Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      870 DOBRENTEY GABRIELE — DOBROWSKY GIUSEPPE________L_
      cui più alte elevazioni sono di 550 a 610 metri. I distretti centrali sono piani e formano una continuazione della gran sodaglia (Heide) di Clausenburg, dai nativi chiamata Mezoeseg. Il Doboka è attraversato dal Piccolo Szamos o Samosch, dal Bisztritz e dallo Sciayo. Nelle regioni più alte l'aere è fresco e salubre, ma grave e men sano nelle bassure. 11 suolo, comechè sabbioso e sassoso, non è sterile, e l'agricoltura è principalmente ristretta alle parti centrali. Nelle alture sono pasture eccellenti, e le montagne abbondano di foreste donde traesi legname in gran copia. Vi si fa alquanto di vino, e vi sono notevoli le razze di cavalli, di bestiame cornuto, di pecore, di capre e di porci. Raccogliesi gran quantità di miele e di cera. Nel 1778 questa contrada conteneva 13,478 famiglie e 45,891 abitanti; la presente popolazione si computa di circa 108,600. Sonvi miniere d'oro e d'argento, ma non sono coltivate, e di nessun utile tornano a Doboka le sue saline. Nella provincia sono 163 villaggi e una città che chiamasi Szeek o Seeken, sede della Tabula continua, ossia comitato amministrativo di Doboka. Giace 25 chilometri incirca a nord-est di Clausenburg.
      Doboka, villaggio della Valachia che dà il nome all'intiera provincia, è attorniata di montagne. Altro luogo di qualche importanza fra' Transilv.ini è Apa-falva, sede originaria dei principi apasii, che governarono tutta la Transilvania dal 1661 ai 1713.
      DOBRENTEY Gabriele (biogr.). — Poeta e scrittore ungherese, nato nel 1786 a Nagyfzòllòs nel comitato di Veszpriin, studiò nel ginnasio evangelico in Ode^-burg e recossi, nel 1806, in Germania, ove diè opera, specialmente a Lipsia, agli studii filologici e storici. Chiamato di poi come educatore in Transilvania, fondò colà, nel 1810, il Museo Transilvanico (in ungherese), il quale contribuì sì grandemente allo sviluppo della lingua e lettei atura magiara, che Dòbrentey ebbe, nel 1817, in ricompensa de' suoi servigi un posto onorifico nel Comitato Hunyad. Nel 1820 trasferissi a Pestìi, ove diè prova per molti anni di molteplice attività come secondo commissario del distretto di Buda, segretario del Casino nazionale, ecc. Nel marzo 1822 fu chiamato con altri ventuno scienziati dal Palatino a Buda per dettare, sotto la presidenza del conte Teleki, gli statuti dell'Accademia ungherese fondata dalla Dieta del 1825-27. Nominato, il 20 febbrajo 1831, membro e segretario dell'Accademia, e successivamente commissario del distretto di Buda, si sobbarcò, nonostante le sue molteplici bisogne, alla compilazione affidatagli dall'Accademiadegli^nficAt monumenti della lingua ungherese, non che alla direzione del nuovo teatro nazionale ungherese, finché ebbe fine la sua vita operosa, nell'aprile 1851, nella sua villeggiatura sulle colline di Buda. Dòbrentey lavorò indefessamente tutta la ^a vita per l'incremento della lingua e letteratura ungherese. I suoi numerosi lavori storici, pubblicati nei giornali, cosi come i suoi scritti giovanili, hanno un merito incontestabile, e le sue odi, epigrammi ed elegie appartengono, nonostante il linguaggio turgido alle volte, alle migliori produzioni della letteratura ungherese. La sua A havas violaja (Violetta delle Alpi, Pesth 1822) fu tradotta in tedescoe in italiano e i suoi Huzzardalok (Canti degli Usseri) in francese e in inglese da Bowling nella sua raccolta di poesie ungheresi. Dòbrentey si rese inoltre benemerito del teatro patrio mediante la pubblicazione dell'.4ttstàiidt«cAtfft Bùhne (Vienna 1821-23, 2 voi.), e delle Meisterwerke Shakespeare s (Ofen 1828).
      D0BRIGN0 (geogr.). — Comune nel littorale veneto-istriano, distretto di Veglia, con 2600 abitanti.
      D0BR0TA (geogr.). — Comune nel littorale dalmata, circolo e distretto di Cattalo. Abitanti 1200.
      DOBROWSKY Giuseppe (biogr.). — Fondatore della filologia slava, nato il 17 agosto 1753 a Gyermet non lungi da Raab in Ungheria, ove suo padre, d'origine boema, trovavasi in guarnigione, ebbe a Bischofteinitz in Boemia un'educazione al tutto tedesca, e studiò successivamente nel collegio dei Gesuiti a Klattau e in Praga, finché, nel 1772, fu ammesso a Brtinn nell'Ordine, soppresso il quale, tornò a Praga per continuare i suoi studii teologici, e divenne educatore in casa il conte Nostitz. La sua prima pubblicazione, Fragmentum Pra-gense evangelii s. Marci, vulgo autographi (Praga 1778), levò molto grido per l'abbondanza della dottrina con cui dimostrò l'illegittimità di questo preteso documento. Dopo avere esercitato varii ufficii ecclesiastici, egli antepose il vivere indipendente, e trasferissi, nel 1792, a Stoccolma, Abo, Pietro-borgo e Mosca per dar opera nelle biblioteche a ricerche relative a manoscritti importanti per la storia della Boemia, ricerche continuate nel 1794 in Germania, Italia e Svizzera. Reduce da questi viaggi, ei fu sopraccolto da una malattia mentale, la quale crebbe siffattamente, ch'ei fu trasportato, nel 1801, in un manicomio, e guarito nel 1803, visse alternamente in Praga, a Chudenitz e a Brunn, ove mori il 6 gennajo 1826.
      De'suoi scritti numerosi e sommamente importanti per la letteratura slava, mentoveremo : Scriptores Rerum Bohemicarum (Praga 1783-84). compilato congiuntamente a Pelzel ; De sacerdotum in Bohemia ccelibatu (ivi 1787); Geschichte der bóhm. Sprache und àltern Literatur (ivi 1792); l'edizione della Vita Joa. de Jenczenstein (ivi 1793); Die Bild-samkeit der slaw. Sprache (ivi 17,9), che serve di introduzione al suo Deutsch bòhm. Wòrterbuch (ivi 1802 e 1821), a cui presero parte Leschka, Tuch-mayer ed Hanka; Slawin (ivi 1806); Slovanka (ivi 1814-15); Glagolitica, sulla letteratura glagolitica (ivi 1807); Entwurf zu einem allgemeinen Etymo-logikon der slawisch. Sprachen (ivi 1813); Instiiu-tiones lingua slavonicte dialecti veteris (Vienna 1822), forse la sua opera più pregevole ; Cyrill und Method.der Slawen Apostel(Praga 1823) ; l'edizione dcWHistoria de expeditione Friderici imperatoris, edita a quodam Austriensi clerico, qui eidem iuter-fuit, nomine Ansbertus (ivi 1827). Dobrowsky scrisse soltanto in tedesco e in latino, essendo di parere come sia oggimai contrario ai tempi scrivere iu lingua boema. Ei pubblicò però in questa lingua una raccolta di proverbii boemi, intitolata Zltjfka ceskychprjslowj(i\i 1804) ; Rada zwjrat, vale a dire Consiglio degli animali (ivi 1814), ecc.
      Vedi Palncky, Joseph Dobrowsky s Leben wni gelehrtes Wircken (Praga 1833).
      v^ooQie


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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