Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DORKING 0 PARKING - DORONICO 947
di Dario I Istaspe, nel 520 av. C., la città fu presa e fortificata dai Persiani, e sulla vasta pianura or mentovata Serse I, continuatore delle paterne imprese contro la Grecia, fece, nel 481 av. Cr., la grande rivista del suo poderoso e innumerevole esercito prima di muovere alla meditata conquista. Ai tempi di Livio, ossia circa cinque secoli più tardi, sembra che cotesta città sia stata ridotta alla condizione di un semplice forte (Herod., v, 98; vn, 25, 59, 105; Steph. B., s. v.; Liv., xxxi, 16; Plin. , iv, 18; Pomp. Mei., n, 2); ma il suo contado rimase qual fu, e chiamasi oggidì, non più di Do-risco, bensì la pianura di Romiqih.
DORKING o DÀRKING (geogr.)'. — Città d'Inghilterra, nel mezzo del Surrey, sulla sinistra riva della Mole, con 5419 abitanti.
DORMANT (arald.). —Dormente, nella rappresentazione araldica, e un animale giacente con la testa posata sulle zampe anteriori ; a differenza del cou-chant, in cui la testa è eretta.
DORMIENTE (marin.). — È una grossa piana che corre lungo il contorno intemo dei membri della nave, applicata ad amendue i bordi di essa per sostenere le estremità de bagli di ciascun ponte, del cassero, del casseretto e del castello di prua. Questi bagli, tagliati a coda di rondine, s'incassano in incastri praticati nelle rispettive dormienti.
Chiamasi pure dormiente la parte di una corda o di una manovra corrente, la quale sia fermata stabilmente ad un qualche luogo, come, ad esempio, ad un albero, ad un pennone, ad uno straglio, ecc., mentre l'altra sua estremità si ala o si lasca secondo l'occasione. La dormiente serve di punto di appoggio o di resistenza a ciascuna manovra, onde si dice la dormiente dei bracci, la dormiente delle mantiglie, ecc. In fine far dormiente in un tal sito, vuol dire che l'estremità di una fune è fissa e stabilmente annessa a quel sito.
DORMIENTI (leggenda dei sette). V. Sette dormienti (stor. eccl).
DORMITORIO (archit.). — Galleria o sala di molta estensione, dove sono disposti in una o più file i letti uniformi in cui dormono le persone conviventi in un collegio o in un ospizio qualunque, od anche dove giaciono gli ammalati. I dormitorii debbono essere disposti nei piani superiori dell'edifizio, bene aerati e di capacità proporzionata al numero dei letti che debbono contenere, acciò la troppa ristrettezza non corrompa l'aria respirabile, e produca soverchio calore nella state, o la troppa ampiezza non li renda freddi oltre misura nell'inverno. Gli accessi debbono essere comodi, le aperture convenevolmente disposte per non perdere spazio inutilmente lungo le pareti cui si addossano i letti; e queste vogliono essere prive di ogni ornamento in rilievo che potesse annidare insetti incomodi o dannosi.
Uno degl'inconvenienti dei dormitorii negli spedali è la facile vicinanza di un ammalato e di un morente: alla qual cosa in parte si provvide col-l'uso dei letti circondati da cortine ; ma il trasporto dei cadaveri lungo le sale farà sempre una sinistra impressione sugl'infermi. Perciò nei moderni spedali le sale da Ietto o dormitorii hanno un'uscita dietro ciascun letto, che si apre verso un corridojoparallelo alla sala; ogni letto poi è sopra carrucole che scorrono entro guide; e morendo un infermo si tira fuori dalla sala il letto col cadavere senza mostrarlo a tutti gli altri malati. Meglio ancora si provvide nei più moderni e perfetti ospedali, isolando in celle i malati.
DORNBIRN (geogr). — Città dell'Austria, nel N. 0. del Tirolo, non lungi dal lago^ di Costanza, sulla riva del Lossen, con 8486 abitanti.
DORNO (geogr.). — Comune nella provincia di Pavia, circondario di Mortara, con 4300 abitanti.
