Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DO - DOBOKA 0 DOBOKA-VARMEG TE
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venisse in potere della Russia, la sua navigazione era molto infestata dai ladronecci dei Turchi e dei Tartari, ma ora è sicurissimo mezzo di trasporto pel legname, pei grani e per le mercanzie che le Provincie russe mandano a Odessa. I luoghi principali in cui le navi prendono e depongono i loro carichi sono Stria e Saletchi dalla parte austriaca, e Zranetz e Duhossari dalla russa. Questo fiume abbonda di pesci, massime di storioni. Fu mentovato da Erodoto (ir, 51), da Ovidio (Pont., iv, 10, vs. 50), e da altri antichi col nome di Tyras, e fu poscia conosciuto sotto quello di Danastris.
DO (sciene. m**.). V. Musica, Rote e Solmisazione.
DOAB (geogr.). — Adoperasi nell'Indostan questa parola, che significa due acque, per dinotare un tratto di terra compreso tra due fiumi. Parecchi sono i Doab dell'Indostan, ma quello cui più generalmente applicasi questo nome è situato fra il Gange e la Giumna. Questo distretto ha la sua estremità orientale ad Allahabad, donde procede nell'Indostan settentrionale, terminando alla frontiera settentrionale del distretto di Saharunpore nella provincia di Delhi. La lunghezza di questo tratto è più di 129 chilometri, e la larghezza media di circa 87 ; e comprende i distretti di Saharunpore, Merut, Alighur, Furrukabad, Kanoge, Etaweh, Korna, Currah e Allahabad. I caratteri predominanti del Doab sono pianura e nudezza. Scorgonsi a quando a quando alcuni gruppi di alberi presso i villaggi più considerevoli, ma altrove si possono fare molti chilometri senza incontrare un albero. Il solo e cattivo combustibile che vi si trova consiste in bassi arboscelli detti palass. I prodotti principali sono miglio, orzo, zucchero, cotone, tabacco e indaco. La paglia del miglio è molto utile come foraggio pel bestiame. La temperatura vi va soggetta a subiti e violenti cangiamenti, e il termometro tra il mattino e il mezzodì varia spesso di 30 e talvolta fino di 40 gradi di Fahrenheit. In aprile e maggio, quando predominano i venti caldi, esso sale talvolta sin oltre i 120 gradi all'ombra, e in altre stagioni sul far del giorno la temperatura è talvolta sotto il punto del gelo.
La parte meridionale del Doab venne in potere degl'Inglesi nel 1801, per cessione fattane dal re d'Oude; e nel 1803 la parte più settentrionale fu loro ceduta da Dowlut Rao Scindia. La popolazione, composta di gente mista di varie tribù, prima del dominio inglese, era data al ladroneccio e riunivasi perciò in bande.
Nella provincia di Lahore sono tre altri distretti a cui si applica il nome di Doab. Uno di essi, il Doab o Doabeh Barry, è compreso tra' fiumi Ravey e Beyah, e contiene la città di Lahore e di Amritsir; il secondo, il Doabeh Giallinder, è compreso tra il Beyah e il Sutledge, e forma la parte più fertile del territorio di Seik ; il terzo, il Doabeh Rechtna, comprende il tratto che è tra il Ravey e il Cinanb ; le città principali in esso contenute sono Bissoli, Emenabad e Vizierabad.
Sonvi molti altri distretti nell'India noti col nome generico di Doab, specialmente nel Pungiab, ove il distretto fra l'Indo all'O. e il Gelum all'È, chiamasi Doab-i-Sinde-Sagur ; quello fra il Gelum e il Chenab, Doab di Gecht ; quello fra il Chenab ed il ,
Ravi,Doab-i-Richna, e quello fra il Ravi e il Ghava, Doab di Bari.
D0ARA (da) Buoso (biogr.). — Capo del partito ghibellino a Cremona, verso la metà del secolo xiu. Signore di alcuni castelli presso la detta città sorso, pe' suoi talenti e per la forza del suo carattere ad uno dei primi gradi in Lombardia sotto l'impero di Federico li. Questo monarca, costretto a lottare in ogni città italiana colla fazione guelfa, governava il paese non coll'autorità di magistrati o colla potenza delle armi, ma piuttosto col credito dei capi di parte ; laonde il patto stretto tra l'imperatore e i capitani ghibellini assicurava a Buoso una certa sovranità a Cremona, pari a quella che Ezzelino III da Romano e Oberto Pelavicino esercitavano, uno a Padova, e l'altro ne' suoi feudi sul Piacentino. Mancato Federico ai vivi, Buoso e i suoi socii non parvero più occupati che della loro grandezza personale, e guerreggiando ancora per qualche tempo di concerto, come avevano sempre fatto per lo addietro, le loro stesse conquiste pittarono fra essi la discordia. Nel 1258, conquistata Brescia, Ezzelino cercò disfarsi di Buoso ; ma questi, reso avvertito, si salvò colla fuga. Quando poi Alessandro IV bandi la crociata contro il tiranno, Buoso vi uni le sue truppe, ed ebbe parte alla vittoria di Cassano ; ma da quel tempo il credito di Buoso andò sempre più scadendo in Italia. Nel 1265 ebbe commissione da Manfredi di difendere il passo dell'Oglio contro l'Angioino ; ma egli lo aperse invece ai Francesi, se dobbiamo credere a Dante, il quale lo accusa di essersi lasciato vincere dal loro danaro, e lo colloca perciò nell'inferno, Là dove i peccatori stanno freschi.
Il Guerrazzi nella sua Battaglia di Benevento segue l'opinione di Dante, e fa quel capo ghibellino di un carattere terribile. Checché ne sia, Buoso per questo sospetto la ruppe col Pelavicino, ed esiliato da Cremona con tutto il suo partito, mori nell'indigenza l'anno 1269.
DOBASNIZZA {geogr.). — Comune del littorale ve-neto-istriano, provincia d'Istria, distretto di Veglia, con 2400 abitanti.
D0BELN {geogr.). —Città di Sassonia sopra un'isola della Mulda, con grandi fabbriche di tessitura e 10,078 abitanti.
D0BEREINER Tomaso (biogr.). — Dotto fisico e chimico, nato verso il 1780 nel principato di Beu-then. Il suo nome si è reso celebre e popolare per avere egli scoperto l'azione del platino spugnoso sopra una corrente di gas idrogeno, su cui poscia si è fondata la costruzione àeXYaccendilume a platino spugnoso. La chimica e la fisica vanno a lui debitrici di parecchie altre scoperte, le quali, come ben disse il giornale di Poggendorff (Annalen der Phisik und Chemie), gli erigono un monumento immortale. Mori a Jena il 21 marzo del 1849.
D0BLA o D0BL0NE. V. Doppia.
DOBLETTO o D0BRETT0 (tecn.). — Specie di tela mista di lino e cotone (V. Basino).
DOBOKA o DOBOKA-VARMEGTE (geogr.). — Vasto paese della Transilvania, situato nella parte nordovest di quel principato, e avente una superficie di circa 2946 chilom. quadr. Le sue parti orientali come pure le occidentali sono assai montagnose, let^iOOQLe
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