Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (19/415)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      Ifc REATTIVI e ttEAGÈNTl - RÉAUMt)R (ÉEJNATO ANtONÌÒ FERCtìAttLT DÉ)
      REATTIVI e REAGENTI (chim.). — Si dicono reattivi e reagenti tutte quelle sostanze le quali, mescolandosi con altre di natura o qualità ignote o dubbie, inducono certe mutazioni, per le quali si viene a conoscere la vera natura o qualità delle materie esaminate. Cosi il jodio è un reattivo prezioso per iscoprire l'amido, dacché produce col medesimo una bella colorazione azzurra; e in iscambio l'amido serve a scoprire le più piccole quantità di jodo esistenti in un liquido. L'acido ossalico rende manifeste le più piccole quantità di calce esistenti in una dissoluzione, precipitandole allo stato di os-salato insolubile od inducendovi un torbido che non iscompare per l'aggiunta di altro acido ossalico, se la proporzione della calce fosse piccolissima. L'acido solforico ed i solfati solubili sono i reagenti dei sali solubili di barita, perchè in essi formano un precipitato bianco di solfato di barita insolubile. L'acqua di barita ed i sali solubili di questa base, sono, in ricambio, reagenti opportuni per iscoprire l'acido solforico ed i solfati. Il tannino o l'infusione di noce di galla è il reattivo dei sali di ferro, perchè mescolando insieme le soluzioni di questi corpi , si ha un precipitato nero o quasi nero di tannato o di gallato di ferro. Lo stesso dicasi del nitrato d'argento, il quale forma colle soluzioni d'acido cloridrico e dei cloruri un precipitato bianco di cloruro d'argento, che si discioglie nell'ammoniaca e si fa nero per l'esposizione alla luce; del bicloruro di platino, che precipita i sali di potassa in cloruro doppio di platino e di potassio, di colore giallastro; dell'idrogeno solforato, che precipita la soluzione della maggior parte dei sali metallici con colori differenti; delle lamine di ferro, che precipitano il rame allo stato metallico dalle sue dissoluzioni saline, ecc.
      Fa d'uopo distinguere in due classi i reagenti chimici ; cioè in generali e speciali.
      Reagente generale è quello che giova a riconoscere la natura e qualità di un numero cospicuo di composti i quali posseggano in comune una data maniera di operare chimicamente. Il colore azzurro della laccamuffa, per es., è reattivo comune per tutti gli acidi solubili, poiché quando si mescoli con un acido sciolto, qualunque esso sia, purché libero da combinazione, muta di colore e diventa rosso. La stessa laccamuffa che fu arrossata di già, diventa il reattivo comune degli alcali e delle basi solubili, poiché in loro contatto ritorna all'azzurro di prima, essendo che l'alcali o la base libera gli levano l'acido ond'era stata arrossata.
      Reagente speciale è quello che serve a riconoscere un dato corpo, sia libero, sia anche combinato, quantunque non si possa dicelare in tutte le maniere di combinazione. Il prussiato giallo di potassa è ottimo reagente per iscoprir il ferro, quando si trova nelle mescolanze e combinazioni in istato di protossido; e il prussiato rosso di potassa è ugualmente appropriato per isvelare lo stesso metallo uelle combinazioni in istato di sesquiossido; ambidue dànno un coloramento ed un precipitato di azzurro di Prussia.
      Certi reagenti non valgono che allo scopo solo di manifestare la esistenza di un dato corpo, o la vera natura di un composto, come, a cagion d'esempio,
      i prusBiati svelano i sali di protossido e di perossido di ferro, e la laccamuffa azzurra fa conoscere se un composto sia acido o no. Ma non potrebbero giovare a determinare con esattezza in che quantità sia nella soluzione o nel misto il corpo fatto palese. Altri reagenti hanno di più i] privilegio, non solo di manifestare in un liquido od in un misto la esistenza di un corpo, ma eziandio di agir per tale modo, che, volendosi, si può conchiuderne quanto ve ne fosse. Il nitrato d'argento svela non solo il cloro, ma giova a determinarne la proporzione, poiché lo precipita in istato insolubile, in combinazione stabile, che può essere raccolta, lavata, seccata e pesata. Similmente il prnssìato giallo di potassa determina il rame sciolto in un liquido, svelandolo, poiché operando con certe cautele si può conoscere dalla dose del reattivo che ocoorse, quanta fosse la proporzione del metallo contenuta nel liquido.
      I reagenti di consueto adempiono allo scopo primo, cioè del semplice dicelare di un corpo, quando o intorbidano la chiarezza del liquido 0 del mezzo qualunque in cui si trovi diffuso, ovvero inducono un coloramento speciale, sia sopra di sé, sia sul corpo cercato, talché si possa certamente argomentarne se siavi o no quello che si vuole metter in evidenza. Altre volte giovano ancora facendo sprigionare odori 0 vapori caratteristici.
      I reagenti servono sicuramente anche allo scopo secondo, quando dànno nascimento ad un composto definito, stabile, atto ad essere purificato, seccato e lavato, separabile facilmente dal liquido 0 misto in cui si cerca il corpo. Ciò non toglie che non si arrivi allo stesso intento eziandio per via dei coloramenti, sia che servano come indici del punto in cui la reazione ebbe termine, sia che il loro mutar di colore valga come di misura per la quantità della reazione avvenuta. Nella clorometria ed alcalimetria si hanno esempi in proposito.
      Carte reagenti sono listello di carta comune imbevuta di un dato reagente atto a svelare un dato corpo 0 più corpi. La carta inazzarrita colla laccamuffa giova a scoprire gli acidi. Quello che si fa coi liquidi, si fa eziandio per fusione, e in tal caso si usano i reattivi detti per via secca. Questi operano sia vetrificando l'ossido metallico, con un dato colore, o inducendo il metallo a rendersi libero ed a palesarsi colle sue qualità caratteristiche ; ovvero cou produrre un dato coloramento nella fiamma eccitata sul carbone ardente dal Boffio del cannello ferruminatorio.
      Si possono eseguire anche coi reattivi per via secca determinazioni quantitative dei corpi, purché si usino molte cautele e si abbia acquistata certa abilità nel maneggio dei reattivi medesimi.
      RÉAUMUR (Renato Antonio FERCHAULT de) (biogr.). — Uuo de' fisici e naturalisti francesi più ingegnosi. Figlio di un consigliere al tribunale della Rochelle, nacque in questa città nel 1683. Come i suoi beni di fortuna gli permettevano di dedicarsi intieramente all'osservazione della natura, suo gusto prediletto, andò in Parigi nel 1703, si mise in relazione coi più grandi uomini, e fin dall'anno 1708 l'Accademia delle scienze lo accolse nel suo seno per alcune memorie sulla geometria che egli let^ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (19/415)






FERCtìAttLT DÉ Prussia Biati Boffio Renato Antonio FERCHAULT Rochelle Parigi Accademia Qle Figlio