Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      dodd guglielmo — dodici tavoledi Dodona e del distretto antichissimo della Doride, ma sono ingegnose congetture che non hanno per base alcun documento storico od etnografico.
      DODD Guglielmo (ibiogr.). — Nato nel 1729 a Bourne in Inghilterra, fu precettore del conte Filippo di Chesterfield. La sua prodigalità, benché guadagnasse largamente, lo trasse in rovina. Falsificò una cambiale del suo nobile pupillo per 4200 lire sterline. Processato e condannato sotto l'impero di una legge severissima contro i falsari, fu impiccato il 27 luglio 1777. Lasciò numerosi e pregevoli scritti, fra i quali : Beauties of Shdkspeare; Reflections on Beath; Thonghts on Beath.
      DODDRIDGE Filippo (biogr.). — Nato a Londra nel 1702, morto a Lisbona il 26 ottobre 1751, autore di celebrate opere teologiche, fra le quali : The Rise and Progress of Reìigion in the Soul; The Family Expositor; Course of Leetures.
      DODEGA (Buodecim) (hot.). — Voce greca che significa dodici, e che posta avanti il nome di un oggetto lo moltiplica dodici volte.
      D0DECAC0RD0 (sc«en. mus.). — È il titolo dato da Enrico Glaréan ad un suo libro, in cui aggiungendo quattro nuovi tuoni agli otto in uso al suo tempo, e che trovansi ancora ai dì nostri nel canto ecclesiastico romano, crede di aver ristabilito nella loro purezza i dodici modi di Aristosseno, il quale tuttavia ne aveva tredici. Ma questa pretensione fu confutata da Giambattista Doni nel suo trattato Bei generi e dei modi.
      DODECAEDRO (geom.) — Questo nome, composto di StóJcxot, dodici, e di S8p«, base, si dà a quello dei cinque solidi regolari la cui superficie è composta di dodici pentagoni regolari eguali (V. Solidi regolari). Il dodecaedro adunque si può considerare come formato di dodici piramidi a base pentagona i cui vertici si uniscano al centro della sfera che può essere circoscritta al solido. Dunque se ne otterrà la solidità moltiplicando per 12 quella di una delle piramidi pentagono ond'è formato.
      DODECAGINIA (Bodecagynia) (bot.). — Linneo si è servito di questo nome di formazione greca, significante dodici femmine o pistilli, per caratterizzare il vii ordine dell'n classe del suo sistema, ordine che comprende le piante provvedute di dodici pistilli, stili, o stimmi (V. Sistema).
      DODECAGONO (geom.). — Figura piana terminata da dodici lati che si uniscono a due a due, per cui la figura viene pure ad avere dodici angoli, dai quali prese il nome. Quando i lati sono eguali tra loro, lo sono anche gli angoli, ed allora il dodecagono dicesi regolare. — Per inscrivere un dodecagono in un circolo non si ha da fare altro che inscrivere l'esagono regolare (V. Esagono), dividere il lato per metà, ed inalzare una perpendicolare su questo punto di mezzo, la quale taglierà l'arco in due parti uguali. La corda sottesa ad una metà dell'arco dell'esagono sarà il lato del dodecagono.
      La superficie di questa figura regolare può considerarsi divisa in dodici triangoli eguali aventi il vertice al centro del circolo inscritto o del circoscritto; basterà dunque valutarne uno e moltiplicarne il valore per 12 perchè s'abbia l'area totale I problemi principali che si possono proporre sul dodecagono regolare dipendono dai rapporti che esi-
      stono tra il lato di esso e i raggi dei circoli mscnno e circoscritto, e di questi rapporti si parlerà sotto Poligono regolare (V.). La somma degli angoli di un poligono essendo eguale a tante volte 2 retti quanti sono i lati del poligono meno 4 retti, quella degli angoli del dodecagono sarà 2x12—4nr20 angoli retti. Ogni angolo adunque del dodecagono regolare sarà90/i9~l +s/a angoli retti, cioè 90°+60°= 150*.
      D0DECANDRIA (Bodecandria) (bot.).—Linneo diede questo nome all'xi classe del suo sistema che comprende le piante a fiori visibili, ermafroditi, provveduti da 12 a 19 stami (V. Sistema).
      DODECARCHIA (stor. ant.). — Dassi questo nome al regno di dodici re o principi che per quindici anni si divisero l'Egitto. Erodoto dice ch'essi furono eletti dagli Egizii, i quali non potevano vivere senza re. Secondo il racconto di questo storico, l'elezione segui immediatamente la morte dell'ultimo re. Diodoro all'incontro ammette un interregno di due anni, durante i quali l'anarchia essendo giunta al sommo, dodici potenti congiurati si spartirono il regno, accordandosi che ciascuno governerebbe il suo distretto collo stesso potere e con eguale autorità. Ma un oracolo prometteva il dominio a colui che primo avrebbe sacrificato a Vulcano in un vaso di bronzo. Un giorno, mentre, secondo l'uso, sacrificavano a questo dio, i sacerdoti loro presentarono coppe d'oro; ma il caso volle che il numero delle coppe fosse inferiore di uno al numero dei sacrificanti, onde Psammetico, che era l'ultimo, fece la sua libazione nell'elmo, ch'era di bronzo. Atterriti dal pronostico che trassero da questo avvenimento, gli altri re confinarono Psammetico nei paesi paludosi dell'Egitto, dove si rimase finché alcuni soldati Sa-mii e Carii essendo stati dalla tempesta gettati su quelle coste , egli si mise alla loro testa , marciò contro gli undici re, li sconfisse e regnò solo. 8i riferisce a questa dodecarchia la costruzione del celebre labirinto d'Egitto. Manetone non fa parola del regno di questi dodici principi, ma parla di nove re di Sais, di cui Psammetico sarebbe stato l'ultimo. Larcher fissa il principio di questa dodecarchia nell'anno 671 av. Cristo. È probabile che questi re fossero della casta dei guerrieri.
      D0DECATE0 (bot.). — Genere di piante della famiglia delle primulacee, che comprende tre o quattro specie dell'America settentrionale, e sono erbe a radice perenne, foglie radicali oblunghe, scapo allungato, fiori natanti a ombrella semplice, terminale. La specie più importante è il dodecatheon madia della Virginia, che coltivasi anche per ornamento.
      D0DICESIMALE SISTEMA (metrol. epoligr.). — È il sistema metrico che procede per dodici nella formazione dei moltipli, e divide l'unità in dodicesimi per i sottomoltipli. —11 numero dodici è, del resto, quasi cabalistico nella storia e nelle scienze. Gli antichi Etruschi dividevano lo Stato in 12 lucomonie; i Romani ereditarono da loro i 12 littori, che divennero poi 24. — Gli stessi Romani ebbero le dodici tavole della legge. 1 Germani ebbero le 12 fare come base del loro esercito. La libbra era divisa in 12 onde, il soldo in 12 denari, ecc.
      DODICI TAVOLE (stor. dir. rom.). — Gli scrittori romani parlano delle XII Tavole sotto varii nomi, e le chiamano Leggi decemciralit Leggi delle Xll
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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