Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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DUTROCHET RENATO GIOACCHINO ENRICO - DUTTILITÀ
recchie scoperte che sono state riprodotte in tempi moderni, il Dutens oltrepassa talvolta i confini della sana critica, e pare che desideri di attribuire quasi ogni invenzione alle nazioni dell'antichità; E&pli-c a ti oh de quelques médailles grecques et phénicten-nes, avec une paléographie numismatique (1776, in-4°), cui vanno unite parecchie dissertazioni anteriormente scritte sulla numismatica; Guide moral, physique et politique des étrangers qui voyagent en Angle/erre; Appel au bon sens, difesa del cristianesimo contro Voltaire e gli Enciclopedisti; Des pierresprécieuses etdes pierres fines, avec les ntoyens de les connaitre et de les évaluer (Parigi 1776); Histoire de ce qui s'est passé pour Vétablissement d'une régence en Angleterre (1789, in-8°); Considérations théologiques sur Ics moyens de réunir toutes les églises chrétiennes (1798, in-8°); J. G. H. Leib niteii opera omnia nunc primum collecta, in classes distributa,presfatiombu8 et indicibus exornata (Ginevra 1769, 6 voi.) ; Longi Pastoralia de Daphnide et Chloe grcece (Parigi 1776); Nouveaux intéréts de VEurope depuis larévolution frangaise( 1798); Mémoires d'un voyageur qui se repose (ivi 1806, 3 voL in-8°, contenenti aneddoti intorno alla vita ed ai viaggi .dell'autore).
DUTROCHET Renato Gioacchino Enrico (biogr.). — Distinto botanico e filosofo naturale francese, nato a Chàteau-de-Néon (Poitou) il 14 novembre 1776, morto a Parigi il 4 febbrajo 1847, era figlio d'un uffiziale emigrato di cui furono confiscati gli averi, ed entrò nella marina militare, da cui disertò dipoi per raggiungere l'esercito della Vandea in cui servivano due suoi fratelli. Nel 1802 comiuciò a Parigi lo studio della medicina, fu addottorato nel 1806, e nominato, nel 1808, medico di Giuseppe Bona-parte, re di Spagna, divenne tosto medico in capo dell'ospedale di Burgos, devastato allora dal tifo.
Tornato nell'anno 1809 in Francia, si diede allo studio di quelle scienze naturali cui la sua medica educazione lo rendeva acconcio, ed intese a sviluppare le leggi che regolano l'esistenza degli enti organici, si che molte delle sue indagini esercitarono un'influenza permanente sull'incremento della scienza. Il suo nome è più noto ai fisiologi per le sue ricerche sui passaggi dei fluidi a traverso le membrane vegetali e animali. Le leggi che regolano questi fenomeni furono da lui applicate alla spiegazione delle funzioni di assorbimento e di escrezione nel corpo animale e vegetale. Il passaggio di un fluido dal di fuori al di dentro fu da lui chiamato endosmosi, ed exosmosi il passaggio dal di dentro al di fuori. Le sue idee su questo subbietto furono pubblicate in un'opera stampata a Londra e a Parigi nel 1828 sotto il titolo di Nouvelles recherches sur l'Endosmose et l'Exosmose, suivies de Vapplication expér mentale de ces actions physiques à la solution du problème de l'irritabilité végétale et à la détermination de la cause de Vascension des tiges et de la descente des racincs. I fenomeni compresi sotto i termini endosmosi ed exosmosi furono correttamente descritti da Dutrocliet, ma egli affret-tossi soverchiamente ad attribuirli all'elettricità, e non vide confessi sieno parti di un sistema ben più generale di fenomeni dei descritti da lui. Numerose e di vario argomento sono le altre sue opere, fra lequali mentoveremo le seguenti: Mémoire sur une nouvelle théorie de la voix, ecc. (Parigi 1806) ; Mé-moire sur une nouvelle théorie de Vharmonie, ecc. (ivi 1810); Histoire de l'ceuf des oiseaux, ecc.; R«-cherches sur Venvéloppe du feetus ; Recherches sur la métamorphose du canal alimentaire ches les in-sectes; Observations sur la structure et la régéné-ration des plumes; Recherches sur Vaccroissement et la reproduction des végétaux, ecc. I risultati di tutti i suoi lavori ed una rassegna di tutti i subbi etti cui consecrò la sua attenzione trovansi in un volume intitolato: Mémoires pour servir à Vhistoire anatomique et physiologique des végétaux et des ani-maux (Parigi 1837, 2 voi. in-8° con un atlante di 30 tavole).
Vedi Revue Encycìopédique (x, 242, ecc.).
DUTTIAH (geogr.). — Città del Bundelcund, nell'India centrale, fra Agra e Sangor, capitale di omonimo principato, la quale conta 50,000 abitanti.
DUTTILI METRO (fìs.). — Strumento immaginato da Regnier nel 1822 per misurare la duttibililà dei metalli. Faceva egli fondere i metalli da saggiarsi in uno stampo da palle di fucile del diametro di 10 mill., le poliva esattamente dalle sbavature, poi le poneva sopra un piccolo tasso di ferro segnato alla superficie di varii circoli concentrici incisi che faceva l'uffizio d'incudine. Vi lasciava poi cadere sopra un pesante maglio di ferro da un'altezza che misurava sopra un arco di circolo graduato, ripetendo la caduta del maglio tante volte quante occorreva perchè la parte inferiore della palla si riducesse alla misura d'uno dei circoli, deducendo la maggiore o minore duttilità dal numero dei colpi necessarii a tal fine.
Venne applicato, nel 1823, alle dogane francesi per conoscere il piombo più duttile da usarsi per bollare le merci, sollevandosi il maglio a 60 gradi, e spingendo lo schiacciamento fino a mutare le palle in dischi del diametro di 30 millimetri. Si trovò lo stagno di Coniovaglia avere durezza quadrupla del piombo ; questo divenire molto più duro per l'unione a un decimo soltanto di zinco; finalmente che rifondendo il piombo fino a dieci volte di seguito diviene sempre più duttile.
DUTTILITÀ (/Si.). — E la proprietà per cui alcuni corpi solidi sono capaci di allungai si più o meno facilmente sotto l'influenza della pressione, della percossa, e più particolarmente dello stiramento, in modo da conservare la forma che hanno presa iu virtù di queste forze. Tale proprietà dipende probabilmente dall'essere le molecole fornite di numerose facce, poiché allora sono vicinissime le posizioni di equilibrio stabile, debolissime le amplitudini di elasticità, e per poco che vengano rimosse trovano nuove posizioni in cui si mantengono.
Alcuni corpi sono duttili così a freddo come a caldo, per esempio molti metalli ; alcuni altri acquistano la duttilità per mezzo del calore, come le resine ed il vetro ; altri finalmente diventauo duttili per l'intervento di un liquido, come l'argilla impastata coll'acqua.
Certi corpi duttili cedono al più piccolo stiramento, ma certi altri non cangiano di forma se non subiscono l'azione di forze energiche.
I metalli principali, nell'ordine della loro éntèb
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