Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DUNKINFIELD — DUOnaturale, e fu poi fortificato da Baldovino il giovane, conte di Fiandra, verso il 960. Dai conti di Fiandra quella città passò alla casa di Bardou, poscia a quelle di Lucemborgo e di Borbone. Carlo V imperatore, nella sua qualità di conte di Fiandra, vi stabilì, nel 1535, l'Ammiragliato di quella provincia. La città fu presa dagl'Inglesi ai tempi di Filippo II; poi nel 1558 conquistata dai Francesi, i quali l'anno seguente la restituirono alla Spagna. 11 principe di Condé la riprese nel 1646; poi la ricuperarono gli Spagnuoli; e Turenna avendola riconquistata l'anno 1658 in seguito alla battaglia delle dune, in cui sconfisse gli Spagnuoli, essa venne, giusta un trattato previamente conchiuso con Cromwell, consegnata agli Inglesi, dai quali quattro anni dopo (seguita la ristorazione di Carlo II) Luigi XIV la comprò per la somma di cinque milioni di lire. Questo principe la fortificò dalla parte di mare e di terra, cosicché essa divenne una piazza inespugnabile ; ma il trattato di Utrecht (anno 1713) gl'impose la condizione di colmarne il porto e di demolirne le fortificazioni, il che però fu solo in parte eseguito. Luigi XV poi fece ristaurare le parti demolite, e nel 1793 la flotta inglese, che assediò Dunkerque sotto gli ordini del duca di York, non se ne potè impadronire.
Oggi questa città fa un ragguardevole commercio marittimo, favoreggiato dalla franchigia concessa al suo porto l'anno 1816; e la pesca del merluzzo a Terra-Nova, unita a quella delle aringhe, ne formano uno degli oggetti principali. Il canale da Dunkerque a Furnes, aperto nel 1635, è assai frequentato, siccome quello che mette quel porto in relazione col Belgio, connettendosi con parecchi (lei canali di quel paese. La sua lunghezza da Dunkerque alla frontiera è di circa 14,090 metri, e da questa a Furnes di circa 7000.
Dunkerque è patria di Giovanni Barth e di altri illustri uomini di mare. Giace al 51° 3' di lat. N., pressoché sotto il meridiano di Parigi.
DUNKINFIELD {geogr.). — Città del N. E. del Ches-hire in Inghilterra, con 14,085 abitanti.
DUNNOTAR CASTLE (geogr.). — L'antica sede, ora in rovina, dei Reiths, gli Earls Marischais di Scozia, sulla costa del Kinkardineshire, non lungi da Stonehaven.
DUN0IS Giovanni (biogr.). — Detto il Bastardo di Orleans, conte di Dunois e di Longueville, uno dei più brillanti guerrieri di Francia, nato nel 1403, morto il 24 novembre 1468. Era figlio naturale di Luigi duca d'Orléans, fratello di Carlo VI. Pugnò contro gl'Inglesi a Montargis (1427). Fu il più grande alleato di Giovanna d'Arco; e dopo la morte dell'eroina, continuò a combattere da eroe.
DUN00N (geogr.). — Uno dei più frequentati luoghi di bagni di Scozia, con 3756 abitanti.