DORO (mitol.). — Antenato mitico dei Dorii, vuoisi fosse figlio di Élleno e della ninfa Orseide, fratello di Xuto e di Eolo (Apollod., i, 7, §3; Diod., iv, 60), ovvero figlio d'Apollo e di Ftia, e fratello di Lao-doco e Polipoite (Apollod., i, 7, § 6), mentre Servio (ad JEn., u, 27) lo chiama figlio di Nettuno.
D0R0GH (geogr). — Città d'Ungheria, con 8222 abitanti.
D0R0G0BUSH (geogr). — Città di Russia, nel governo di Smolensko, sulla sinistra riva del Dnieper, con 7865 abitanti.
D0R0NETI Giacomo (biogr). — Scrittore, nato verso il 1560, morto nel 1620, ha lasciato un dialogo pastorale e madrigali stampati nella raccolta di Gherardo Borgogni (Venezia 1599); ma egli è più noto per le sue imposture che per le sue opere. Nel 1601 pubblicò a Vicenza, sotto il nome del Tansillo, tre commedie intitolate : Il Sofista, il Cavallerizzo e il Finto. Lo Stigliani avvisò dallo stile e dalla maniera che queste commedie non potevano essere del Tansillo, ma non seppe a cui attribuirle, e solo circa due secoli dopo fu scoperta la frode. Crescimbeni ha mostrato che queste tre commedie non sono altro che il Filosofo, il Marescalco e l'Ipocrita di Pietro Aretino. Doroneti ne cambiò i titoli, i nomi de' personaggi, il principio dei prologhi, e ne soppresse alcuni passi licenziosi.
Vedi : Stigliani, Lettere — Fontanini, Biblioteca Italiana, con le note di Apostolo Zeno (voi. i, pag. 410).
DORONICO (Doronicum) (boi). — Genere di piante appartenente alla singenesia poligamia superflua del sistema linneano, alla famiglia delle composte, tribù delle senecionidee, sottotribù delle senecionee, divisione delle ensenecionee.
Questo genere comprende circa quindici specie, le quali sono erbe perenni, native le une d'Europa, le altre del Caucaso, per lo più subirsute, con rizoma strisciante o tuberoso; fusto semplice o ramoso; foglie alterne, le radicali picciuolate, le cau-line più o meno abbracciafusto ; capitoli sub-solitari, terminali, peduncolati ; fiori gialli. Talvolta le achene del raggio ritengono da una a tre setole del pappo. È principalmente osservabile la specie seguente:
Doronico del Caucaso (Doronicum caucasicum Marsh. Bieb., D. orientaleWi)\(\). — Pianta glabra, col colletto di peli sericei ; fusto semplice, monoce-falo; foglie crenato-dentate, le radicali picciuolate, cuoriformi, subrotonde, la cauline inferiori munite di picciuolo auricolato alla base e col lembo subcuoriforme, le somme cuoriformi-semiabbracciafusto ovate ; achene dei raggio affatto glabre. Questa specie nasce nei dintorni di Costantinopoli, nei luoghi selvosi e ombrosi del Caucaso ed in altre parti del-
t^iOOQLe
| |
Dario I Istaspe Persiani Serse I Grecia Livio Steph Liv Plin Pomp Do-risco Romiqih Inghilterra Surrey Mole Sette Ietto Austria Tirolo Costanza Lossen Pavia Mortara Dorii Orseide Xuto Eolo Apollod Diod Apollo Ftia Lao-doco Polipoite Apollod Servio Nettuno Ungheria Russia Smolensko Dnieper NETI Giacomo Gherardo Borgogni Venezia Vicenza Tansillo Il Sofista Cavallerizzo Finto Stigliani Tansillo Filosofo Marescalco Ipocrita Pietro Aretino Stigliani Lettere Biblioteca Italiana Apostolo Zeno Doronicum Europa Caucaso Caucaso Doronicum Marsh Costantinopoli Caucaso Herod Crescimbeni Fontanini Genere
|