Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
BUCOS (CONTE) ROGER - DUi rÉTIAUX EDOARDO
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diede al giovine Rousseau come un libro in cui addottrinarsi. Più freddamente fu accolta la sua Histoire de Louis XI (1745), cui tennero dietro le Considérations sur les mosurs de ce siècle (1749) e i Mémoires potir servir à Vhistoire du X VliIme siècle (1751), continuazione dell'opera precedente. Questi scritti storici gli procacciarono il titolo di storiografo di Francia, in surrogazione di Voltaire, che lo rinunciò recandosi a Berlino, e gli schiusero le porte dell'Accademia francese, di cui divenne segretario perpetuo, non che dell'Accademia delle iscrizioni e belle lettere, nei cui Atti stampò molte memorie importanti. Nel 1754 pubblicò una nuova edizione della Grammaire générale et raisonnée di Port-Royal con dotte osservazioni, e la quarta edizione del Dictionnaire de VAcadémie frangaise gli è debitrice di molti miglioramenti. Un viaggio ch'ei fece nel 1766 in Italia diede occasione alle suo Considérations sur VItalie (1791, tradotte in tedesco da Schleusner, Jena 1792), notevoli per originalità di vedute. La sua opera però che ha più lettori ai di nostri sono i Mémoires secrets sur le règne de Louis XIV, la régence et le règne de Louis XV (Parigi 1792, 2 voi.; tradotti in tedesco da Huber, Berlino 1792-93), scritti con notevole indipendenza di spirito e con acume filosofico, ed attinti da fonti autentiche, fra le altre dai Mémoires del duca di St-Simon, allora manoscritti. Le (Euvres complètes di Duclos furono raccolte per la prima volta nel 1806, in 10 voi., con una prefazione d'Auger. Belili ne ha pubblicato un'altra edizione compatta in tre volumi, con una dotta notizia di Villenave, la quale fa parte della Colkction des prosateurs frangais (Parigi 1821).
Vedi: Nonal de La Houssaye, Eloge de Duclos — Sainte-Beuve, Causeries du Lundi (volume ix, pp. 179-207).
DUC0S (conte) Roger (biogr.). — Uomo di Stato francese durante la Repubblica e l'Impero, nato nel 1754 nei dintorni di Bordeaux; molto presso Ulma nel marzo 1816. Era avvocato allo scoppio della rivoluzione, fu inviato, nel 1792, alla Convenzione, e votò per vero la morte incondizionata di Luigi XVI, ma in maniera da sfuggire alle persecuzioni dei partiti. Nel 1794 il club dei giacobini lo elesse presidente, ma quantunque ei si mostrasse rigido democratico, non prese parte nè ai maneggi dei capi, nè alla caduta del Governo del terrore. Sotto il Direttorio ei si fece però difensore della repubblica contro i maneggi dei realisti. Dopo la catastrofe del 18 fruttidoro un circolo di Parigi lo inviò di bel nuovo al Corpo legislativo, ma l'elezione fu, come opera dei radicali, annullata, di che Ducos tornò in patria ed esercitò nel dipartimento delle Landes l'ufficio di giudice di pace. Negli avvenimenti del 1799 Barras si risovvenne di lui come di un utile stromento, e lo fece entrare con Merlin de Douai nel Direttorio. Nei preparativi per rovesciare il Governo, Ducos seguì ciecamente i disegni di Sieyès, di che, dopo la catastrofe del 18 bruniajo, ei fu fatto membro del Consolato provvisorio. Appresso avendo dovuto cedere il suo ufficio aLebrun, fu traslocato, in qualità di vice-presidente, al Senato, e fatto conte alla fondazione dell'Impero. Ciò non pertanto ei soscrisse il decreto del Senato del NL'uva Encicl. Ital. Voi.
1° aprile 1814 che privava legalmente Napoleone del trono, ma senza ottenere verun guiderdone dai Borboni. Napoleone, al suo ritorno nel 1815, lo nominò pari di Francia. Dopo la seconda ristorazione, Ducos fu costretto ad emigrare come regicida, e mori presso Ulma schiacciato dalla ruota della sua carrozza.
Vedi: Thiers, Hist. de larévolution frangaise -Garnier de Cassagnac, Hist. du Directoire.
DUCOS Teodoro (biogr.).— Uomo di Stato francese, ministro della marina, nato il 22 agosto 1801 a Bordeaux: morto a Parigi addì 17 aprile 1855. Fù educato al collegio di Sorrèze, si diede al commercio e fu nominato più volte giudice al tribunale commerciale e membro della Camera commerciale di Bordeaux. Una memoria scritta in nome di questa Camera sulla legge delle dogane attrasse sopra di lui l'attenzione de'suoi concittadini, e nel 1831 fu eletto deputato pel secondo collegio della sua città natia. Alla Camera Ducos si mostrò avversario dello leggi di settembre (1833), lottò per la libertà coni' mereiaio, impugnò lo tasse elio colpivano oltre misurale proprietà vinicole, e fece adottare una riduzione dei diritti sui ferri. Rieletto nel 1837, 1839, 1842 e 1846, era ancora deputato quando scoppiòla rivoluzione di febbrajo, ed inviato all'Assemblea costituente dalla Gironda, fece inserire nella Costituzione del 1848, contro i socialisti, cotesta frase; « La Repubblica ha per base la famiglia, la proprietà, l'ordine pubblico ». Nominato per la seconda volta ministro della marina nel 1851, v'introdusse molti miglioramenti, che troppo sarebbe qui lungo discorrere. Sotto l'amministrazione di Ducos i bagni furono trasportati a Cajenna, e la Francia impossessatasi della Nuova Caledonianel mentre stendeva la sua influenza al Senegal per mezzo di spedizioni pericolose. La guerra d'Oriente stava per dare ufi nuovo impulso alla sua attività, quando il sopraccolse la morte.
Vedi il discorso di A. Fould alle esequie di Duccs nel Moniteur, 26 aprile 1855, e quello del prefetto della Gironda, Moniteur. 29 aprile 1855.
DUCPÉT1AUX Edoardo (biogr).—Economista belga, nato a Brusselle il 29 giugno 1804; ivi morto il 25 luglio 1868. Appartenente alla eletta dei più ferventi cattolici, essendo per gli ottimi studii fra i più valenti economisti del suo tempo, coHopeia e colla penna grandemente giovò la causa dell'umanità. Già dal 1830 collaborò nel Courrier des Pays-Bas, e gli articoli suoi politici gli ebbero procacciato la condanna di un anno di prigionia. Alla rivoluzione di settembre fu dei più strenui ordinatori della Réunion centrale, e caldeggiò nella stampa l'indipendenza, e inoltre contribuì a fondai e YAssociation nationale. Nel l831 divenne ispettor generale delle prigioni e degli stabilimenti di beneficenza del reame, posto che ritenne per tutta la vita, e con ciò potè concorrere alle grandi riforme penitenziarie e alla fondazione della scuola di Ruys-seled pei giovani discoli. Abbiamo fra le molte sue pubblicazioni : Des caisses d'épargne (Bruss. 1831); Du progrès et de l'état actuelde la réformepéniten-tiaire (ivi 1838, 3 voi.) ; De la conditionphysiqur et morale des ouvriers (1843,2 voi.) ; De la mortalUéà Bruxelles (1844); Enquéte sur la condition dèsVII. U
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