Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
REGGIO
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namento ebbe gran forza la Fanteria (V.), come quello che dava a maneggiare due o tremila nomini ad un tempo; laddove prima di questa istituzione dovessi operare per mezzo di bande o compagnie separate, poste sotto capi diversi , e non sempre d'accordo nell'eseguire le mosse simultanee.
L'esercito, ormai fiorente, adottò lo straniero trovato, e i migliori capitani v'aggiunsero di proprio ordini più fermi e forma più rapida e semplice. Presso noi col nome di colonnello intendevasi dapprima il nnmero de' soldati che spedivansi ad una particolar fazione: poi dal numero il nome passò al capo che lo dirigeva, sicché colonnello indicò l'uno e l'altro.
In Francia i primi reggimenti furono istituiti nel 1558, verso la fine del regno di Enrico II, e ven-, nero surrogati alle legioni di Francesco I. Allora ogni maniera di armi fu ordinata a reggimenti, e pare che il cardinale di Richelieu avesse primo il pensiero di suddividere il reggimento di fanteria in battaglioni, e in isquadroni quello di cavallerìa.
I reggimenti, quando gli Stati d* Europa erano ancora divisi in feudi, non appartenevano tutti alla Corona. I principi, i grandi feudatarii recavansi agli eserciti capitanando reggimenti composti di loro vassalli o d'uomini prezzolati, ed erano realmente capi e proprietarii di questi reggimenti per loro cura formati e a loro spese mantenuti.
In Italia uopo è distinguere due sorta di milizie, le feudali e le cittadine: le prime reggevansi a un dipresso come negli altri Stati d'Europa; le seconde variavano assai. Spente queste e quelle, e sottentrate ad entrambe le compagnie di ventura, gli ordini militari variarono ancora, e prevalendo nelle guerre le forme e le discipline straniere, la milizia italiana vi si uniformò. I capitani di ventura erano infatti creatori e proprietarii fino ad un certo segno delle loro compagnie, entrambi venduti al miglior offerente. Il titolo di colonnello proprietario con-aervossi in Inghilterra, in Russia, in Austria ed io parecchi altri Stati d'Allemagna, dove i reggimenti portano il nome dei proprii colonnelli. Un tal favore conceduto a principi ed a generali più cospicui, è per questi ultimi larga fonte d'entrate legali e riconosciute. In Francia alcuni reggimenti portarono il nome delle provincie o dei paesi dove erano stati levati; indi i reggimenti d'Alvernia, Picardia, di Reale Scozzese, di Real Cantabro, ecc. Tatti, oltre il nome, portavano un numero d'ordine: ma per un decreto del 1793 gli antichi reggimenti e i battaglioni de' volontarii furono commisti e divisi in semi-brigate. Sotto l'Impero tornossi ai reggimenti. Il primo esercito francese ordinato sotto la ristorazione componevasi di legioni di fanteria, che non pertanto nel 1820 presero definitivamente il nome di reggimenti.
In Italia, le milizie furono ordinate a un di presso nello stesso modo per reggimeuti, con nome particolare delle provincie ond'erano arruolati e con numero d'ordine. Ma da pochi anni la fanteria di linea ba abbandonato il nome della provincia, ritenendo solo il numero d'ordine ; non cosi la cavalleria.
II uumero di battaglioni o di squadroni onde si cooipougouo i reggimenti di fanteria e di caval-
leria è vario ne' varii paesi. In Inghilterra la maggior parte de'primi non ha che un battaglione; in Russia se n'ha sei per ogni reggimelo, quattro di guerra e due di riserva. In Francia i reggimenti sono di tre battaglioni : parecchi Stati d'Allemagna hanno solo due battaglioni per reggimento: tre battaglioni hanno gli Italiani attualmente, salvo i reggimenti alpini, dei quali alcuni sono a quattro; quattro, cinque o sei squadroni pel reggimento di cavalleria. 11 numero degli squadroni in Austria ed in Russia varia da otto a dieci. Ma se si pon mente che lo scopo avuto in mira nel creare il reggimento, fu di porre sotto il comando d'un sol capo un corpo di truppe ch'egli è incaricato d'amministrare e di esercitare colla sua voce e per suo impulso diretto, si vedrà che un reggimento di fanteria di tre battaglioni con un effettivo di 2400 a 3000 uomini, e che un reggimento di cavalleria di sei squadroni ciascuno di 100 cavalli sono nelle migliori condizioni per ben guerreggiare. Le armi speciali non sono ordinate a reggimenti che in tempo di pace e per loro istruzione ; in guerra servono per compagnie staccate.
Sotto l'Impero una gloria immortale si associò ai numeri particolari di alcuni reggimenti, talché bastava pronunziare questi numeri per indicare un corpo di valorosi.
A' di nostri parecchi reggimenti italiani ottennero buon nome nelle guerre combattute contro l'Austria negli anni 1848 e 1859, non che in Crimea cogli eserciti alleati e ultimamente nel 1860 coutro le milizie che difendevano le provincie dello Stato Pontificio e nel 1866 contro l'Austria.
REGGIO {geogr. e stor.). — Due città cospicue di questo nome conta l'Italia, l'una nelle sue regioni centrali, e l'altra nelle meridionali. Ecco intorno ad entrambe le notizie più rilevanti.
1° Reggio d'Emilia o nell'Emilia; in latino Regium Lepidi, Regium Lepidum, anche JEmilia e i suoi abitanti Regienses, in gr. 'Pifrtov Aextèou, 'Pifyov Aeirfòiov. Nel latino medievale Regium Lepidi (Ti-raboschi, Cod. Dip. Mod.y 1, 2, carta dell'822), e più spesso semplicemente Regium o Rhegium e i suoi abitanti Regini o Rhegini ed anche Rexani. In volgare medievale Rezo, poi Reggio di Lombardieiy e, come entrò a far parte dei dominii estensi con Modena capitale , anche , sebbene impropriamente, Reggio di Modena.
Città dell'odierno Regno d'Italia, nella regione che si addimanda Emilia, capoluogo di provincia, circondario e mandamento e comune dello stesso suo nome, sotto il 44° 39' di lat. N. e 28° 26' di long. S. Può dirsi assai beila per regolarità topografica, ampiezza di vie, e bontà di fabbricati. Sorge in una amena, fertile e salubre pianura presso la riva destra del Crostolo, sulla via già Emilia o Claudia o Regia, ora provinciale, tra Parma e Modena. È tuttora cinta di mura e fosse e baluardi, che però subirono iu questi ultimi auni alcuni abbassamenti, e fra non molto dovranno scomparire affatto. Di recente fu provveduta di un acquedotto, per dono splei didissimo di un privato cittadino, il comm. Ulderico Levi.
La provincia consta di due circondarii: di Guastalla con 63,104 abitanti presenti all'ultimo cen-
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