Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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REDI FRANCESCOsibbene una spirale che scende di fuori e sale di dentro. Il rivolgimento succede sull'emisfero settentrionale sempre da dritta a sinistra, e sul meridionale invece sempre da sinistra a dritta. La celerità della rotazione va crescendo dalla periferia al centro della procella. Ben presto la massa dell'aria, soggetta al rivolgimento spirale, si muove
10 avanti, ma con celerità molto minore di quella della rotazione, non percorrendo ordinariamente che 48 o, tutto al più, 69 chilometri all'ora, mentre
11 rivolgimento spirale procede colla celerità di 160 e fino 480 chilometri all'ora. Relativamente allo spazio percorso, manifestasi una grande uniformità nelle procelle in certe regioni del globo, p. es. in quelle dell'Oceano Atlantico o nei tifoni del Mare Cinese. Nell'Oceano Atlantico p. es. vengono esse ordinariamente dalle regioni equinoziali , all' E. delle isole delle Indie occidentali, proseguono poi per N. 0. ; deviano poco a poco, a 30° di latit. N., verso N. E., e salgono, parallele alla spiaggia dell'America settentrionale , fino a Terranuova, descrivendo di tal guisa una curva parabolica. Se ne può talvolta rintracciare la via per 4800 chilometri di estensione, in 1600 chilometri di ampiezza. Più regolari i fenomeni colle grandi che colle piccole procelle ; più uniformi per mare che per terra. Si abbassa il barometro se il centro del vento vorticoso si avvicina colla maggiore sua celerità alla rotazione e sale in proporzione corrispondeute to-stochè scomparisce il centro. Queste leggi sono tanti fatti scoperti col metodo rigoroso della iuduzione, e sono per i navigatori della massima entità. Fino al termine della sua vita non stancossi il Redfield di completare le sue osservazioni e collegarle con quelle di Dove, Reid, Piddington, Thom ed altri. Anche l'ultimo trattato da lui scritto ed iuserito nella bell'opera da noi già citata del commodoro Perry (V.), sulla spedizione del Giappone, si riferisce ai tifoni del Grande Oceano. I suoi scientifici lavori furono accolti con molto favore da' suoi com-patriotti, che gliene seppero grado, e lo rimeritarono degnamente. Fu quindi nominato Maestro delle arti (Master of Arts) dal collegio Yale nel Connecticut ed eletto presidente della Società Americana del progresso delle scienze (American Asso-ciation for the advancement of science), nella prima adunanza tenuta dalla medesima.
REDI Francesco (biogr.). — Celeberrimo naturalista, medico e letterato, nacque il giorno 18 feb-brajo dell'anno 1626 da una famiglia patrizia di Arezzo. Terminò gli studii nell'Università di Pisa, dove fu addottorato in medicina e filosofia, e prese stanza a Firenze, dove in breve si fece conoscere valente medico. Le guarigioni che ottenne nella pratica dell'arte sua gli meritarono la fiducia del granduca di Toscana Ferdinando II, che lo creò suo archiatro; e questo titolo onorevole gli fu confermato da Cosimo III. I doveri che gl'imponeva tal carica non gl'impedirono di coltivare le lettere e la poesia, nè di secondare il suo genio per gli sperimenti fisici ; ed in si varii generi di sapere si acquistò una giusta fama ehe fu dal tempo confermata. Come medico, divenne benemerito dell'arte, riducendone la pratica a più semplicità, proscrivendo l'abuso dei rimedii composti, e principalmentefaceudo couoscere a' suoi colleghi la uecessità dol-l'o88ervazione. Come letterato, esso fu uno dei pochi scrittori del secolo xvu in Italia che seppero preservarsi dal contagio del cattivo gusto portato quivi di Spagna e di Francia, e prendere per esemplari i buoni antichi ; contribuì molto a mantenere la purezza della lingua , e cooperò in gran parte all'edizione del 1691 del Dizionario della Crusca, nel quale sono citate le sue opere come testi di lingua. Ma specialmente come osservatore il Redi si acquistò diritti alla riconoscenza e stima della posterità. Fece uno studio particolare degl'insetti,
Fig. 5616. — Redi Francesco.
e per una serie d'ingegnose osservazioni, la cui esattezza è comprovata, dimostrò che nessuna specie è riprodotta dalla putrefazione , come si era creduto fino allora quasi seuza esame; ma ebbe torto di supporre uelle specie di cui non aveva scoperti gli organi sessuali, un'anima sensitiva, a cui attribuiva il potere della riproduzioue, sistema da non potersi sosteuere e ch'egli non potè fare ammettere. Fu autore di osservazioni uuove e cu riose sopra la vipera, le lacrime dette bataviche, i sali artificiali, i vermi intestinali, l'acqua comune impiegata per fermare le emorragie, ecc. Insomma, sparse molta luce sopra quasi tutte le parti della fìsica, della storia naturale e dell'anatomia, e quantunque caduto in alcuni errori, non si può negargli il vanto di avere schiusa la sola via che poteva coudurre alla verità. Redi era sollecito di comunicare le sue scoperte all'Accademia del Cimento , di cui esso era ornamento principale, ripeteva gli sperimenti in presenza dei colleghi, dei quali accoglieva i suggerimenti, e pregiava le osservazioni di Cestoni sopra gli iusetti che venivano dal corpo umano, confessando la superiorità di queste sopra le sue. Alcuni assalti di apoplessia cui soffrì verso il fine di sua vita, non scemarono punto l'ardor suo per lo studio; nondimeno, per consiglio dei suoi amici, si recò a Pisa affine di sollevarsi da' suoi lavori e respirare un'aria forse per lui migliore. Fu^.ooQle
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