Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
62 REGGIO FRANCESCO - REGGlOLOFig. 5618. — Rocca e chiesa di Reggiolo.
tiliano e di Ovidio ne avevano posto l'appicco, e la cosa audò tanto innanzi, che assoldarono persino sicarii l'nu contro l'altro. Nel 1503 vennegli fatto soppiantare il suo rivale nella cattedra che aveva occupata; ma nel 1508 pose stanza a Venezia, ove aveva già insegnato, e vi diede lezioni d'eloquenza fino alla morte. Erasmo, che l'aveva conosciuto a Padova, parlò di lui con molta stima. Abbiamo di Reggio: Problemata in Quintilianum (1491 ì; edizioni con note e commentarli, fra le altre Ovidii Metamorphoses (Venezia 1493); Libri rhe-toricorum ad Herennium (Cracovia 1500); Quinti-liani Institutiones ( 1506); Plutarchi Apophtegmata ; ed una versione latina delle Opere di Basilio il Grande (Ruma (1515).
Vedi Tira boschi, Storia detta letteratura italiana (vi, 2" parte, 362).
RS66I0 Francesco (biogr.). — Astronomo, nato nel 1743 a Genova, morto il 10 ottobre 1804 a Milano, entrò di buon'ora nella Compagnia di Gesù, e professava teologia a Genova, quando la soppressione dell'ordine gli permise di consecrarsi intieramente allo studio delle matematiche e dell'astronomia. Mercè i suoi rapidi progressi ei potè tosto condividere i lavori di Oriani e De Cesaris all'Osservatorio di Brera. Nel 1776 determinò la latitudine e la longitudine di Pavia e di Cremona, e stabilì nello stesso tempo la differenza del meridiano di quelle due città con quello di Milano. Appresso, unitamente a' suoi dotti colleghi, eseguì la triangolazione dell'Alta Italia, che fu ultimata nel 1794. Era membro dell'Accademia delle scienze di Torino e corrispondente dell'Istituto di Francia. I suoi lavori (34 in numero) contengonsi nelle Effemeridi astronomiche di Cesaris, e citeremo fra gli altri iseguenti: Dell'anello di Saturno (1775); De veris lunce et solis diametris (1776); De machinis specula astronomica mediolanensis (1782); De altitudine media barometri et thermometri (1785); De motu medio Saturni et Jovis (1785); Observatio Urani (1796); Osservazioni dei pianeti Cerere e Pallade, ecc.
Vedi Poggendorff, Handwòrterbuch der exacten Wissenschaften (Lipsia 1863, voi. 2).
REGGIO (da) Luca (biogr.). V. Ferrari Luca.
REGGIOLO (geogr.). — Comune nel circondario di Guastalla, provincia di Reggio dell'Emilia, con 6130 abitanti: dista da Reggio poco più che 33 chilometri e quasi 46 da Modena. L'antico castello, oggidì in parte trasformato in chiesa, come vedesi nella soprastante incisione, diede al picciolo paese certa rilevanza nella storia dell'evo medio, quando in Italia ogni balza, ogni dirupo, ogni bricca appariva irta di fortilizi, di bastite e di merlati castelli, segno del vicendevole affetto de' nostri antenati e del benessere sociale che gode vasi in quella tanto encomiata età.
Da Reggio deriva Reggiolo giustamente il Pez-zana, messe da banda le conghietture inconcludenti dell'Affò. I vescovi di detta città possedevano da antico codesta regione, che più tardi passò nel dominio di Bonifacio marchese di Toscana, quindi della contessa Matilde, sua figliuola, ultimamente dei Reggiani, i quali congiuntamente ai Cremonesi (padroni di Luzzae Guastalla) si studiarono, quanto l'età comportava, di risanare i terreni acquitrinosi e l'aere micidiale. Ciò non ostante, quel poco di malaugurato terreno mosse l'appetito de'Mantovani, che l'assalirono, sicché fu fortificato con mura e castello. Messosi a patteggiare, come la modat^ooQle
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