Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DONATI FORESE — DONATI SEBASTIANOadunato il popolo in piazza, s'avviarono alla casa del reo per arrestarlo. Corso, che aspettava i soccorsi dei Lucchesi, afforzata la propria dimora con barricate, coraggiosamente si difendeva, ajutato da alcuni amici e aderenti col seguito loro. Ma scemandogli il numero dei combattenti, e perduta ogni speranza di Uguccione, il quale, inteso per via che il genero era combattuto da numerosa gente, s'era tornato indietro, si fuggì alla campagna. Con tutto ciò non potè riuscire a salvamento; perchè inseguito e raggiunto a poca distanza dalla città, fu ucciso dai suoi persecutori, onde vennero poi distrutte le sue case, e cacciati in bando i suoi congiunti e seguaci.
Carlo Marenco, da Ceva, ha fatto di Corso Donati il soggetto di una sua tragedia, lodata per forza di concetti e per bellezza non comune di stile.
DONATI Forese (biogr.). — Poeta fiorentino, visse verso il secolo xm. Le sue opere sono rimaste inedite, e la sua vita è pressoché ignota, tranneché rilevasi da alcuni de' suoi sonetti manoscritti ch'egli era nemico di Dante. Il solo diritto di Donati alla ricordanza della posterità si è d'essere stato in Italia uno dei creatori della volgar poesia.
DONATI Giovanni Battista (biogr.). — Astronomo di chiara fama, nato in Pisa il 16 dicembre 1826; morì in Firenze il 19 settembre 1873. Studiato e laureatosi nella patria Università, fu accetto singolarmente a Ottaviano Mussotti, il quale lo affezionò alle discipline astronomiche di preferenza, onde ne colse, coll'utile della scienza, bella fama per sé. Passato a Firenze, sotto G. B. Amici, direttore dell'Osservatorio del Museo, compiè la sua scientifica educazione. Distintosi per tempo per osservazioni di merito incontestato, nell'agosto 1852, fu aggregato, con decreto granducale, a quello stesso Osservatorio, e nell'ottobre 1854 nominato astronomo ajuto, poi nel settembre 1858 astronomo aggiunto. Dal Governo provvisorio della Toscana, il 22 dicembre 1859, fu nominato professore di astronomia nell'Istituto superiore di perfezionamento di Firenze, e nell'aprile 1864, quando morì l'Amici, egli divenne successore al proprio maestro, nel quale ufficio lo colse la morte immatura. Nutrito a forte e vigoroso studio, d'ingegno sottile ed eminente, è stato nella scienza un restauratore delle verità più importanti, come il fondatore di vigorose teorie, che oggi hanno tanto contribuito al progresso dell'astronomia. Molto nella breve vita ha fatto e molto scritto, ma le più celebri scritture sue sono : Intorno alle strie degli spettri stellari, pubblicate nel 1860 e nel 1862 nel Nuovo Cimento e negli Annali del Museo di fisica e storia naturale (Firenze 1864 e 1866), in forza dei quali con felice ritrovato applicò la spettroscopia alla soluzione dei più ardui problemi celesti : scienza nuova codesta, creata di sana pianta dal Donati, che in questi pochissimi anni l'ha resa capace di risolvere importanti ed innumerevoli questioni di astronomia fisica, ed ha disteso di già le ali su tutta l'ampiezza del cielo. Nell'agosto 1866 pubblicò la Memoria postuma di 0. Mussotti, sulla Determinazione delle orbite de corpi celesti per mezzo di tre osservazioni, in cui espose con processo semplice e leggiadro le formole del maestro suo, relative aquello intrigatÌ8simo argomento, ed in cui appare conoscitore profondo delle più eminenti teorie della meccanica celeste. Il nuovo Osservatorio sui colli di Arcetri a Firenze è tutto creazione di lui, sebbene ajutato da altri colleghi. I belli e delicati stromenti che vi fanno bella mostra, come la grande Macchina parallatica con l'obbiettivo di dieci pollici e mezzo di apertura, il Cronografo di Eipp% lo Strumento dei passaggi di Repsold, YAltazimutlk Erteli, la piccola parallatica costruita a Firenze come la grande nella officina Galileo nel 1869, destinata per la prima volta ad osservare in Sicilia l'eclisse del sole del 22 dicembre 1870, debbonsi alla sua cura per fornirne l'Osservatorio ; egli stesso assistendo con continua presenza alla fabbricazione degli stessi. Così il potentissimo spettroscopio & 25 prismi, immaginato da esso, e costruito sotto i suoi occhi, mandato all'Esposizione di Vienna, e col quale fece nel 1872 stupende osservazioni in parte pubblicate nella quarta dispensa delle Memorie della Società degli spettroscopisti italiani D'altri stromenti e scritti minori tralasciamo, tanto più che non potremmo che dare un magro elenco. Sicuro e vigoroso calcolatore, nel breve periodo di quattro ore e non più l'avresti veduto determinare l'orbita di un corpo celeste, cosa da non credersi se non fosse stata eseguita di continuo sotto gli occhi
di stupefatti scienziati; ed è tutto quello che umanamente può farsi, per lo enorme lavorio occorrente a risolvere l'intricata questione. Fu poi onesto scienziato, quanto onesto uomo, e la sua perdita immatura è veramente irreparabile. — Allorché fu inaugurato l'Osservatorio d'Arcetri col concorso dei più illustri scienziati, per una caduta nell'atto di salire in carrozza, fu impedito di assistere alla solennità e di spiegare i tesori della propria scienza al cospetto di tante celebrità. Nell'anno 1873 si era recato a gran malincuore a Vienna all'Esposizione mondiale, ma nel ritorno, partito con qualche indisposizione intestinale, in trentasei ore di non interrotto viaggio giunto a Padova, e cibatovisi malamente, a Bologna fu colto da dissenteria, che al giungere a Firenze non tardò a caratterizzarsi per cholera, quando le cure della scienza pur troppo erano rese inutili. Onde spirò a dodici ore e mezzo meridiane. Fatto veramente deplorevole per la perdita dell'uomo illustre, e pel giusto allarme per la pubblica salute in quella stagione fra i serpeggiamenti del cholera in Italia, che costrinsero il Municipio fiorentino a non dover rendere i dovuti onori alla salma dell'estinto, mentre dovette provvedere che fosse ermeticamente chiusa in due casse, isolando completamente il tutto, e quanti avevano assistito alla malattia.
Resta ad avvertire che, inaugurato appena l'Osservatorio, intraprese nel 1873 la pubblicazione delle Memorie dell Osservatorio d'Arcetri, che ora continueranno a comparire, ma senza più l'opera dell'eminente scienziato. L'Uzielli aggiunse alla biografia dell'illustre scienziato l'elenco degli scritti editi dal Donati, che assommano a novanta, in italiano, francese, inglese e tedesco.
DONATI Sebastiano (biogr.). — Abate lucchese, visse nel secolo xvni e compose un Novus Thesaurus Veterum Inscriptionum, che serve di supplemento
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