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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RECALE - RECAMIER GIOV. FRANC. GIULIA ADELAIDE BERNARD)
REGALE (geogr.). — Comune nella provincia e nel circondino di Caserta, con 2152 abitanti. RECAMIER Glov Frane. Giulia Adelaide BERNARD) ibiotfr.). — Illustre donna francese, nata a Cressin presso Belley (Aix) il 6 novembre 1774, morta a Parigi l'I! maggio 1849, era figliuola d'un banchiere di Lione, Bernard, che andò a porre stanza nel 1784 a Parigi sotto Caloune, il quale gli affidò ufficii importanti nella direzione delle poste. La bellezza crescente della giovinetta le trasse intomo uno stormo di adoratori, e lasciata libera di scegliere chi meglio le andasse a genio, sposò a 15 anni nn ricco banchiere, Giacomo Recamier, che ne aveva 42. Nel 1798 ella strinse amicizia con la Staél, e nel 1800 con Adriano e Matteo di Mont- morency, il quale ultimo rimase fino alla morte suo consigliere prudente e suo amico devoto. Luciano Buonaparte, fratello del primo console, concepì verso di essa una passione infelice, e la Recamier accolse la sua devozione ostinata con quella indifferenza maliziosa ch'era la sua migliore difesa. Fra le altre sue intime conoscenze citeremo Ber-nadotte, il futuro re di Svezia, e il generale Moreau. Queste attinenze con emigrati e personaggi ostili al Governo, non che le prove d'affetto alla Stael esiliata di Corte, diedero alla sua condotta un'apparenza di opposizione, confermata dal suo rifiuto di accettare il posto di dama di palazzo dell'imperatrice, offertogli da Fouché nel 1803. Ma il prestigio che la circondava era talmente grande ed irresistibile, che i personaggi officiali, i ministri stessi ambivano l'onore di essere ammessi nelle sue snle, per guisa che Napoleone chiese un giorno stizzito se il consiglio dei ministri avea luogo in casa la Recamier. La rovina subitanea di suo marito pose fine all'opulenza, di cui faceva così nobil uso, ed afforzò le amicizie che aveva ispirate. La siguora di Stael la invitò nel suo ritiro di Coppet, I ove incontrò l'uomo cui ispirò la sola passione che parve condividere. Nipote di Federico il Grande, il principe Angusto di Prussia, fatto prigioue alla battaglia di Saalfed (ottobre 1806), accoppiava in sè bellezza, spirito, coraggio, carattere cavalleresco, ed ajutato dalla Staci, il principe ottenne dalla Recamier ch'ella invierebbe al marito una richiesta di divorzio. La risposta commovente e rassegnata di colui che voleva abbandonare nell'avversità, il timore dei giudizi del mondo, indussero madama Recamier a protrarre l'effettuazione d'uu disegno che nudrì ancora per molti anni. Ella partì subitamente da Coppet, ma continuò a corrispondere col principe, che non la rivide però che nel 1818 e nel 1825 a Parigi. Fu allora che fece dipiugere a Gérard il celebre quadro di Corinna al capo Mi8eno, che conservò tino alla morte nella sua galleria a Berlino, e legò poi per testamento a colei ! di cui avea serbato cara ricordanza. Dopo aver fatto ritorno a Coppet presso la sua amica esiliatala Sttèl, madama Recamier riceveva ella stessa, l'8 settembre 1811, un ordine d'esilio, cbe le vietava d'accostarsi per più di 200 chilom. a Parigi. Dopo una dimora di otto mesi a Cliàlon-1 sur-Saóue, trasferissi a Lione nella famiglia di suo ! marito, e vi trovò due donne d'alto legnaggio perse-, guitate al paro di lei dal Governo imperiale, le du-j chesse di Luynes e di Chevreuse. Là altresì conobbe j il suo compatriota Ballanche, l'illustre filosofo, che prese ad ammirarla e ad amarla nobilmente, e che ! dovea divenir poi con Chateaubriand l'ospite più assiduo della sua residenza dell'Abbaye-aux-Bois. Poco appresso partì per l'Italia, e male accolta a Roma dalle autorità francesi, che non vedevano iu essa che l'esiliata, si ebbe a Napoli l'accoglienza ; più favorevole da Murat e dalla moglie sua Carolina, che non aveva punto potuto dimenticare le loro autiche relazioni. Rimpatriatasi con la Ristorazione, madama Recamier rimase fedele a'suoi nobili sentimenti di patriottismo. 11 duca di Wellington, che aveva am-j bito l'onore d'esserle presentato, avendo un giorno, t^ooQle |
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