DUN0YER Carlo Bartolomeo (biogr.). — Economista e pubblicista di valore, nato a Carcenac (Lot) il 20 maggio 1786; morto il 4 dicembre 1862. Carattere dominante di sua vita fu amor di libertà: e prima propugnolla nella stampa periodica col difendere i principii dell'89; poscia applicolla all'economia sociale, cui schiarì di nuovi lumi. Il 12 luglio 1814, giorno successivo a quello del ristabilimento dei Borboni, fondò il Censeur con Francesco Carlo Comte (V.), ed ambidue, per privilegio del lorocoraggio, come dice il Mignet, godettero più mesi della libertà della stampa, comecché fosse stata ripristinata la censura; e ne furono accusati da un diario realista siccome partigiani del ristabilimento dell'Impero. In questa tornava Napoleone dall'Elba; ma il suo Governo non approvò il Censeur, e ne sequestrò il quinto volume della collezione, a quel modo che, sotto la seconda ristorazione, fu condannato il settimo. Nel 1815 modificò il titolo, e con 12 volumi in-8° giunse fino al 1819, quando cessò. Allora, smesso il giornalismo, volse all'economia politica la potenza del suo ingegno, e pubblicò, nel 1825, L industrie et la morale considérées dans leurs rapports avee la socie té, che, rifusa e aumentata, ricomparve nel 1830, in 2 voi., sotto il titolo: Notiveau traité $ economie sociale, ecc., opera loda-tis8ima dal Blanqui, che con quindici anni di studii riprodusse nel 1845], in 3 voi. in-8°, così titolata: De la liberté du travail, ou simple exposé des con-ditions dans lesquelles les forceshumaines s'exercent avec le plus de puissance, in cui si contiene il distillato delle opinioni sue politiche, amministrative, economiche e morali. Durante gli ultimi anni della restaurazione scrisse nel Courrier francais, poi fu nominato prefetto del dipartimento della Somma dal Governo di luglio. Nel 1832, fu ammesso nell'Accademia delle scienze morali e politiche e creato consigliere di Stato. Otto anni appresso mise in luce un libro di argomento più strettamente amministrativo : Esprit ou méthode comparée de VAngle-terre et de la France dans les entreprises des travata publics, et en particulier des chemins de fer. Una missione dell'Accademia succennata poselo nella condizione di distendere alquanto il suo lavoro, che, stampato nel 1853,s'intitolò: Rapportàia suite d'informations prises en Angleterre sur la quesiion de savoir comment il est pourvu en ce pays dans les travaux réputés dangereux, insalubres ou incom-modes aux intérèts d'ordre, de sureté et de salubnté.
Sotto la repubblica, l'Assemblea Costituente lo conservò nell'ufficio di consigliere di Stato; e le utopie comuniste uno strenuo avversario sperimentarono nel suo volume: La revolution du 24 février (1849). Nel 1851, dopo avere nei periodici sostenuta la legge del 31 maggio ed essersi dichiarato contrario alla revisione estralegale della costituzione, il colpo di Stato del 2 dicembre gli sbarrò per sempre la carriera amministrativa. Rientrato allora nella vita privata, consecrossi al culto della scienza prediletta, e cento cose dettò in varii giornali, massime in quello Des économistes, nè smentì fino alla morte le dottrine liberali professate dalla prima giovinezza.
Vedi: Cocquelin et Guillaumin, Dictionnaire de VEconomie politique (Parigi 1852) — Annuaire en-cyclopedique (ann. 1862-63).
DUNS SCOTO Giovanni (biogr.). V. Scoto.
DUNSTABLE (geogr.). — Città del S. del Bedfords-hire, in Inghilterra, con 4558 abitanti.
DUNSTAN0 (san) (biogr.). — Nato a Glastonburg, in Inghilterra, nell'anno 925, morì il 19 maggio del 988. Fu arcivescovo di Cantorbery, e contribuì potentemente, con la sua alta e benigna influenza, all'incivilimento cristiano della Gran Bretagna.
DUO (wim*.). — Il padre Martini fa una differenttt^iOOQLe
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Baldovino Fiandra Fiandra Bardou Lucemborgo Borbone Fiandra Ammiragliato Inglesi Filippo II Francesi Spagna Condé Spagnuoli Turenna Spagnuoli Cromwell Inglesi Carlo II Luigi XIV Utrecht Dunkerque York Terra-Nova Dunkerque Furnes Belgio Dunkerque Furnes Giovanni Barth Parigi Ches-hire Inghilterra Reiths Earls Marischais Scozia Kinkardineshire Stonehaven IS Giovanni Bastardo Orleans Dunois Longueville Francia Luigi Orléans Carlo VI Inglesi Montargis Giovanna Arco Scozia YER Carlo Bartolomeo Carcenac Lot Borboni Censeur Francesco Carlo Comte Mignet Impero Napoleone Elba Governo Censeur Notiveau Blanqui Courrier Somma Governo Accademia Stato Esprit VAngle-terre France Accademia Rapportàia Angleterre Assemblea Costituente Stato Stato Des Cocquelin Guillaumin Dictionnaire VEconomie Parigi DUNS SCOTO Giovanni Scoto Bedfords-hire Inghilterra Glastonburg Inghilterra Cantorbery Gran Bretagna Martini Carlo V Luigi XV Giovanni Barth Giace Otto
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