Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DUFRESNE - DU GUESL'LIN BERTRANDODUFRESNE. V. Da Cange (biogr.). DDGALD STEWART. V. Stewart, (biogr.).
      DUGLIA (mariti.). — Ruota di cavo, fune avvolta a spire su se stessa. — Dugliare significa avvolgere a spire una fune.
      DUGUAY-TROUIN Renato (biogr.). — Uno de' più grandi eroi navali della Francia, nato il 10 giugno 1673 a St-Malo, morto iì 27 settembre 1736, lasciò come uno scapestrato, nel 1689, la scuola a Caen e fece il suo primo viaggio marittimo sopra una fregata allestita dalla sua famiglia, e servi negli anni seguenti, in qualità di cadetto, sopra un legno di 28 cannoni, inducendone una volta il capitano ad assalire una squadra commerciale inglese di 15 vele, tre delle quali furono catturate. Appresso la sua famiglia gli affidò il comando d'una fregata di 14 cannoni, con la quale distrusse sulla costa d'Irlanda due legni da trasporto, di che la Corte gli diede in ricompensa una nave da guerra di 18 cannoni, con la quale s'impadronì, durante la famosa battaglia navale del capo La Hogue, di due fregate e sei legni mercantili sulla costa inglese, e nel lt>93, dopo un accanito combattimento, di due fregate di 28 cannoni nel Canale. Nel 1694 egli incrociava con un legno di 40 cannoni sulla costa olandese, e venuto alle prese con una squadra inglese di sei vele, fu ferito e fatto prigione. L'amore di una giovane inglese gli schiuse le porte del carcere, e tornato in Francia ebbe di bel nuovo il comando d'un legno reale, con cui catturò sulla costa inglese due fregate e sei navi mercantili. Nel 1695 si uni a Beaubriant in una spedizione sulle coste d'Irlanda, nella quale s'impadronirono di tre vascelli della Compagnia delle Indie, i quali noveravano insieme 145 cannoni. Luigi XIV ricevè a corte il giovane eroe, il quale, dopo una breve dimora nella capitale, si affrettò nelle acque spagnuole, ove pose le unghie addosso a due navi mercantili olandesi, ed inseguito da una fregata inglese, la debellò ed entrò nel porto di San Luigi. Nel 1696 assalì con tre legni la squadra di Bilbao e fece un ricco bottino, toltogli nella notte susseguente da una tempesta. Nell'anno successivo fu nominato capitano di fregata della squadi a reale, ed imbattutosi, nel 1703, durante una fitta nebbia, con sole tre fregate e due altre navi, in una squadra olandese di 15 grossi legni, cominciò immediatamente il combattimento per dar tempo al suo convoglio di porsi in salvo, e si sottrasse poi a gonfie vele al nemico. Quind'iunanzi ei divenne il terrore degli Olandesi ed Inglesi in tutti i mari europei, ora distruggendo le squadre de' balenieri, ora minacciando le coste inglesi ed ora dandola caccia ai legni di commercio reduci dall'Oceano. Nel 1707 ebbe ordine dal Governo francese di assalire col conte Forbii! la squadra inglese che recava armi e vittuaglie all'arciduca d'Austria, rivale di Filippo V di Spagna, e ai due eroi venne fatto parte catturare e parte distruggere, non solamente i 60 trasporti, ma anche quattro grossi legni da guerra che formavano la &:orta. Le fortificazioni di Rio de Janeiro erano credute inespugnabili in que'tempi, ed un assalto dei Francesi sotto Duclerc contro questa città era andato fallito. Duguay-Trouin concepì il disegno di cancellar questa macchia; raccolse coll'ajuto di molti mercanti una piccola fiotta, comparve, nel set-
      tembre del 1711, nella -baja di Rio de Jaueiro e compì in undici giorni l'inaudita intrapresa. Sei-santa legni mercantili e quindici da guerra caddero nelle sue mani o furon distrutti, ed una contribuzione di 610,000 crusados raddoppiò il bottino. Luigi XIV conferì la nobiltà al vincitore; ma è inesplicabile come un uomo di tanto valore non ricevesse un comando più importante e non occupasse una posizione più ragguardevole. Solo il duca d'Orléans lo chiamò al Consiglio di Stato, e Luigi XIV lo inviò, volgendo già al basso il breve splendore della marina francese, con una squadra nelle acque del Levante per mantener viva l'influenza francese. Nella vita privata Duguay-Trouin era estremamente semplice e parco, ma lasciò non pertanto un sottile avere. I suoi Mémoires furono pubblicati da Beauchamp (Parigi 1740, 4 voi.).
      La statua di Duguay-Trouin in marmo nero di Carrara, opera di Dupasquier, vedesi al museo di Yersaglia, e il suo ritratto in piedi orna la sala del Consiglio municipale di St-Malo. L'antica piazza d'armi di questa città ha preso nel 1820, il nome di piazza Duguay-Trouin, con la sua statua, fattura di Molchneth.
      Vedi De laLandelle, Histoire de Duguay-Trouin DU GUESCLIN Bertrando (biogr.). — Uno dei più grandi guerrieri che la Francia producesse nei tempi di mezzo, e insieme uno dei più nobili cavalieri di cui essa si possa vantare. Il suo nome va raramente disgiunto dal titolo di contestabile, grado supremo cui l'inalzarono l'eroico suo valore e gl'inestimabili servizii da lui resi alla sua patria e al suo sovrano. Nacque verso l'anuo 1314 d'illustre famiglia nel castello di La Motte-Broon nella Bretagna, e cominciò le sue prove nelle armi ai tornei dati nel 1338 a Rennes, in occasione del matrimonio di Carlo di Blois, nei quali riuscì undici volte vincitore e riportò il premio.
      Scoppiata, nel 1342, la guerra della successione al ducato di Bretagna tra Giovanni di Muntforte Carlo di Blois, il giovane Du Guesclin, già famoso per molte imprese cavalleresche, accorse sotto le insegne di Carlo, e per più anni fu l'eroe del suo partito contro gl'Inglesi che sostenevano il suo rivale. Intanto la Francia era nel più gran pericolo. Edoardo di Galles, detto il Principe Nero, aveva vinto a Poitiers e fatto prigione il re Giovanni II, e gl'Inglesi occupavano le più belle provincie del regno. Giovanni, tornato a Parigi per trattare del suo riscatto, volendo procurare al reggente suo figlio, che fu poi Carlo V, la spada di Du Guesclin, lo chiamò alla Corte, e, datogli il comando di alcune truppe, lo mandò in Normandia a combattere i partigiani inglesi che molestavano quella provincia. Tralasceremo qui i gloriosi fatti da lui operati in quell'occasione, e poscia, nel 1363, a prò di Carlo ili Blois, da cui era stato richiamato, e lo seguiremo nella lotta della Francia coll'Inghilterra, nella quale riporto la vittoria del 1364 contro Tesercito anglo-navarrese, vittoria che raffermò Carlo V sul trono, cui era asceso in quell'anno, e procurò a lui i titoli di conte di Longueville e di maresciallo di Nor* mandia.
      Ma nello stesso anno tornato a difendere Carfo di Blois ebbe avversa la fortuna, poiché, morto qurlt^iOOQLe


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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