Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
DROUET GIO. BATTISTA — DROVETTI BERNARDINO 989
il 25 novembre 1763, morto il 13 febbrajo 1788 a Roma. Studiò sotto Brenet dapprima, e dipoi sotto Davide, ed all'età di diciannove anni compose il suo primo dipinto, il Ritorno del figliuol prodigo. Nel 1784 ei guadagnò il premio del concorso con la Cananea ai piedi del Cristo che ammirasi nel Museo del Louvre fra i capolavori de' maestri, e trasferitosi in Italia col suo maestro David, prese a studiare gli antichi e Raffaello, e dipinse 11 soldato ferito, di grandezza naturale, che orna oggigiorno il Museo di Rouen. Un nuovo dipinto di Drouais, Mario a Minturno, eccitò un entusiasmo universale, e Goethe, che trovavasi allora a Roma,
10 pone in certe parti alla pari, e in certe altre al di sopra del Giuramento degli Oraaiì di David.
11 suo ultimo dipinto fu Filottete nell'isola di Lemno che impreca agli Dei, e già ne stava preparando un altro, Cajo Gracco, quando l'eccesso del lavoro lo rapì immaturamente a' suoi ammiratori ed amici, che gì'inalzarono un monumento nella chiesa di Santa Maria in Via Lata.
DROUET Gio. Battista (biogr.). — Nato il 3 gennajo 1763, mastro di posta a Sainte-Menehould in Francia, riconobbe Luigi XVI, quando tentò fuggir dalla Francia, dalla sua somiglianza con l'effigie sugli assegnati, e lo fece arrestare il 21 gennajo 1791 a Varennes. Inviato per questo fatto alla Convenzione dal dipartimento della Marne, ebbe in guiderdone 30,000 franchi, votò la morte del re, e diè prova della più sfrenata demagogia. Nel settembre del 1793fu mandato presso l'esercito del Nord, e chiuso nell'ottobre in Maubeuge dall'esercito del principe di Coborgo, tentò aprirsi con cento dragoni una via, ma fatto prigione, fu rinchiuso nello Spielberg, ove tentò fuggire il 6 luglio 1794 calandosi dalla finestra e si ruppe una gamba. Nell'anno seguente ei fu scambiato, con Camus, Quinette, Lamarque-Bancal, com-missarii della Convenzione, e Beurnonville, ministro della guerra, che erano stati consegnati agli Austriaci da Dumouriez a Basilea, con la duchessa d'Angou-lème, e tornato in Francia in trionfo, entrò come ex-convenzionale nel Consiglio dei Cinquecento, di cui fu fatto segretario; ma indettatosi nella congiura di Babeuf (V.), fu imprigionato nel 1796, finche venutogli fatto fuggire, riparò in lsvizzera. Assolto dipoi, rimpatriò, accettò, dopo il 18 brumajo, il nuovo governo, e fu nominato sottoprefetto a Sainte-Menehould, nel quale ufficio rimase sino alla fine dell'impero. Decorato dalla mano stessa di Napoleone nel 1814, combattè contro gli alleati; ma torr nati i Borboni fu colpito dalla legge contro i regicidi e costretto a lasciar di bel nuovo la Francia, ove rientrò però celatamente sotto il nome di Merger, menando via pia e solitaria a Macou. Egli mori l'I 1 aprile 1824 dando segni del più profondo pentimento, ed allora soltanto fu chiarito che quell'uomo si religioso ed esemplare non era altri che il focoso demagogo Drouet.
Vedi Thiers, Hist. de la Révol. frangaise.
DROUET D'ERLON (conte) Gio. Battista (biogr.). — Maresciallo francese, nato il 29 luglio 1765 a Reims, morto il 25 gennaio 1844, entrò nel H92 in un battaglione di volontarii, e fece dal 1793 al 1796 le campagne sulla Mosella, la Mosa e la Sambre. Già prima di queste campagne il general Lefebvre loaveva nominato suo ajutante, e nel 1799 fu inalzato^ in guiderdone de' suoi rilevanti servigi, al grado di general di brigata, nella qual qualità prese parte nel 1803 alla spedizione nell'Annover. Nel 1805 divenne generale di divisione e fece fino al 1809 le campagne d'Allemagna. Dopo il 1810 ebbe il comando d'una divisione nell'esercito spagnuolo Botto Massena, di cui seppe procacciarsi gli encomii con isplendidi fatti, e fra le altre cose, sconfisse nel 1811 il generale inglese Hill rincacciandolo su Lisbona. Nel 1813 comandava l'esercito del centro, prese nel luglio la munitis8ima posizione sul Col-de-Maya, e fu alla battaglia sfortunata di Vittoria. Nella campagna del 1814 era ajutante del maresciallo Soult, e diede prove d'inaudito coraggio a Tolosa. Dopo la caduta di Napoleone i Borboni tentarono guadagnarselo, e gli diedero il comando della 16a divisione militare; ma nel marzo del 1815 fu arrestato per ordine del duca di Feltre, ministro della guerra, come complice del generale Lefebvre Desnouttes, che aveva tentato impadronirsi della famiglia reale. All'avvicinarsi di Napoleone ei fu però riposto in libertà, ed impadronitosi della cittadella di Lilla, la consegnò all'imperatore, che lo creò pari di Francia.. Nella battaglia memorabile di Waterloo ei comandava il primo corpo d'esercito, e l'inazione in cui lasciò 20,000 uomini, che sarebbero stati così utili in quel momento decisivo, gli attirò il rimprovero di Napoleone di aver contribuito alla disfatta dell'esercito francese. Respingendo a tutta possa cotesta accusa, il maresciallo d'Erlon, pure ammettendo d'esser rimasto inattivo, adoperò le prove più stringenti per dimostrare che dovevasene accagional e soltanto gli ordini contraddittorii che gli erano stati trasmessi. Dopo la capitolazione di Parigi ei riti-rossi con gli avanzi del suo corpo dietro la Loire, e onde sottrarsi al rigore dell'ordinamento reale del 24 luglio 1815, che citava davanti i consigli di guerra i generali che avevano combattuto pel ristabilimento dell'impero, fuggì a Bayreuth, indi a Monaco, ove rizzò una fabbrica di birra. Rientrato in Francia in seguito all'amnistia largita il 28 maggio 1825 da Carlo X, visse ritirato fino al 1830, in cui fu nominato comandante della 12a divisione militare a Nantes, ove trovavasi quando l'ebreo Deutz consegnò la duchessa di Berry. Nel 1834 fu nominato governator generale dei possessi francesi nel nord dell'Africa, e nel 1843 maresciallo di Francia. Il nome di Drouet d'Erlon è scolpito sull'arco di trionfo della Stella.
Vedi Notice sur la vie militaire du maréchal Drouet, comte d'Erlon, écrite par lui-méme, et pu-bliée par sa famille (Parigi 1844).
DROVETTI Bernardino (biogr.). — Nacque il 7 gennajo del 1776 a Barbania, comune del Canavese. Prese la laurea in legge all'Università di Torino, sebbene non si applicasse lungamente alla pratica legale ; quando la libertà proclamata in Francia si propagava in Piemonte, lasciò la carriera legale per darsi alle armi. Nel 1797 fu eletto sottotenente applicato allo stato-maggiore delle truppe cisalpine; nel 1799 promosso al grado di capitano, e nel 1800 di applicato allo stato-maggiore dell'esercito di riserva. Nel medesimo anno era nominato primo utfi-ziale della segreteria di guerra, e di lì a poco capot^iOOQLe
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