Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DONNAcompositore distinto, che dall'arrivo di Donizetti a Bergamo non aveva cessato di largirgli le core più affettuose. Donizetti toccava la cinquantina quando mori, e l'intiera città di Bergamo assistè a' suoi funerali, celebrati con grande solennità nella cattedrale, ove fu cantata la messa funebre del suo maestro Simone Mayer. La patria gli eresse un monumento, opera insigne dello scultor Vela.
Donizetti aveva alta statura, nobili e schiette sembianze. Dolce, manieroso, servizievole, di spirito colto, ei procacciavasi tostamente tutte le simpatie, dovute, del resto, al suo carattere e al suo talento. Ei venerava profondamente la memoria del padre suo, di cui conservava piamente alcuni pegni di affetto, e largiva, non solamente consigli, ma sussidii ben anco a giovani musicanti. Ei cantava con gusto, ed occupossi in modo speciale del meccanismo della voce umana, intorno alla quale compose una relazione indirizzata all'Istituto di Francia. Oltre di ciò ei suonava perfettamente il piano-forte, era lettore eccellente ed accompagnava con rara maestria. Stretto o no dal tempo, componeva sempre con la medesima rapidità scrivendo senza arrestarsi, ed impiegando ad istrumentare uno spartito il tempo che avrebbe adoperato un copista a trascriverlo; il più delle volte la sua opera era intierar-mente terminata senza che l'avesse provata al piano-forte, e non rivedeva le sue composizioni che per soddisfare le esigenze dei cantanti.
La carriera musicale di Donizetti, si breve e si brillante, può dividersi in quattro stadii distinti. Nel primo, dal 1818 al 1830, ei tolse a modello Rossini, di cui riprodusse le forme con gran maestria e grazia incantevole. Nel secondo i trionfi di Bellini gli turbarono i sonni, e, più abile e vigoroso, ma meno originale di questo maestro, ei compose Anna Bolena. Maturato dall'esperienza e in tutta la forza e pienezza dell'età e dell'ingegno, ei si sottrasse a tutte le impressioni esterne e compose Lucia di Lammermoor, che segna il terzo e più glorioso stadio della sua vita artistica. Finalmente, cedendo alle esigenze della scena lirica francese, ei modificò la sua maniera conservando tuttavolta nelle sue opere lo stile melodico della scuola italiana.
Fu spesso rimproverato a Donizetti l'abuso di una facilità cui fu attribuita la negligenza che incontrasi nelle sue opere accanto ai lampi del genio. Ma con un'organizzazione come la sua, e impaziente qual era di vivere e di produrre, poteva egli rassegnai-si ad aspettare nell'ombra e nel silenzio l'ora dell'ispirazione? Più di 60 opere sono uscite dalla sua penna, molte delle quali note appena oggigiorno; ma i titoli di molte altre sono divenuti popolari e giungeranno , alla posterità. Quantunque Parigina, Marino Fa-! liero, Lucrezia Borgia e i Martiri contengano un ' gran numero di pezzi mirabili, sembraci che Anna I Bolena, Lucia di Lammermoor e la Favorita nel genere serio, VElisir d'amore e Don Pasquale nel buffo, riassumano le qualità principali di Donizetti. Neil' istoria dell'arte lo si vuol collocare immediatamente dopo Rossini, di cui fu il discepolo più distinto.
