Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DOROSMA — DOROTEOl'Asia, non che in Sicilia e nel regno di Napoli ; è perenne, come il doronicum cordatum di Linneo, ed
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Fig. 2177. — Doronicum caucasicum.
Parte superiore di un fusto fiorifero e foglie radicali (grandezza naturale). — A. Calatide spogliata dei fiori per far vedere (a) la forma del ricettacolo comune o clinanto, come pure le foglioline dell'involucro o periclinio (bb). — B. Uno dei fiori femminei liguliformi che costituiscono il raggio: a) ovario; bb) corolla; o) stilo. — C. Lo stesso fiore, dal quale si è tolta una porzione della corolla e dell'ovario (molto ingrandito) : a) ovulo ; b) porzione del tubo della corolla ; cc) stimmi. — D. Uno dei fiori regolari ermafroditi del disco (molto ingrandito) : «) ovario; b) pappo; c) tubo fatto dall'unione delle antere; d) appendici apicillari delle antere; e) sommità dello stilo; ff) stimmi. — E. Stami di un fiore ermafrodito (molto ingranditi) : a) filamento ; b) articolo an-terifero dello stesso; c) borsa dell'antera; d) appendice apicillare dell'antera.
opportuna per l'ornamento dei giardini ; fiorisce da marzo sino a maggio.
DOROSMA (geogr.). — Città dell'Ungheria centrale, piccola Cumania, con 9688 abitanti.
DOROTKA (santa) (biogr.). — Vergine cristiana, nata in Alessandria, viveva verso il 311. Confessò animosamente la fede di G. Cr.. ed oppose invincibil resistenza alle seduzioni di Massimiano I)aja, il quale attentava medesimamente al pudore ed alla religione della ben istruita ed avvenente donzella. Vi lia chi l'annovera fra le sante martiri ; ma Rufino narra ch'ella, per sottrarsi alle lusinghe dell'imperatore, di celato si fuggi dalla patria; mentre Eusebio sostiene ch'ella fu spogliata d'ogni suo avere e sbandeggiata.
Vedi: Eusebio, Hi 8 tori a (1. vili, c. 14) — Richard e Giraud, Biblioth. sacrée.
DOROTEO (biogr.). — Un gran numero di opere sono mentovate dagli antichi scrittori come fattura di Doroteo, ma mal puossi determinare se appartengano ad una o a varie persone. Yoglionsi però distinguere i seguenti :
1° L'autore di un'opera sull'istoria di Alessandro il Grande, di cui Ateneo (vir, p. 276) cita il sesto libro. È ignoto però s'egli sia identico ad un altro Doroteo autore di un'istoria siciliana, di cui un frammento del primo libro è preservato in Stobeo (Fior., xlix, 49) ed Apostolio (Proverb., ix, 13), di un'istoria d'Italia citata da Plutarco (Parali. Min., 20), ecc.
2° Vescovo di Marzianopoli, visse intorno il 431 dell'era nostra, e fu seguace ostinato delle eresie di Nestorio. Egli era si violento nelle sue opinioni, che poco tempo prima del sinodo d'Efeso dichiarò essere meritevole dell'eterna dannazione chiunque credesse che la Vergine Maria era madre di Dio. Ei prese parte al sinodo d'Efeso, che lo depose pel suo insistere sull'ortodossia delle opinioni nesto-riane; ed un sinodo convocato poco appresso a Costantinopoli lo cacciò dalla sua sede. Quando Saturnino fu nominato suo successore un tumulto popolare scoppiò a Marzianopoli, e Doroteo fu esiliato per editto imperiale a Cesarea in Cappadocia. Abbiamo di lui quattro epistole stampate in una traduzione latina in Lupo : Fpistol. Èphesince, n* 46, 78, 115, 137 (vedi Cave, Hxst. Lit., \, p. 328).
3° Archimandrita di Palestina, visse intorno il 600 dell'èra nostra, e dicesi fosse un discepolo di G. Monaco, ed appresso vescovo di Brixia a cagione della sua grande dottrina. Ei scrisse un'opera in tre libri sui passi oscuri nel Vecchio e Nuovo Testamento, la quale però è una mera compilazione dalle opere di Gregorio Magno; per la qual cosa essa è stampata fra le opere di quest'ultimo nell'edizione romana del 1591 e susseguenti (Cave, Hi st. Lit., i, p. 444).
4° Di Sidone, autore di poemi astrologici (ìttoti-Xs'djxoiTot) di cui esistono ancora pochi frammenti raccolti da lriarte (Catalog. Cod. Mss. Biblioth. Mal., i, pag. 224) e da Cramer (Anecdota, ih, pp. 167, 185). Manilio fra i romani e molti scrittori arabi sull'astrologia fecero grand'uso di queste Apotelesmata.
5° Di Tiro, dicesi fiorisse intorno il 303 dell'ei a cristiana, e fosse perseguitato e cacciato in esilio da Diocleziano. Cessata la persecuzione, ei tornò alla sua sede, in cui par rimanesse fino al tempo dell'imperatore Giuliano, di cui gli emissarii lo misero a morte in età di 107 anni. Questa relazione però non fondasi in alcuno de'suoi contemporanei ed occorre soltanto in uno scrittore anonimo che visse dopo il vi sec. dell'era nostra e da cui fu incorporato nei Martyrologia. Vuoisi inoltre che Doroteo scrivesse alcune opere teologiche, e noi possediam sempre, sotto il suo nome: Synopsis de vita et morte Prophetarum, Apostolorum et Discipulorum Bomini, stampata in latino nel terzo volume della Biblioth. Patrum. Un esempio dell'originale greco con una traduzione latina è dato da Cave (Hist. Lit., i, p. 115), e il tutto fu pubblicato da Fabric»
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