Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DOST-MOHAMMED-KANbui, morto nel 1863, sotto le mura di Herat (capitalo del Kanato omonimo), era nato intorno al 1785, nella piccola tribù de' Bareksai o Barikzy, fratello del celebre Eattek-Kan o Futè-Kan. Di costui scriviamo alcun poco, per aggiunger lume alla storia contemporanea dell'Asia centrale, esposta nell'articolo Afghanistan; per lo che è mestieri prendere la narrazione da più tempo addietro, ritoccando alcuna delle cose ivi esposte per la serie dei fatti. Allorché il re di Persia, Nadir-Scià (V. Kuli-Kan Tamas) morì, Ahmed-Kan, suo generale, capo della tribù degli Abdali, resosi indipendente, si fe' proclamare re a Kandahar sotto il nome di Ahined-Scià Dur-è-Duran (la perla del secolo), di che la sua tribù appellossi Duranis o Duraniese. Il reame degli Afgani distendevasi allora in tutta gl'Asia centrale, dall'Indo al Khorassan, dal Belucistan a Kascemir e insino al Sindh all'estremo S. E. dell'India. Suo figlio Timur, successogli nel 1773, regnò intorno a venti anni, ed uno dei più giovani suoi figliuoli, Zeman-Scià, salì sul trono mercè l'appoggio di Sarferaze-Kan, padre di Fatteh-Kan, capo della suddetta tribù. 1 brogli inglesi cagionarono turbamenti nel reame Duraniese, che al ministero inglese ben metteva di indebolire ; quindi due fratelli del re, Mahmud (protetto dall'Inghilterra) e Shoudja, cospirarono. Sarferaze fu messo a morte per accusa di cospirazione. Fatteh-Kan, per vendicare il padre, favoreggiò Mahmud al segno ' di farlo proclamar re; ma Shoudja con un colpo di mano ardito, nel 1803, s'impossessò del potere, e conchiuse, sei anni di poi, un trattato colla Compagnia delle Indie contro la Francia, cui addossa-vasi l'odiosità di un disegno di scacciare gl'Inglesi dalle Indie. Nell'anno stesso però (1809) Mahmud riconquistò il trono coll'ajuto di Fatteh-Kan, il quale regnava in suo nome, e ristabili un po' d'ordine nel paese, ìespinse l'esercito persiano, nel 1818, che dirigevasi sulla capitale; ma, di lui ingelosito Karman, figliuolo dello scià, e ispirando la sua gelosia al padre, colto un bel destro;*fe' sostenere Fatteh-Kan a Herat, e orribilmente abbacinare. A tale infausta nuova, i Barekzài insorsero da per tutto, e Mahmud animavalo a profittare del tumulto; ma quegli, svigorito dalla sciagura, non volle ; di che il barbaro fecelo finire a colpi d'ascia da'suoi cortigiani.
      I fratelli del trucidato visir erano padroni di tutte le provincie, ed i più scaltri si spartirono l'impero duraniano. Dost-Mohammed erasi impadronito di Kabul ; quattro de' suoi fratelli regnavano congiuntamente a Kandahar, un quinto a Pesliaver, sotto il patronato del re di Labore. La famiglia reale dei Duranis possedeva solamente la città di Herat col territorio, in cui erasi rifugiato lo scià Mahmud col figliuolo Karman, dopo l'assassinio di Fatteh-Kan. Dost, di cui rechiamo l'orribile figura, accoppiava a non comune intelligenza grande energia di carattere con isfrenata ambizione; voleva niente meno che ricostituire a suo pio l'antico impero afgano, e sarebbevi giunto per ventura, senza gli ostacoli non vincibili della politica inglese, la quale sapeva che i di lui fratelli erano odiati a Kandahar, a quel modo che Scià-Mahmud a Herat. Temevano però gl'Inglesi unainvasione dell'India pei due paesi; temevano iRussi progredienti in Asia, e la Persia che potea divenire una minaccia nelle mani loro: era evidente, essi volevano, se non il diretto dominio sull'Atgani-stan, almeno almeno una grande preponderanza, e Shoudja (col quale avevano conchiuso un trattato fino dal 1809), divenuto vassallo fidato, al quale avevano accordata una pensione e aggiunta esca in varii tentativi per riacquistare il trono dei padri suoi, ne aveva secondati parecchi, l'ultimo nel 1834-1835 contro Kandahar, l'antica capitale dell'impero duraniano. Grande irritazione i egnava alla corte di Persia; Karman, re d'Herat, faceva di spesso scorrerie nel Korassan e Seiscan, e Yat-Mohammed, figliuolo del visir Atta-Kan (che era
      Fig. 2178. — Dost-Mohammed Kan.
      divenuto re d'Herat nel 1830) ricusava di pagare il tributo allo scià e forniva pretesti di malcontento alla Persia. Di che, nel 1837, un esercito persiano, non curando l'opposizione inglese, marciò contro Herat; gli influssi russi dominavano allora a Teheran ; il governatore delle Indie inviò ufficiali nella capitale per dirigerne la difesa; il Governo russo ne inviò ai Persiani per dirigerne le mosse, e al capitano Vicovitch affidò missione segreta press» Dost e i principi di Kandahar; intanto una flotta britannica apparve nel golfo Peisico, e lo scià fu costretto ad abbandonare l'assedio della città nel settembre 1838.
      L'atteggiamento dei Russi ribadi negl'Inglesi il pensiero (li ristabilire Scià-Sboudja, temendo che Dost parteggiasse per lo czar, ad onta del contrario avviso di sir Burnes, agente britannico a Kabul, uomo probo e sagace. Fecersi preparativi immensi nelle ii.die, e la guerra scoppiò nel 1839. Le truppe inglesi presero d'assalto, il 23 luglio, la città di
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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