Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DUBLINO (CONCILI! DI) — DUBOIS GUGLIELMOla casa degl'invalidi detta spedale reale di Kilr mainham, costrutta a spese dell'esercito nel 1684; l'ospizio dei trovatelli, lo spedale della maternità riconosciuto superiore a quello di Parigi, e il manicòmio fondato da Swift, dopo ch'egli stesso fu temporariamente affetto da demenza. Possiede inoltre questa capitale dell'Irlanda fabbriche di seterie, di panni, di berretti, di tabacchi ; raffinerie di zucchero, birrerie, distillerie, ecc. Il suo commercio.è favorito da vasti bacini o docks, capaci di contenere parecchie centinaja di navi, e dai due canali detti il Canal grande e il Canal reale, che comunicano col fiume Shannon e le rendono facili le relazioni col rimanente del paese. Le importazioni dall'Inghilterra e dagli altri porti dell'Irlanda sono considerevoli. Le esportazioni principali sono di grani, di tele, di pesce, di burro e di lane. 11 primo magistrato di Dublino ha, come quello di Londra, il titolo di lord mayor.
Dublino è di una grande antichità, ed è menzionata nella Geografia di Tolomeo sotto il nome di tJSblana, che altrove si trova scritto Dublana più direttamente derivato dall'irlandese Dubh-linn che significa stagno o lago nero, allusivo alla sua baja. Arrigo II d'Inghilterra (1154-1189) allorché se ne fu fatto padrone la diede in dono ai suoi sudditi di Bristol. Allora vi fu eretta una cittadella, e la città stessa cominciò ad essere fortificata sul principiare del secolo xm. La sua storia è in tutto intimamente connessa con quella del resto dell'Irlanda.
Questa città è patria di Giacomo Usserio (Usher), dotto arcivescovo conosciuto pe' suoi utili lavori sulla storia, dei poeti Denham e Parnell, di Steel, Swift, di Edmondo Burke, di Riccardo Brisley She-ridan e del celebre Tommaso Moore, poeta e storico illustre di cui tutti ammirano le stupende melodie irlandesi.
La baja di Dublino per l'aspetto pittoresco è stimata inferiore a niun'altra in Europa fuorché al golfo di Napoli e alla entrata del Bosforo in faccia a Costantinopoli. Due vasti moli, uno dei quali ha 9 chilometri di lunghezza, con una larghezza di più di 9 metri, vi sono stati costrutti per impedire la riunione dei due grandi banchi di sabbia detti North e Sout-Bull, i quali avrebbero col tempo intercettato l'ingresso della Liffey. Alla estremità del gran molo s'inalza un bel faro. Dublino giace ai 53° 20' di lat. N., e agli 8° 37' di long. 0., a 470 chilometri 0. N. O. da Londra e a 209 da Liverpool.
Vedi: Monck Masson, Thehistory and antiquities of the collegiale and cathedral church of S. Patrick, near Dublin, from the fondation in 1190 to the year 1819 (Dublino 1820) — A brief historical me-moir of the city of Dublin, from the carliest period to the present time, with a notice of its present aspect and condition, nel giornale delle Novità illustrate di Londra (giugno 1840).
DUBLINO (Goncllii di) {stor. eccl). ~ Il primo fu tenuto nell'anno 1176 da Viviano, legato della Santa Sede, che confermò i diritti dei re d'Inghilterra sull'Irlanda (Vedi Vilkins, ad. an. s. n.; Mansi, t. il, p. 673). Il secondo venne adunato nel 1186 da Giovanni Comyn, arcivescovo di Dublino, contro il malcostume de'chérici, rotto a qualsiasi enor-
mezza. Lo zelo dell'arcivescovo ebbe vasto campo da spaziare, siccome raccogliesi dal Dizionario dei Concilii e da altri. Il terzo ebbe luogo nel 1518, sotto l'arcivescovo Rokeby, che stabilì dieci canoni per la riforma dei costumi e della disciplina ecclesiastica, molto utili alla vita dei cherici.
Vedi : Arduino (t. ix) — Lenglet, Tavolette cronologiche.
DUBNER Federico (biogr.). — Filologo tedesco di molta valentìa, salito in fama tra'primi latinisti e massime ellenisti contemporanei, nato ad Horselgau (Sassonia Coburgo) il 21 dicembre 1802; mori a Parigi il 12 ottobre 1867. Fatti i corsi nel ginnasio di Gotha e poi all'Università di Gottinga, diedesi dapprima all'insegnare, e cinque anni fu a tJotlia professore. Poi messosi a pubblicare antichi scrittori, diede edizioni di Giustino e di Persio, accolte favorevolmente dai letterati ; ondecchè la casa Didot chiamollo, intorno al 1833, a Parigi affinchè piaces-segii prender parte alla preparazione delle grandi opere che aveva impreso a pubblicare, il Thesaurus grcecte lingua di Arrigo Stefano e la Biblioteca degli autori greci, nella quale più di venti volumi recano il nome di Diibner. Meritano certamente molta lode le sue edizioni di Plutarco, Arriano. Esiodo, Aristotele, Strabone, Euripide, Menandro, Polibio, Teofrasto, Porfirio, Massimo di Tiro, inoltre gli scolii di Aristofane e parecchie altre cose. Curò eziandio delle impressioni di scrittori greci e latini per uso delle scuole ed una Grammatica greca che destò le ire dei partigiani del metodo grammaticale del Burnouf. Senza punto curare le vive censure degli avversarli, egli espose le sue idee sull'insegnamento classico col pubblicare: Court exposé d'une méthode à suivre dans Venseigncment elémen-taire du grec et du latin (1855) e quattro anni dipoi: La routine en France dans Venseignement classique au XlXme siècle (1859). Uno degli ultimi ben condotti suoi lavori fu la veramente magnifica edizione dei Commentarii di Giulio Cesare, eseguita con ottimi ordini dalla Stamperia Imperiale, e che faceva bella comparsa alla Esposizione universale del 1867 nella stessa Parigi. L'imperatore aveagli accordata una buona pensione vitalizia sulla sua particolare cassetta, di che vivea agiato, e tutto stavasi occupato n eli'apprestare una novella edizione dell'unto-logia greca, che egli aveva arricchita di meglio che 500 epigrammi, quando fu sopraccolto dalla morte. La più parte delle sue opere fu dettata in francese, e ne ottenne fama di non volgare filologo fra i letterati d'Europa.
DUBN1TZA (geogr.). — Città della Turchia europea, provincia di Romelia, sulle rive della Germa, tributaria della Stroma, con 6000 abitanti.
DUBN0 (geogr.). — Città del S. O. della Russia europea, governo di Volinnia, 7628 abitanti.
DUBOIS Guglielmo (biogr.). — Cardinale e primo ministro di Francia, nato di uno speziale a Brives-Ìa-Gaillarde nel Limosino, l'anno 1656. Fece i suoi primi studii a Parigi, fu poi precettore del duca di Chartres, e si fece amare da questo principe col servire a' suoi piaceri secreti. Essendo riuscito a fare che il suo allievo sposasse madamigella di Blois, figliuola naturale di Luigi XIV, questo monarca ricevette Dubois in gran favore e gli conferì ricchit^iOOQLe
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