Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
990
squadrone liei primo reggimento d'Usseri piemontesi, e nel 1801 fa capo di stato-maggiore della divisione piemontese dell'armata d'Italia. Dal 9 ottobre 1801 al 22 marzo 1803 riempì le funzioni di giudice nel tribunale speciale militare creato,in Torino. In queste varie funzioni mostrò doti non comuni ed una tendenza a svolgere nel suo paese liberali fojTpe di reggimento. Quando poi il Piemonte fu Aggregato alla Francia, avendo il Drovetti molte relazioni fra i più distinti capitani che circondavano Buonaparte, ottenne l'incarico di recarsi in Egitto come console della Repubblica francese. Egli vi rimase nella qualità di console dal 1803 fino al 1815. Dal 1815 al 1821 continuando a risiedere in Egitto come privato, seppe giovare al commercio francese con le intime relazioni che aveva con Mehemed-Ali. Pet-ciò venne di nuovo eletto a console generale di Francia dal 1821 al 1830. Seppe conseguire lo scopo al quale era destinato, cioè accrescere l'influenza francese in Egitto, rendendo meno viva quella dell'Inghilterra. Dalle carte ch'egli lasciava si deduce che ebbe non poco merito nell'inalzamento di Mehe-med-Alì, del quale era intimo e fido consigliere. Nel 1807, a rischio di sua vita, salvò l'Egitto dalla dominazione inglese ; una flotta di questa nazione aveva d'accordo con Amyn agà preso possesso d'Alessandria e voleva ritenere prigione il Drovetti. Ma egli avendo fatto sentire allo sceik d'Alessandria che si sarebbe difeso colle armi, ottenne di essere scortato da due Arabi. Giunto al Cairo, potè far sapere la cosa a Mehemed-Alì ed avvertirlo che tenesse a bada i Mamalucchi per impedire la loro congiunzione con gl'Inglesi, i quali respinti dovettero retrocedere verso Alessandria e poi abbandonarla mediante la capitolazione del 1807.11 Drovetti consigliò al pascià d'istituire l'esercito secondo i metodi dell'Europa, ed ebbe molta parte nel creare e regolare quell'esercito che sotto Ibrahim doveva poi conquistare la Siria, l'Arabia, la Grecia. Tale era l'affezione di Ibrahim pel cavaliere Drovetti, che quando venne in Italia per rinfrancare la sua salute lo volle sempre al fianco. Egli si valse, mentre fu in Egitto, della sua autorità per giovare alle arti, alle scienze e per migliorare l'agricoltura e l'industria. A lui si deve l'istituzione del Collegio egiziano di Parigi. A lui si dirigevano scienziati, letterati ed artisti d'ogni genere e nazione che visitavano l'Egitto. E di fatto il suo nome si legge spesso nel Viaggio in Oriente di Chateaubriand, e nelle opere dei viaggiatori conte Carlo Vidua, Caillaud, Gau, conte di Modem, barone d'Uskul russo, e dottore Paryet. Rechiamole parole stessè del Caillaud ( Voyage à ecc., tom. r,
pag. 6) ; « Nous nous rendìmes choz le consul général « de France, monsieur le chevalier Drovetti, avec t les lettres du ministre des affaires étrangères. Jé « revis avec la plus grand joie le protecteur des « Européens en Egypte. Qu'il me soit peimis d'exit primer ici le sentiment de reconnaissanceprofonde « qui lui est dù pour les services qu'il n'a cessé de « rendre aux voyageurs fran^aiset à ceux de toutes < les natioii8, et pour cotte générosité infatigable t que rien n'a pu rebuter, mème la noire ingrafitude, rinjustice et les tratts de l'envie j>. Ma ciò che rese celebre il suo nome e più conosciuto nel-Piemonte fu che in mezzo alle gravi cure seppe tro-
vare mezzi e tempo di fare copiose raccolte di monumenti egfzii che furono acquistate dai musei di Parigi,di Marsiglia, di Lione, di Ginevra e di Dresda. Ma la più ricca raccolta, che gli costò quindici anni di assidue ricerche e di spese non lievi, fu quella ch« venne ceduta al Museo di Torino per la somma di quattrocentomila franchi. Per questa collezione, di che venne arricchito il Piemonte dal re Vittorio Emmanuele I, il real Museo può gareggiare coi più distinti musei d'Europa. Il Drovetti, negli ultimi anni della sua vita, ottenuto un onorato riposo, lasciando la moglie in Alessandria, sua patria, venne a stabilirsi nel suo luogo natio, e quindi trasferitosi in Torino, mori travagliato da lungo e doloroso morbo il 9marzo 1852. L'Università di Torino, riconoscente della gloria che il Drovetti recò a questa città colla sua collezione, gli fece porre nel Museo Egìzio questa iscrizione dettata dal cavaliere Cibrario: A memoria ed onore di Bernardino Drovetti, da Barbania, che console generale di Francia in Egitto, adunò in lunghi anni di sapienti ricerche queste antichità egizie, procurando poi che diventassero acquisto dei nostri principi, ed una fra le glorie piemontesi.