Ecco, per ordine cronologico, il catalogo delle opere di Donizetti : Enrico di Borgogna, a Venezia (1818) ; Il Falegname di Livonia, nella stessa città (18191: Le nozze in villa, a Mantova 0820); Zo-
raidedi Granata, a Roma (1822); La Zingara, a Napoli (id.); La lettera anonima (id.); Chiara e Serafino o 1 pirati, a Milano (id.) ; Il fortunato inganno (1823); Aristea (id.) ; Alfredo il Grande (id.); Una follia, a Venezia (id.); Vajo neWimbarazzo, a Roma (1824) ; Emilia all'eremitaggio di Liverpool, a Napoli (id.); Alahor in Granata, a Palermo (1826); Il castello degl'invalidi (id.) : EI vida, a Napoli (id.) ; Olivo e Pasquale, a Roma (1827); Il Borgomastro di Saardam, a Napoli (id.); Le convenienze teatrali (id.); Otto mesi ** due ore (id.); L'esule di Roma, a Napoli (1828); La regina di Golconda, a Genova (id.) ; Gianni di Calais, & Napoli (id.) ; Il giovedì grasso (id.) ; Il Paria, & Napoli (1829); Il castello di Kenilwortk (id.);JJ diluvio universale, oratorio, a Napoli (1830); I pazzi per progetto (id.) ; Francesca di Foix (id.); Imelda de' Lambertazzi (id.); La romanziera (id.); Anna Bolena, a Milano (id.); Fausto, a Napoli (id.) ; Ugo, conte di Parigi, a Milano (1832); L'elisir d'amore (id.) ; Sancia di Castiglia, a Napoli (id.) ; Il Furioso all'isola di San Domingo, a Roma (1833); Parisina, a Firenze (id.); Torquato Tazze, a Roma (id.); Lucrezia Borgia, a Milano (id.); Rosmunda d1 Inghilterra, a Firenze (1834), la quale ricomparve poi sotto il titolo di Eleonora di Gu-ienna; Maria Stuarda, a Napoli (id.), data di poi sotto il titolo di Bondelmonte; Gemma di Vergy, a Milano (id.); Marino Faliero, a Parigi (1835); Lucia di Lammermoor, a Napoli (id.) ; Belisario, a Venezia (1836); Il campanello di notte, a Napoli (id.); Betly (id.); L'assedio di Calai» (id.); Pia de' Tolomei, a Venezia (1837); Roberto Devreux, a Napoli (id.) ; Maria di Rudenz, a Venezia (1838) ; Gianni di Parigi, a Milano (1839); La figlia del Reggimento, a Parigi (1840); 1 Martiri (id.) ; La Favorita (id.) ; Adelia o La figlia del?arciere, a Roma (1841); Maria Padilla, a Milano (id.); Linda di Chamounix, a Vienna (1842) ; Don Pasquale, % Parigi (1843); Maria di Rohan, a Vienna (id.); Don Sebastiano di Portogallo, a Parigi (id.); Caterina Cornaro, a Napoli (1844); Gabriella di Vergff (id.); Il Duca d'Alba (inedito); Elisabetta, opera postuma, rappresentata a Parigi nel 1853 al Teatro lirico.
Oltre alle opere drammatiche che siamo venuti enumerando, Donizetti ha composto messe, fra le quali una funebre, vespri, salmi, un misererei molti altri pezzi di musica religiosa; varii pezzi di canto pubblicati sotto i titoli di arie e duetti; Le notti estive a Posilippo ; Le serate di Parigi; una cantata intitolata La morte d'Ugolino ; suonate e variazioni per piano-forte; dodici quartetti per istro-menti a corde; finalmente introduzioni per orchestra e per musica militare.
Vedi : A. De Lafage, Notiee sur Donizetti — Scudo, Donizetti et fècole italienne depuis Rossini
D0NHA («
I due sessi, che la mano di Dio ha creati, debbo») concorrere a formare un solo tutto armonico; ma per effetto delle passioni umane la forza deUnno è divenuta opprimente, seduttrice la beli»"'" del-
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Donizetti Bergamo Bergamo Simone Mayer Vela Istituto Francia Donizetti Rossini Bellini Anna Bolena Lucia Lammermoor Donizetti Parigina Marino Fa- Lucrezia Borgia Martiri Anna I Bolena Lucia Lammermoor Favorita VElisir Don Pasquale Donizetti Rossini Donizetti Enrico Borgogna Venezia Il Falegname Livonia Mantova Granata Roma La Zingara Napoli Chiara Serafino Milano Aristea Alfredo Venezia Vajo Wimbarazzo Roma Emilia Liverpool Napoli Alahor Granata Palermo Napoli Olivo Pasquale Roma Il Borgomastro Saardam Napoli Otto Roma Napoli Golconda Genova Gianni Calais Napoli Il Paria Napoli Kenilwortk Napoli Francesca Foix Imelda Lambertazzi Anna Bolena Milano Fausto Napoli Ugo Parigi Milano Sancia Castiglia Napoli Il Furioso San Domingo Roma Parisina Firenze Torquato Tazze Roma Lucrezia Borgia Milano Rosmunda Inghilterra Firenze Eleonora Gu-ienna Maria Stuarda Napoli Bondelmonte Gemma Vergy Milano Marino Faliero Parigi Lucia Lammermoor Napoli Belisario Venezia Napoli Betly Calai Pia Tolomei Venezia Roberto Devreux Napoli Maria Rudenz Venezia Gianni Parigi Milano Reggimento Parigi Martiri La Favorita Adelia Roma Maria Padilla Milano Linda Chamounix Vienna Don Pasquale Parigi Maria Rohan Vienna Don Sebastiano Portogallo Parigi Caterina Cornaro Napoli Gabriella Vergff Il Duca Alba Elisabetta Parigi Teatro Donizetti Posilippo Parigi Ugolino De Lafage Notiee Donizetti Donizetti Rossini Dio Unno Donizetti Dolce
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