Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DOGGERBANK — DOGLIOfavorevole. Questi dovevano appartenere esclusivamente alle famiglie popolane e alla fazione ghibellina, e si facevano o deponevano per acclamazione nelle assemblee popolari. Negli atti pubblici si davano al doge i titoli di magnifico, d'illustre, ecc., ma parlandogli gli si diceva soltanto messere. Fra i dogi perpetui furono principalmente notevoli i Iregosi e gli Adorni (V.). Nel 1528 Andrea Doria (V.), lasciato il servizio della Francia per quello dell'imperatore, cacciò i Francesi che occupavano Genova, e vi si occupò della riforma del governo. Egli convocò i principali abitanti della città, che si riunirono in numero di 1500 nella gran sala del palazzo; si nominarono dodici commissarii per presentare un progetto di riforma, il quale dopo lunghe discussioni fu adottato dal popolo. Esso consisteva principalmente nell'elezione di un doge ogni due anni, cui potrebbero aspirare egualmente le famiglie guelfe e ghibelline: ma il governo, di democratico ch'era prima, divenne aristocratico, i novelli dogi dovendo essere «celti esclusivamente fra i nobili. Il governo democratico dei dogi perpetui aveva dato origine a dissensioni fra il popolo <• la nobiltà, il governo aristocratico dei dogi biennali produsse il medesimo effetto fra le varie famiglie nobili, e Genova non fu più tranquilla di prima.
      Nel 168f>, a termini di un trattato sottoscritto a Versailles, il doge di Genova F. Maria Imperiale-Lercaro fu costretto di lasciare il palazzo ducale, da cui niun doge poteva uscire durante il suo ufficio, per irsene a presentare umilmente a Luigi XIV le scuse della sua Repubblica. Interrogato che cosa trovasse di più sorprendente a Versailles, rispose argutamente: « il vedermi in questo luogo ».
      Questa forma di governo cessò a Genova come a Venezia nel 1797 (V. Genova).
      DOGGERBANK (;geogr.). — Estesissimo banco di sabbia nel mare del Nord, situato tra la costa orientale dell'Inghilterra e l'occidentale dell'Olanda. La parte occidentale del Doggerbank è a circa 53 chilometri di mare dal capo di Flamborougb, nella divisione orientale del Yorkshire, donde il banco stendesi quasi nella direzione di E. N. E. fino a venti leghe dalla costa del Jutland. In alcuni luoghi il banco è della larghezza di 89 chilom., ma si ristringe verso levante e termina quasi in punta. La parte meno profonda è la più vicina alla costa inglese, dove ha 5 metri e Va d'acqua, sicché non presenta nè pericolo, nè difficoltà ai naviganti; in altre parti la superficie s'inalza generalmente verso il centro, ed in alcuni luoghi la profondità dell'acqua è persino di 16 metri. Il Doggerbank è conosciutissimo come stazione per la pesca del merluzzo, ed è molto frequentato da pescatori inglesi e olandesi. È pure noto nella storia come teatro di ostinata battaglia navale, seguita nella state dell'anno 1781 tra le flotte inglese e olandese comandate dai rispettivi ammiragli Parker e Zoutman. Il misero stato cui furono ridotte le navi cosi dell'una come dell'altra armata pose fine alla battaglia, non restando ad alcuna delle parti il vanto della vittoria.
      D06LIANI (geogr.). — Comune nella provincia di Cuneo, circondario di Mondovi, con 4914 abitanti, sulla manca del torrente Rea,
      DOGLIO (lat. Doltum, gr. ufo*) (aroheoi.). - Va» cilindrico degli antichi, per lo più di terra, almeno da principio, somigliante un po' ai nostri barili e caratelli, destinato principalmente al vino nuovo, affinchè vi fermentasse dentro. Fino ai tempi di Plinio non eravi nè in Grecia uè in Roma alcuno di vasi siffatti in legno, e solo più tardi cominciarono ad essere in uso, venendo commessi a forza di cerchi. Palladio fa cenno (x, 11) di dogli contenenti perfino duecento congii, ch'equivalgono al-l'incirca a sei ettolitri, ed è quasi incredibile che di tanta capacità fossero di terra. La forma più comunemente adottata per i medesimi era lunga e di piccolo diametro, e appena fabbricati venivano coperti di pece e sottoposti a preparazione ulteriore, dopo di che empievansi di vino, ma non fino all'orifizio del cocchiume, e collocavansi in apposita stanza o cantina, che appunto per ciò cella vinaria si addimandava. ed era abbastanza superiore al piano terreno per aver finestre. I dogli nella medesima o stavano ritti sul pavimento, o vi erano infìtti, ed in questo caso dieevansi demorsi, depressi o defossi {doiiersa, depressa, de fossa). 11 vino che non pote\;i conservarsi buono per lungo tempo veniva consumato a poco a poco nei dogli stessi; ma quello ch< col volger del tempo diventava migliore si travasava nelle giare od anfore (amphora). Anche le cupa o cuppàI e le serùe erano presso i Romani botti, botticelii, bottacci, somiglianti ai dogli e costrutti per lo stesso uso.
      Vedi Becker, Gallus (il, 166, ecc.).
      DOGLIO (Dolium) (eool.). — Genere di molluschi dell'ordine de' sifonobranchi e della famiglia degliFig. 2167. - Conchiglia del dolium galea e animale denudato, minori del vero.
      enlomostomx di Blainville, i cui caratteri sono I seguenti : animale generalmente simile a quello della porpora (V. Porpora [eool]); conchiglia dilicata quasi globulare, Yentricosa, solcata trasversalmente ;
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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