DR0Z Francesco Saverlo Giuseppe (biogr.).— Celebre economista e moralista francese, nato il 31 ottobre 1773 a Besangon, morto il 5 novembre 1850, entrò, nel 1790, in un battaglione di volontarii del Doubs, e servi tre anni nell'esercito del Reno, dando opera in pari tempo allo studio dei suoi autori prediletti. Plutarco, Montaigne, Rousseau, ecc. Abbandonata, per cagionevolezza di salute, la professione dell'armi, proseguì i suoi studii a Besan^on, ed ebbe una cattedra nella Scuola centrale del dipartimento di Doubs. Nel 1803 trasfeii la sua residenza a Parigi, ove strinse conoscenza con gli uomini famosi di quei tempi, Tracy, Cabanis, ecc., e pubblicò il suo celebre Essai sur l'art d'étre heureux (Parigi 1806), tradotto in tedesco da BlumrSder sotto i! titolo di Eudemonia o L'arte di essere felice (Ilmenau 1826). Nè minor favore incontrarono YElogede Montaigne (Parigi 1812) ed il suo Essai sur le beau dans les arts (ivi 1815). In età di cinquantanni ei compose: De la philosophie morale, ou des différents systbnes sur la science de la vie (ivi 1823), la quale opera ottenne il premio Monthyon e schiuse all'autore, nel 1824, le porte dell'Accademia francese. Tanto in essa come nella sua Application de la morale à la philosophie et à la politique (ivi 1825), e nella chiara, metodica Economie politique, ou principes de la science des richesses (ivi 1829), Droz si è mostrato non men profondo pensatore che letterato elegante. La sua opera principale però è YHistoirè du règne de Louis XVI (ivi 1838-42), fondata sul principio che la rivoluzione del 1789 potevasi evitare. Egli fu nei suoi primi scritti sensualista ed epicureo, ma emendossi grado grado e divenne da ultimo buon cattolico, come testimoniano i suoi Pensées sur le Christianisme (ivi 1842; 6" ediz., 1844) ed Aveux d'un philosophe chrétien.
Vedi : Sainte-Beuve, Causeries du lundi (ni) — Moniteur Universel (novembre 1850).
DRUENT (geogr.). — Comune nella provincia e nel circondario di Torino, con 2396 abitanti.
DRUIDI (stor. ant.). — Nome dei sacerdoti presso gli antichi Galli e Britanni. La Britannia, secondet^ooole
| |
Usseri Italia Torino Tpe Piemonte Aggregato Francia Drovetti Buonaparte Egitto Repubblica Egitto Mehemed-Ali Francia Egitto Inghilterra Mehe-med-Alì Egitto Amyn Alessandria Drovetti Alessandria Arabi Cairo Mehemed-Alì Mamalucchi Inglesi Alessandria Drovetti Europa Ibrahim Siria Arabia Grecia Ibrahim Drovetti Italia Egitto Collegio Parigi Egitto Viaggio Oriente Chateaubriand Carlo Vidua Caillaud Gau Modem Uskul Paryet Caillaud Voyage France Drovetti Egypte Parigi Marsiglia Lione Ginevra Dresda Museo Torino Piemonte Vittorio Emmanuele I Museo Europa Drovetti Alessandria Torino Università Torino Drovetti Museo Egìzio Cibrario Bernardino Drovetti Barbania Francia Egitto Z Francesco Saverlo Giuseppe Besangon Doubs Reno Montaigne Rousseau Besan Scuola Doubs Parigi Tracy Cabanis Essai Parigi BlumrSder Eudemonia Ilmenau YElogede Montaigne Parigi Essai Monthyon Accademia Application Economie Droz YHistoirè Louis XVI Pensées Christianisme Aveux Sainte-Beuve Causeries Universel Torino Galli Britanni Britannia Piemonte Plutarco Moniteur
|