Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
e6 registrataci macchine e regiSt&aTori strumenti ed apparecchiCon alcune leggiere modificazioni l'apparecchio dell'Ozanam potrà pure essere applicato all'inscrizione delle variazioni della respirazione, della tosse, e simili, con grande vantaggio della diagnosi medicale. Ad ogni modo lo studio perseverante dell'Ozanam ò degno di lode, e il suo strumento un felice trovato, quando pure non rispondesse in tutto a tutte le previsioni teoriche.
Accenneremo ancora l'apparecchio re* gistratore della velocità e della direzione del vento, ideato dal prof. C. Parnisetti, direttore dell'Osservatorio di Alessandria, e perfezionato dal dott. F. Brusotti, professore dell'Università di Pavia, ò rappresentato dalle figure 6620 e 5621, di cui quella ritrae l'apparecchio recettore, questa l'apparecchio registratore. Perchè queste due parti compongono XAnemografo Parnisetti, la prima, esposta all'aria, è destinata a subire l'azione del vento; la seconda, che registra le variazioni, è collocata d'ordinario nella stanza dell'osservatore. Descriviamo brevemente le due figure.
Apparecchio recettore. — Questo apparato consta di due parti, la prima delle quali serve ad indicare la velocità, la seconda la direzione del vento. Per la velocità si adopera il solito molinello di Robinson (che vedeBi nella figura 5620 in a), formato da due aste orizzontali in croce, ciascuna delle quali termina a'suoi estremi con un emisfero cavo di rame colle concavità rivolte tutte nel medesimo senso; per guisa che tutte le volte che soffia il vento, il molinello gira intorno ad un asse verticale a, per causa della pressione che il vento esercita contro quegli emisferi, la cui concavità è rivolta verso il vento che spira. L'albero verticale di rotazione del molinello porta una vite perpetua che incastra con una ruota dentata, in modo che ad ogni giro del molinello la ruota si avanza di un sol dente. In un punto qualsiasi della circonferenza della ruota trovasi un'appendice, la quale per ogni giro completo della ruota agisce sulla leva d e mobile intorno al fulcro f, e ne abbassa l'estremità d, in quella che l'altra e s'inalza col filo g e col peso t (fig. 5621) a questo sospeso. Se la ruota continua a girare, l'appendice abbandona la leva, la quale ritorna alla primitiva posizione; perciò il peso t si abbasserà insieme coll'estremo e della leva, ed agirà sull'apparecchio registratore nel seguente modo. La direzione del vento è poi data da una ventaruola h h, mobile intorno ad un'asta verticale kk, il cui movimento, pure verticale, per mezzo di un apposito incastro di ruote poste in k' e nascoste nella figura, si converte in movimento orizzontale nel corto albero t, il quale, per mezzo di nna cinghia o catenella e di opportuni incastri di ruote poste in p (fig. 5621), trasmette, senza alcuna modificazione, il suo movimento di rotazione all'apparato registratore.
Tanto la velocità quanto la direzione del vento vengono registrate sopra una striscia di carta con-
Fig. 5G20. — Apparecchio recettore dell'Anemografo.
tinua mmm'm' (fig. 5621) tenuta ben distesa da un peso posto inferiormente (cbe non si vede nella figura) ; la quale è avvolta e scorre continuamente sopra un tamburo lì, messo in moto da nu apparato di orologeria chiuso nella piccola cassa A. Tal carta si divide previamente con una matita in ventiquattro liste trasversali uguali, ciascuna delle quali corrisponde allo spazio di cui la carta si svolge in un'ora, ed in quattro liste longitudinali che dànno i quattro venti principali, nord, est, sud e ovest.
Vediamo ora in qual modo su codesta carta rimangono registrati i due elementi anzidetti. Un piccolo cilindro nn, parallelo al primo II, è messo in movimento dalle catenelle rr e gira insieme colla banderuola h h (fig. 5620). Sulla superfìcie di questo cilindro trovasi un risalto a taglio molto sporgente, il quale forma come una sola spira di una vite, ed è disposto in modo che la sua parte inferiore che guarda la carta si trovi di rincontro alla lista che appartiene al vento indicato in quel momento dalla banderuola. Questo ciliudro è mantenuto ad una piccola distanza dalla carta per mezzo di una molla q, la quale tien sollevata una porzione del suo albero che è unito alla rimanente parte con una giuntura cardanica o. Per tal guisa anche l'estremo s (mobile nel sostegno Is) del cilindro medesimo resta sollevato, e rimane a contatto con un piccolo cilindretto di ferro scorrevole a fregamento dolce in un foro praticato sul fondo del cilindro vuoto «, nel quale scorre ancora il peso t. Tutte le volte che questo peso si abbassa, batte su quel cilindretto al fondo, e fa abbassare l'estremo s del cilindro nn, e con esso tutto cilindro, la cui spira andrà perciò ogni volta a tOQ*
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