Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DOEGLICO ACIDO - DOGANEfilologia sotto Thiersch e nel 1811 andò ad Eidel-berga, ove studiò sotto Creuzer, Yoss e Fries, e nel 1812 finalmente passò all'Università d'Erlangen, ove si addottorò in filosofia col primo suo scritto intitolato : Speciem nova editionis tragoediarum So-phoclearum. Se non che ei non credevasi peranche bastantemente istruito e trasferissi nel 1814 a Berlino, ove assistè ai corsi di Wolf, Boeckhs e Butt-mann^ e strinse conoscenza con una plejade di giovani filoioghi, Passow, Gottling, Zumpt, Gerhard, Abeken, Wernicke e Meier. L'anno seguente andò professore all'Accademia di Berna, nella quale rimase fino al 1819, e dopo aver pubblicate conBremi le Philologi8che Beitràge aus der Schtoetz, fu chiamato in qualità di rettore e di secondo professore» all'Università d'Erlangen. Egli occupò per oltre qua-rant'anni in quell'Università i posti di primo professore di filologia, di direttore del seminario filologico e programmatorio dell'Università, pubblicando in pari tempo opere assai dotte che hanno reso illustre il suo nome cosi in Allemagna come all'estero. Dopo aver pubblicato nel 1825, unitamente a Lodovico Heller, l'Edipo a Colono di Sofocle, si diede tutto alla filologia latina e pubblicò fin dal 1826 il primo volume de' suoi Sinonimi latin*. 11 risultato delle sue indagini contenuto in questa vasta opera fu poi da lui pubblicato in compendio nel suo Handbuch der lateinischen Synonymik, cui tenne dietro nel 1841 un Handbuch der lateinischen Ety-mologie. Questi studii avevano tratto naturalmente l'autore ad occuparsi anche dell'etimologia della lingua greca, e il frutto di questi lavori fu il suo vasto e copioso Homerische Glossarium (Erlangen, voi. i, 1850, voi. li, 1853, e voi. hi, 1858). Nonostante alcune pecche, questo glossario ha il merito di spiegare un gran numero di vocaboli oscuri, specialmente epiteti. Degli scrittori romani, Tacito ed Orazio in ispecie vanno debitori all'acume ed alla dottrina di Doederlein, dacché, oltre molti articoli critici ed esegetici sopra amendue questi scrittori, pubblicati nei giornali, programmi, ecc., e raccolti poi nei Beden und Aufsàtzen (ivi 1848 e 1847, in 2 voi.) e nelle Oeffentlichen Beden ecc. (ivi 1860), ei pubblicò tutte le Opera di Tacito in due volumi con un commentario (Halla 1847) e la Germania in ispecie con traduzione tedesca (Erlangen 1850), e di Orazio mandò in luce in latino e tedesco le Epistola (ivi 1856) e le Satira (ivi 1860) con un copioso commento. Oltre di ciò ei pubblicò una Deutsche Mustersammlung fUr die lat. Schulen und Gymnasien in Baiem (Monaco 1840, 2 voi.) ed un Vocabularium fiirden lat. Elementarunterricht (Erlangen 1852). Citeremo per ultimo le orazioni, notevoli per pienezza e chiarezza di pensieri del pari the per forza e bellezza d'espressione, che Doederlein recitò in varie occasioni, parte come rettore nelle solennità scolastiche, e parte come professore d'eloquenza per incarico del Senato accademico, orazioni pubblicate nelle due suddette raccolte Beden und Aufsàtze ed Oeffentlichen Beden.
      Vedi Mdnner der Zeit (Lipsia 1862).
      DOEGLICO ACIDO (chim.). — Fornito dall'olio della balena rostrata, detta doegling nelle isole Feròe.
      D0ELL Federico Guglielmo (biogr.). — Scultore tedesco, nato nel 1750 ad Hildburgausen in Sassonia,
      morto a Gotha il 30 marzo 1816, studiò sotto la protezione del duca Ernesto di Gotha, in Parigi, e a Roma, ove conobbe Winckelmann, che lo stimò. Reduce in Germania, fu nominato ispettore di belle arti e della galleria delle antichità, e direttore di una scuola d'artisti. Oltre il monumento a Winckelmann nel Panteon di Roma, sono notevoli i suoi bassirilievi nell'Ippodromo di Dessau, un gran gruppo rappresentante la Fede, la Speranza e la Carità nella cattedrale di Luneborgo, il monumento di Leibnitz in Annover, e quello di Keplero a Ratisbona.
      D0ERFEL Giorgio Samuele (biogr.). —- Era pastore luterano a Plauen in Sassonia, e dilettandosi di fare osservazioni astronomiche, tenne dietro accuratamente alla famosa cometa del 1680. Avendo riconosciuto che il suo moto poteva essere rappresentato da una parabola di cui il Sole occupava il fuoco, egli accennò la stessa opinione per le comete in generale. Pubblicò, nel 1681, cioè un anno prima dei Principii di Newton, un'opera intitolata Osservazioni astronomiche della grande cometa degli ami 1680 e 1681, con alcune importanti quistioni, e specialmente una correzione della teoria dette comete d'Evelio. Quest'opera fu per lungo tempo sì rara e poco nota, che l'Accademia di Berlino, nella sua Storia dell'anno 1745, pubblicò come una scoperta l'anteriorità di Doerfel su Newton per l'applicazione della teoria della parabola a determinare le orbite delle comete. Per ben conoscere quale importanza abbia il lavoro del Doerfel, leggasi quanto scrive Bailly nella Storia delVastronomia moderna.
      D0ERING Giorgio Cristiano Guglielmo Aimo (biogr.). — Fecondo e rinomato novelliere tedesco, nato 1*11 dicembre 1789 a Cassel, morto il 15 ottobre 1833 a Francfort sul Meno, studiò a Gottinga, e rimpatriatosi prese a scrivere pel teatro, indi fece parte dell'orchestra di Francfort, e diedesi a scrivere da ultimo nella gazzetta politica di questa città. Dopo aver viaggiato in Svizzera e in Italia, fu istruttore a Bonn del principe Alessandro di Sayn «Wittgenstein, ed insegnò per ultimo privatamente a Francfort, ove morì. Doering fu novellatore fecondo, arguto, elegante, ma poco inventivo. Dei suoi scritti numerosi meritano special menzione le Phantasie-gemàlde in serie annuali dal 1822 al 1833. Der Hirtenhrieg (Francfort 1830, 3 voi.) ; NoveUen (ivi 1831, 4 voi.); Das Opfer von Ostrolenka oderdie Familie Koleslco (ivi 1832, 3 voi.); Roland von Bremen (ivi 1832). De'suoi lavori drammatici furono accolti favorevolmente Cervantes e la commedia Gellert. Come scrittore di opere somministrò il libretto al Berggeist di Spohr ed alla Bduber-braut di Ries.
      DOGANE (econ. poi. e stor.). — Parola derivata forse dai diritti di dohana, esistenti in Italia fin dal tempo dei Normanni, o da un dazio imposto primitivamente dai dogi di Venezia, colla quale s'indica l'amministrazione incaricata di percepire i tributi che si pagano all'entrata ed all'uscita delle merci. Si adopera pure lo stesso vocabolo per significare i dazii medesimi che sono pagati, ed i locali dove l'amministrazione suddetta ha la sua sede ed i suoi agenti.
      Nulla di più naturale che lo stabilire sul eoa.
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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