Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DON (TERRITORIO DEI COSACCHI DEL)
      paese libero che riconosce per capo il sovrano della Russia, ma non è ridotto alla condizione di provincia od ordinato a governo come altre parti dell'impero. Giace tra i 47° e i 54° di lat. N., e i 53° e 65» di long. E.; e confina al N. coi governi di Yoronesh e di Saratof, all'È, con Astrakhan, al S. E. col governo della Caucasia, al S. 0. col mare d'Azof e colle steppe Nogay nella Tauride, e all'O coi governi di Eka-terinoslaf e dell'Ukrania. Occupa un'area di circa 195,282 chilom. quadr. Il carattere generale del paese è quello di una pianura, in molte parti consistente solo in steppe, massime nei distretti del S. E. che confinano col Sai e col Manitsh. L'interno è totalmente piano, ma nella parte settentrionale e lungo le sponde del Don sono leggere elevazioni, e le parti del S. E. confinanti col lago Bolskoi sono attraversate da basse diramazioni delle montagne caucasee. Il resto del paese, tranne le parti immediatamente adjacenti alle sponde dei maggiori fiumi, è un'ampia steppa che contiene gran copia di pin-guissimi pascoli frammisti a tratti di arena e a lente correnti. In tutto il territorio non s'incontra una sola foresta, e fin le macchie sono assai rade. Più atti alla coltura d'assai sono i distretti settentrionali, e ai pascoli i meridionali, dove il suolo è salino e sabbioso. Le steppe sono piene di bassi mon-ticelli di terra artifiziali e di tumuli antichi, in alcuni luoghi cosi numerosi da far congetturare che siano vestigii di qualche gran razza estinta, probabilmente d'origine mongolica, come pare che si ricavi dalle fattezze e dalla peculiare acconciatura del capo delle rozze immagini di pietra che sopra alcuni di essi si vedono erette. Molte di queste tombe sono state aperte, e vi si trovarono vasi d'oro e d'argento, anelli, fibbie, ecc.
      Fiume principale è il Don, che entrandovi da ponente lo attraversa fino a levante, e quindi piegando a un tratto, scorre pei distretti orientali e meridionali infino al mare d'Azof. 11 lago più grande è il Bolskoi, dopo il quale vengono quelli di Nowoe e Staroe-Osero, che d'estate si coprono d'un incrostamento di sale della spessezza di circa 5 centimetri. Dolce e non insalubre n'è il clima, precoce la primavera, e nella lunga state la terra è rinfrescata da pioggie frequenti. L'autunno è talvolta umido e nebbioso, e crudo e pieno di temporali il verno, quantunque non accompagnato da molta neve. I Cosacchi del Don sono principalmente dediti all'agricoltura, alla coltivazione della vite, alla pastorizia e alla pesca. Il commercio e le arti meccaniche non si coltivano se non nelle due città principali, Tsherkask Nuova e Tsherkask Vecchia, e negli star nitti o villaggi più grossi. Il territorio dei Cosacchi si divide in sette notcialstoe o provincie, cioè : 1° Ak-sai, sul Don, in cui sono le due città sovra menzionate ; 2° primo distretto del Don ; 3° secondo distretto del Don ; 4° Medwediesza ; 5° Koperskye ; 6° Donecsz-kaya ; 7° Minsk ; le quali tutte posseggono varii grossi villaggi. La gran massa della popolazione consiste in Cosacchi e in Russi della Piccola Russia, a cui sono frammisti alcuni Russi della Grande, Tartari Nogay, Zingari, Armeni e Greci. La parte calmucca forma un popolo nomade. Secondo i calcoli più cornimi la popolazione ascenderebbe ad oltre 600,000 abitanti. Questo territorio, che è più esteso dall'areaintiera degli Stati austriaci nell'Allemagna, contiene due sole città o borghi e 120 stanitzi o villaggi. Questi, molti dei quali hanno mercati, sono sempre situati sulle sponde dei fiumi e constano da cinquanta a trecento case, ben costrutte, pulite e convenientemente disposte, con una o più chiese in pietra o in legno. Alcuni somigliano a borghi, e sono circon-; dati di muro e di fosso. I Cosacchi stanziatisi in questo paese dopo il 1569 sono veri Russi della Russia Piccola e parlano russo puro, misto di un po' di dialetto provinciale. Sono ospitali ed allegri, ma guai se mossi ad ira ; e quantunque abbiano per legittima la preda a danno del nemico in guerra, non sanno quasi che sia ladroneccio. Il loro modo di vivere è generalmente semplice e frugale, e il godimento della libertà ha dato loro un'indipendenza d'animo, che nella scala sociale li pone molto al di sopra del servo russo. I loro starcini o nobili sono generalmente ben educati. Gli stabilimenti loro d'istruzione pubblica sono sotto la giurisdizione dell' Università di Kharkof. Quanto alle cose ecclesiastiche, questo territorio dipendeva anticamente dalla - diocesi di Yoronesh, ma coll'ukase del mese di maggio 1829 si stabilì espressamente l'eparcato della Nuova Tsherkask, che nel 1830 conteneva trecentosessantanove chiese, di cui cinque cattedrali, oltre a tre monasteri e un convento. I più degli abitanti sono della Chiesa russo-greca; i Calmucchi sono lamaisti, ed i Nogay ed altri Tartari sono maomettani. I Cosacchi sono esenti da tributi, ma soggetti a servizio militare, e tenuti a vestirsi, armarsi ed equipaggiarsi a proprie spese ; il Governo però dà loro una paga e li mantiene quando sono in servizio attivo. Quasi tutti sono esperti nel trar d'arco, comecché non l'usino in guerra, e l'arma loro principale sia la lanci a. Yivono sotto un governo militar e al tutto distinto dal governo d'ogni altra provincia russa, alla cui testa è un voiskovoi-attaman, ossia capitano generale. Ma siccome questo grado è ora conferito al principe ereditario di Russia, le sue funzioni sono esercitate da un nakazmi o vice-attaman. Così pure ogni villaggio ha il suo attaman locale eletto dagli stessi abitanti. Hanno un supremo Consiglio di Stato, detto la cancelleria del voiskofnya o capitanato, che presiede agli affari civili e militari del territorio. L'attaman, o chi ne fa le veci, n'è il presidente, ed è assistito da due consiglieri a vita e da quattro altri eletti dalla popolazione ogni tre anni. Le spese dell'amministrazione, inchiuso lo stipendio del vice-attaman, salirono nel 1832 a circa 650,000 lire nostrali.
      I Cosacchi sono divisi in pólk o reggimenti, e sono " tenuti ad aver sempre pronti pel servizio dell'imperatore 25,000 uomini a cavallo, che sono annoverati fra i Cosacchi regolari. Dall'età di quindici a cinquantanni ogni Cosacco è soldato, e in caso di necessità tutti i maschi capaci di servire sono obbligati a prendere le armi. I Calmucchi sono governati dalle stesse leggi e soggetti alla stessa autorità, e devono servire coi loro compaesani Cosacchi, fra i quali per altro sono assai disprezzati. Yivono essi sotto tende di pelli, menano vita errante e sono esclusivamente occupati ad allevare bestiame, pecore, camelli, e specialmente cavalli che forniscono alla cavalleria leggera russa. I Cosacchi hanno gran cura del vestire,
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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