivincita o B. Zupolska. Vaudevilles: L'arrière-Bnn ; 1 baluardi di Praga; Sette volte uno, con la musica di Usner; Gli zìi e le zie; Terno; Le Vistolianet o %l re Lokielek;
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