Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      DUQUESNE (MAR HESE DI) ABRAMO - DURABILITÀ.
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      veniva nominato chirurgo in capo de\Y Hotel-Dieu, e successore a Sabatier nella cattedra di operazioni chirurgiche. Operatore abile ed ardito ad un tempo, egli riusci in moltissime operazioni che altri prima di lui non aveva osato tentare. Non havvi forse parte della chirurgia ch'egli non abbia illustrata, e se tutti i metodi da lui proposti e messi in uso non furono realmente nuovi, egli seppe almeno dare a molti di essi l'aspetto di novità, perfezionarli e farli conoscere, rendendoli, per così dire, popolari.
      La recisione totale del collo dell'utero da lui per la prima volta tentata, l'amputazione del corpo della mascella inferiore, nuovi metodi per l'ablazione delle membra nella contiguità, l'invenzione di uno strumento e di un metodo per la guarigione degli ani contro natura, l'invenzione od almeno il perfezionamento del metodo bilaterale, la guarigione delle fistole rettovescicali e rettovaginali col cauterio attuale portato nell'apertura fistolosa col mezzo dello specolo, sono cose dovute a Dupuytren e basterebbero a rendere immortale il nome di qualunque operatore ; eppure non sono che una piccola parte delle operazioni da lui eseguite e dei metodi da lui inventati o modificati.
      Assorto da una vita continuamente operosa, non potè tramandare alla posterità opere voluminose ; egli però pubblicava una Tesi sovra alcuni punti di anatomia, fisiologia ed anatomia patologica (Parigi 1803) ; una Memoria letta all'Istituto sugli effetti prodotti dalla legatura dei nervi pneumogastrici sulla respirazione ; ed alcuni altri scritti di anatomia patologica, frutto di lavori in pai-te fatti insieme con Bayle. Dupuytren fu chirurgo insieme ; ma non fu riputato gran medico, il che prova sempre più la vastità della scienza di guarire e l'impossibilità di poterne coltivare tutte le parti con pari successo. Le sue lezioni verbali vennero raccolte e pubblicate da' suoi alunni. Dupuytren, divenuto barone e cavaliere di più Ordini, moriva nel 1835 lasciando una successione ascendente a varii milioni, che si può considerare come frutto esclusivo delle sue fatiche. Egli legava morendo 200 mila lire per la fondazione di una cattedra di anatomia patologica e 500 mila per un ricovero di dodici medici attempati. Le sue intenzioni vennero mandate ad effetto e si creò inoltre un Museo patologico che porta il suo nome.
      Vedi, per più ampie notizie intorno al celebre chirurgo, Pariset, Eloge de Dupuytren (Parigi 1836) — Cruveilhier, Vie de Dupuytren, estratta dal Fiutar que frangais (1841) — Bardinet, Notice sur Dupuytren (Limoges 1853) — Malgaigne, Souvenirs sur Dupuytren; Revue médico-chir. (1854).
      DUQUESNE (marchese di) Abramo [biogr.). — Uno de' più valenti ammiragli francesi, nato a Dieppe nel 1610, morto il 2 febbrajo 1688. Servì la Svezia contro la Danimarca, di cui sconfisse la flotta nel 1643. Sotto Luigi XIV pugnò valorosamente contro le armate di Spagna e di Olanda, comandate da Ruyter. L'ultimo e non lodevole suo atto fu di lanciare 13,000 bombe su Genova.
      DURA (geogr. ani.). — È il nome di tre luoghi notevoli negli antichi geografi.
      1" La Dura babilonica, registrata al c. ni, vs. 1
      di Daniele, per denotare la vasta pianura su cui Nabucodònosor fece ergere la colossale statua d'oro alta 30 metri e larga 3, dinanzi a cui prostrarsi dovevano, al suono delle trombe e di altri fragorosi strumenti, i satrapi, i magistrati, i giudici, i capi d'esercito, i maggiorenti e signori, e tutta l'innumerevole turba del despota assiro. Il sacro testo la dice posta nella provincia di Babilonia, senza fissarne i confini; ma dal tenore della biblica descrizione facilmente rilevasi che doveva essere la pianura stessa in cui era situata la città di Babilonia, o porzione della medesima, e sarebbe quiudi fatica sprecata per i topografi il rintracciarla in terreno lontano dalla capitale.
      2° Castello fortificato dell'Assiria, sulla sponda sinistra del Tigri, indicato dai geogiafi greci al plurale (xi òoupa, Polyb., v, 5; Amm. Marc., xx, 5, 6), e che porta tuttodì il nome antico di Dur o Dura (Layard, Nineveh and Babylon, p. 469).
      3° Luogo nella parte settentrionale della Meso-potamia, poco distante da Circesio (biblico Char-chemis o Charcamis, lat. Circesium, Circusium, Circesstim, gr. Kipxvfatov, oggidì Karkisia, nel punto di congiunzione del Kabur coll'Eufrate), detto dai Greci Aoup«, ove, giusta la narrazione di Zosimo, fu eretto il famoso monumento militare dell'imperatore M. Ant. Gordiano III, che debellò, nel 243 dopo Cristo, il persiano Sapore nella Mesopotamia, e campeggiando in questa fu poco dopo deposto ed assassinato dai suoi soldati nel seguente anno per le suggestioni dell'arabo Filippo, slealissimo suo ajutante di campo e perfido successore. Era celebre principalmente l'imperiale mausoleo per il lungo epitafio in cui enumeravansi le gesta gloriose del sommo imperante, scolpite in cinque differenti caratteri, greco, latino, persiano, ebraico ed egizio. Lo storico Ammiano Marcellino differisce da Zosimo coll'asserire che la tomba ora mentovata di Gordiano era a Zaita (Zaitha, Zautha, ZauOa), pur sull'Eufrate, pochi chilometri al S. E. di Circesio; ma Eutropio e Rufo Festo assicurano che distava da questo 29 chilometri e */,2, ed è quindi da ritenere che l'indicazione di Zosimo sia esatta. 11 geografo Isidoro Caraceno, fiorente sotto i primi imperatori romani, afferma che Dura fu edificata dai Macedoni e chiamata Europo (Europus) ed anche Dura di Nicànore (Dura Nicanoris), ed è probabile che il nome notato da Polibio (v, 4*), anziché a questa, si riferisca invece alla precedente assira ; e lo stesso dicasi del bizantino Stefano, che cita cotesto medesimo libro polibiano, in cui di enti ambe si favella.
      DURABILITÀ (tecn. ed econ. ind.). — Una distinzione importante negli oggetti considerati sotto l'aspetto tecnico e commerciale si è la più o meno grande durabilità, essendovene alcuni, effimeri di loro natura, che con l'uso affatto distruggonsi, come gli alimenti, i combustibili e simili ; altri che hanno durata assai breve; altri che l'hanno di varii anni; altri finalmente che sembrano averla illimitata, come le gemme, e i brillanti principalmente. Egli è chiaro come a queste diverse condizioni interessi avere riguardo nella produzione, per non portarla ad eccessi tali, da doverne risentire in appresso difficoltà di smercio e perdita insieme.
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume VII (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1879 pagine 1048

   

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