Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DUNDEE - DUNKERQUE
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      dal 1828 al 1830, la seconda presso lord Haddington, dal 1845 al 1846. Nel 1851 fu incaricato della direzione degli arsenali marittimi di Deptford, e sedè al'a sua volta nel Consiglio dell'Ammiragliato dalI 1852 al 1855.
      i Nominato contrammiraglio della bandiera azzurrai fin dal 4 luglio 1853, Dundas fu chiamato, dopo il ritiro di Napier, al comando superiore della squadra inglese nel Baltico. Dopo aver riconosciuto, al paro del suo predecessore, l'impossibilità di prendere Cronstadt, seppe far buon uso delle forze immense poste a sua disposizione, e diede opera soprattutto a danneggiare il commercio russo, di cui inseguì e mandò a fondo i bastimenti fin nei porti della Finlandia. Il 9 agosto, unitamente al contrammiraglio Penaud francese, che gli prestò in ogni dove un valido ajuto, Dundas attaccò Sweaborg, il quale dopo un bombardamento di quarantacinque ore fu ridotto in cenere a mezzo. Il fuoco delle bombarde, costrutte sul modello francese, fu diretto principalmente sugli arsenali, le caserme, i magazzini delle provvigioni ; la perdita dei Russi fu ragguagliata a 2000 uomini fra morti e feriti,e quella degli alleati anglo-francesi a una dozzina di marinai. Fu il colpo più terribile vibrato in quella guerra alla potenza marittima della Russia. Dopo la pace, l'ammiraglio Dundas era stato fregiato, in ricompensa dei suoi servizii, dell'ordine della gran croce del Bagno e di grand'uffiziale della Legion d'onore.
      DUNDEE (geogr.). — Taodunum dei Latini, città marittima nel S. del Foi farshire, sulla sinistra sponda dell'estuario della Tay in lscozia. Per popolazione è la terza città della Scozia, 118,977 abitanti. Ha belle costruzioni: il palazzo civico, l'Istituto Alberto, la Borsa, la Biblioteca, ecc. È grande ed attivo centro manifatturiero, specialmente di stoffe grossolane. Più di 120,000 tonnellate dijuta vi sono tessute ogni anno.
      DUNE (geol.). — Piccoli monticelli di sabbia che si formano lungo le coste marittime, la qual cosa avviene nel modo seguente. Le onde del mare in certi luoghi gettano sulla spiaggia una certa quantità di sabbia fina che, seccando nel tempo che le acque sono basse, viene cacciata anche più in su dal vento, finché incontrando impedimenti di sassi, cespugli, ecc., si ammonticchia in piccoli cumuli; questi presentando una superficie ancora maggioro di resistenza man mano che la sabbia cresce sopra e contro di essi, s'alzano ben presto in monticelli, dei quali il numero, la disposizione e le dimensioni dipendono naturalmente dalla grandezza e dalla posizione degli ostacoli a cui devono la loro esistenza.
      Se questi ostacoli sono spessi e vicini, vi sarà poco più che una linea di monticelli di sabbia, e se sono vicinissimi, i monticelli, col tempo, si uniranno in modo da formare una continua giogaja. Se all'incontro quegli oggetti d'ostacolo sono rari e a diversa distanza dalla sponda di una costa poco pendente, vi saranno parecchie linee di monticelli, l'una dietro all'altra. Giunte che sono le dune ad una certa altezza, i venti più non possono accrescerne l'elevazione e allora esse si distendono verso la terra. 11 modo in cui ciò si effettua è facile a comprendersi. Dalla parte dei monticelli esposta ai venti di mare, i granelli di sabbia sono cacciati su alla sommità, Ncova Encicl. Itau Voi.
      donde, a mano a mano che vi giungono, rotolano giù pel proprio peso dall'opposto pendio. E cosi la massa va distendendosi verso terra intanto che il mare vi somministra costantemente nuova materia. Questo progresso verso l'interno dipende però dalla direzione abituale del vento e dalla direzione relativa della linea della costa. Nella Guascogna la sabbia si avanza verso levante, e generalmente lungo tutta la costa della Francia da Bajona fino a Calais, le dune progrediscono in direzione di nord-est, il vento soffiando per lo più dalla parte di sud-ovest ; laddove da Calais a Dunkerque la costa piegandosi nella direzione del vento, le dune non progrediscono punto sulla terra, ma formano una giogaja o catena parallela alla costa.
      La rapidità con che si avanzano le sabbie è in alcuni casi spaventevole. Tra le foci dell'Adour e la Garonna il loro progresso annuo è di circa 18 metri ; nè è cosa facile arrestarne il corso. Il borgo di Mi-mizan è già sepolto in parte sotto le sabbie, contro le cui usurpazioni è venuto lottando da quarant'anni. Anche nella Bretagna un villaggio presso St-Pol de Léon è stato intieramente coperto di sabbia a segno da non rimanerne più visibile alcuna cosa fuorché il campanile. Lungo la costa di Boulogne l'avanzamento delle dune è stato quasi arrestato del tutto dopo i lavori eseguitivi dal Cassini. Gli abitanti piantano quivi una specie di ciperacea (Yarundo arenaria) ch'essi chiamano oya, la quale vi alligna assai bene e fermalasabb:a. Quest'operazione è tanto più vantaggiosa, in quanto che ogni monticello che vi si forma stabilmente serve di barriera efficace contro l'invasione di nuova sabbia mandata dal mare. In questo genere di lavori si rese giustamente celebre e benemerito l'ingegnere Bremontier.
      Nella Guascogna i contadini sforzano, per così dire, il vento a portare indietro in parte ciò che ha spinto. Quando il vento spira in direzione conti aria a quella che spinge le dune verso terra, essi gettano in alto la sabbia per mezzo di pale e così ne rimandano indietro una parte. Ma questa è assai piccola, e i venti predominanti spirando dal sud-ovest, le sabbie continuano ad avanzarsi non ostante tutti i loro sforzi. Talvolta le dune intercettano il corso dell'acqua al mare, formando stagni e paludi, che dànno origine ad una vegetazione acquatica ed in alcuni casi alla formazione di una specie di torba.
      DUNEDIN (geogr.). — Capitale della provincia di Otago nella Nuova Zelanda, con 18,409 abitanti.
      DUNFERMLINE (geogr.). — Città di Scozia nel Fife, con 23,313 abitanti.
      DUNGANN0N (geogr.). — Città di Scozia nell'E. del Tirone, con 3886 abitanti.
      DUNGARVAN (geogr.).— Città nella contea di Wa-terford, in Inghilterra, con 6520 abitanti.
      DUNKERQUE (geogr. e stor.). — Bella città forte e porto del la Francia nel dipartimento del Nord, sulla costa del mare di Allemagna, al punto di unione dei canali di Bergues, Bourbourg e Furnes, con 132,314 abitanti.
      Il suo nome significa in fiammingo chiesa delle dune, a cagione di una cappella eretta, dicesi, da sant'Eligio verso il 646 in mezzo alle dune che vi fiancheggiano la costa. Il luogo fu prima abitato da pescatori,che vi si stabilirono allettati dal suo porto VII. 65
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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