Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DOCIMO 0 DOCIMIO — DOCK
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      di squisito lavoro, destinato forse un di ad ornamento di una villa romana, e che nelle pareti della moschea e nel cimitero eranvi parecchi fregi riccamente scolpiti e cornici di ordine jonico e corinzio di tanta eleganza, ch'egli non aveva mai veduta la maggiore (voi. i, p. 461). Soggiunge quindi che nè gli uni nè le altre dovettero essere destinati per qualche edifizio vicino, ma furono piuttosto lavorati in vicinanza delle cave per trasportarli più agevolmente, come praticasi anche oggidì col marmo di Carrara. Ci furono conservate parecchie medaglie coll'epigrafe di Aripo?, ovvero Upa 2uvxXtjtoc Aoxiimmv MaxeSovwv (il popolo o sacro collegio dei Docimesi Macedoni), donde parrebbe che la città avesse ricevuto una colonia macedonica, seppure le medaglie sono genuine.
      DOCIMO o DOCIMIO (biogr.). — Ad un supposto giurista greco-romano di questo nome fu attribuita alle volte un'opera legale in ordine alfabetico e nota generalmente sotto il nome di Synopsis Minor, e derivata in gran parte da un'opera di Michele Attaliata. Un frammento di quest'opera risguar-dante l'autorità delle Leges Rhodice fu pubblicato da S. Scardio (Basilea 1561) alla fine delle Leggi Navali, e lo stesso frammento trovasi nella raccolta di Leunclavio (J. G. R., n, p. 472). Pardessus ha ' pubblicato ulteriori frammenti della Synopsis Mi-, nor (Collection de lois maritimes, i, pp. 164, 195, 204), e Zaccaria ne ha dato un estratto (Rist. Jur. G. R., p. 76), ma la più parte dell'opera è tuttavia manoscritta. Quest'autore è di parere che la sola ragione per attribuire a Docimo la Synopsis Minor si è che il manoscritto di Vienna, da cui fu tolto il frammento in Scardio e Leunclavio, apparteneva una volta ad una persona di nome Docimo.
      DOCK (archit, idraul. ed econ. comm.).— Gl'Inglesi danno questo nome ai bacini o ai porti artificialmente scavati nel terreno, in contiguità di un porto naturale, alle rive del mare o di un fiume navigabile per ricevere le navi. 11 loro ingresso è d'ordinario chiuso da chiaviche a porte o a cateratte che separano il bacino dal canale per cui mezzo comunica col porto principale, col mare o col fiume.
      In Inghilterra si distinguono tre specie di docks:
      1° I dry-docks o docks-asciutti, che servono a ricettare le navi che si vogliono esaminare o raddobbare, oppure alla costruzione delle nuove. Sono questi ordinati in guisa che l'acqua vi può essere introdotta ed espulsa a talento. Nei mari soggetti a sensibili maree si può riempiere il bacino naturalmente, aprendo le porte o cateratte per lasciarvi entrare le acque delle alte maree, che si conservano chiudendo l'imboccatura all'istante in cui cominciano le maree basse. Ma pei bacini scavati in luoghi nei quali non si può trarre profitto dalle maree, se essi sono al dissotto del livello delle acque esterne, queste li riempiono naturalmente, ma per vuotarli bisogna ricorrere alle trombe mosse a mano o a macchina: se poi sono superiori al livello delle dette acque, bisogna all'opposto riempirli con macchine, o conducendovi l'acqua di un canale più elevato, ma allora si vuotano naturalmente, perchè, aperte le porte, le acque del bacino si scaricano da se nelle esteriori di più basso livello, Vedesi quindi che i dry-docks non sono altroche i bacini o le forme da costruire le navi: « perciò non avendo bisogno di adottare questo nome in tale significato, tratteremo del modo di costruirli e di quanto ad essi si riferisce, sotto la parola Forma, che ha il medesimo significato (V. Forma [arckiL idraul.]).
      2° I dock yards appartengono al Governo e consìstono in dry docks c bacini asciutti e in cale o cantieri su cui si costruiscono le navi. Sono inoltre corredati di magazzini contenenti le varie specie di materiale, attrezzi e provvigioni navali, e delle officine in cui si eseguiscono i varii lavori delle arti accessorie alla navale costruzione. Questi dock-yards adunque non sono altro che darsene o arsenali marittimi, per cui non è necessario ritenere il neme straniero, e il lettore può averne un'idea sotto inoliale marittimo, Nave (V.).
      3° I wet-docks o docks pieni $ acqua, i quali sono fatti espressamente per mantenere sempre galleggianti le navi. Dalla natura di questi docks si vede che quando l'acqua vi è alla conveniente altezza bisogna tenerne chiuse le porte perchè non si aumenti o si abbassi di livello secondo le vicende delle acque esterne, acciò si possano caricare e scaricare senza interruzioni le navi, nel che consìste l'uso principale di questa specie di bacini. Benché talvolta siasi dato il nome di dock ad una scavazione in cui l'acqua entra e da cui esce colle maree, tale scavazione aperta è piuttosto un bacino o una. darsena, onde generalmente intendesi per dock il bacino della terza specie, e in questo senso la parola è adottata nelle altre lingue, e volentieri noi pure l'ammettiamo.
      Dapprincipio i docks non servivano che ad uso della flotta, e assai tardi si pensò ad applicarli alle comodità del commercio. Egli fu soltanto nel 1708 che si fece il primo dock mercantile a Liverpool, che allora era porto di nessuna importanza ; ma Londra, come emporio principale del commercio del mondo, ebbe poscia i più vasti e magnifici docks, e in maggior numero che qualsivoglia altra città. Quando le sponde e le calate dei porti erano ingombre di merci, perchè infiniti impedimenti ne rallentavano la circolazione e il trasporto, i ladri e i contrabbandieri, approfittando del disordine, commettevano enormi ruberie a danno de' mercatanti e delle dogane, specialmente in un porto di tanto movimento commerciale come è quello dì Londra, talché fu calcolato che la perdita che ne soffri quella capitale in soli tre anni ammontò a più di 3'),000,000 di lire nostrali. Inoltre le navi grosse non potendo accostarsi alle sponde, era forza far uso dei battelli alleviatori, con grave aggiunta di spese e grande perdita di tempo. Ciò fece pensare allo stabilimento dei primi docks in Londra, intrapresi da privati capitalisti per accogliervi le navi impiegate nelle pesche della Groenlandia, e destinati poscia, or sono più di cinquantanni (quando quel ramo di traffico si trasportò in altre parti del regno), alle navi trafficanti in legname da co-struzione ed in grani, al quale oggetto vi si costruì sero vasti granai. Questi docks sono ora conosciuti sotto la denominazione di commerciali e sono situati sulla destra sponda del Tamigi nel sobborgo detto Botherhithe, dove occupano un'area di quasi^ooQie


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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