Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      REGISTRO — KEGNARD GIAN FRANCESCO
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      verun modo lo Stato abbia interesse a tenere, per così dire, celato il proprio diritto con iscapito grave degli interessi dei terzi. È vero bensì cbe l'azione spettante allo Stato non pnò pregiudicare ai diritti reali d'ogni genere acquistati sul fondo dai terzi prima dui trasferimento soggetto alla tassa, nè può essere rivolta contro i terzi possessori della cosa pei supplementi di tassa; ma ad ogni modo il privilegio esentato da iscrizione resta sempre come nn tranello alla buona fede di quelli fra i creditori i quali prestarono i proprii capitali al debitore ignorando che le garanzie da questo presentate erano forse in gran parte rese vane dai diritti dell'erario.
      REGISTRO (wws.). — Nome cbe si dà a ogni serie di canne d'organo che differiscono solo in quanto elle rendono un suono più grave o più acuto, ma non in quanto al valore del suono medesimo. I registri, oltre ai nomi che li distinguono gli uni dagli altri, come registro di flauto, registro di tromba, registro di fagotto, prendono ancora una denominazione dalla lunghezza della loro più graude canna, e in tal senso chiamansi registri di sedici, di otto, di quattro piedi. Si dividono i registri in due classi, cioè in registri d'anima e registri a lingua, secou-dochè la formazione del suono nelle canne si effettua col mezzo di un'ancia, o senza questo mezzo. Chiamansi ancora registri i pezzi di legno mobili che spuntano accanto alla tastiera dell'organo, mediante i quali l'organista mette in azione i registri dell'organo stesso.
      Dicesi registro della voce un certo numero di suoni, che relativamente al suo carattere differisce da un altro numero di suoni che formano un altro registro. Ed è per ciò che la voce umana dividesi in due registri, l'uno di petto, e l'altro di testa, o falsetto. Raro è poi l'esempio che qualcuno riceva dalla natura il singolarissimo douo di poter eseguir tutto colla sola voce di petto. Alcuni dividono la toce di soprauo in tre registri, cioè: di petto dal do chiave di violino sotto le righe al fa primo spazio; medio (che si produce colla parte superiore della laringe) dal sol in seconda rig.i al sol sua f-Uav^; e di testa da questo sol al do sopra le righe. .. iSTRO DELLE IPOTECHE (dir. amm.). V. Ipoteca. REGISTRO DELLO STATO CIVILE (dir. amminist.). V. Stato civile.
      REGISTRO MARITTIMO (ammin. mariti.). — Chiamasi così in Italia l'ufficio, che in Inghilterra ebbe il nome di Lloyd e in Francia di Veritas, avente per iscopo di registrare le navi della marina mercantile, indicando di ciascuna il nome, la natura, la capacità, l'età, il proprietario, l'armatore, il capitano e il relativo valore di assicurazione, indicazioni tutte cbe sono della più alta utilità nei rapporti tra armatori, noleggiatori ed assicuratori (V. Assicurazione e Navigazione).
      REGLI Francesco (biogr.). — Nato in Milano nel 1*02; morto in Torino il 10 marzo del 1S66. Studiò leggi a Pavia, ove, prima di laurearsi, fondò un or naie intitolato: La Minerva Ticinese, che durò tre anni. Trattava specialmente di letteratura, di belle arti e di teatri. Nella quaresima del 1825, il direttore della compagnia drammatica Mascherpa, creando in male acque a Pavia, ottenne dallo stu-
      dente Regli un dramma intitolato: Il tradimento Virtuoso, che per poco gli ristorò le finanze: produzione che, sotto il titolo di Ernestina Klerk, si dà tuttora dalle compagnie teatrali. Altri drammi di genere fragoroso scrisse pure, ma a tempo si ritrasse dall'arringo, convinto qual era che il teatro italiano abbisognava di luminari, non di mediocrità. In Milano, del 1835, incominciò a dirigere il giornale teatrale 11 Pirata, da lui fondato e diretto per lungo volgere d'anni. Nell'agosto del 1837 lesse nell'Ateneo di Bergamo l'Elogio del professore Giovanni Zuccaia, nell'agosto del 1840 l'Elogio di Diodata Saluzzo-Roero nel medesimo Ateneo, e nel settembre del 1841 l'Elogio di Defendente Sacchi, ivi pure. A questi tennero dietro gli Elogi a Gaetano Donizetti, ad Eustachio Fiocchi, a Mauro Ricotti ed a Celestino Massucco. Nel 1844 il romanzetto intitolato 11 primo di novembre del 1755, ossia il terremoto di Lisbona, gli fruttò l'Ordine di Cristo di Portogallo ; dipoi scrisse altri brevi racconti. Dal 1848 si stabili a Torino, ove proseguì a dirigere 11 Pirata, compose un Carme in morte di re Carlo Alberto in versi sciolti, fece di pubblica ragione 11 Valhalla del re di Baviera, liberamente tradotto per la prima volta in lingua italiana, con note; gli Scritti scelti (Torino 1851); la Strenna teatrale europea, o Galleria di ritraiti dei più celebri artisti d'Italia, colle loro biografie. (voi. 15); 1 Teatri, memorie; i Racconti editi ed inediti; il Dizionario biografico dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici, dedicato ad Isabella II, regina di Spagna, che ne lo rimeritò colla croce d'Isabella la Cattolica, mentre re Vittorio Emmanuele II lo fregiava dell'Ordine Mauriziano. La direzione del Pirata e la sua Agenzia teatrale gli davano un gran da fare e vistosi guadagni. Nel 186-j si recò a Pesaro a leggervi l'Elogio di Gioachino Rossini, in occasione del solenne collocamento della statua in bronzo di quel Grande: e nell'inverno del 1866 pubblicò ancora l'Elogio del suo illustre amico Felice Romani, morto poco prima Fu questa l'ultima sua fatica letteraria; sopraccolto da ripetuti assalti d'apoplessia, terminò l'operosa sua vita in età di sessantaquattro anni.
      REGNARD Già? Francesco (biogr.). — Il migliore autore comico francese dopo Molière, nato l'8 feb-brajo 1655 a Parigi, morto nel suo castello di Gril-lon il 4 settembre 1709, menò fino all'età di qua-rant'anni una vita dedita tutta ai piaceri ed ai viaggi, finché, dopo aver composto molte poesie e composizioni drammatiche pel teatro italiano, scrisse Le Joueur, commedia che lo pose immediatamente a fianco dell'autore del Misanthrope. Padrone, alla morte del padre suo, di oltre quarantamila scudi, venne in Italia, ove ne guadagnò diecimila. A Bologna invaghissi di una signora provenzale, ed imbarcatosi con essa e il marito sopra una fregata inglese che recavasi da Civitavecchia a Tolone, fu preso nelle acque di Nizza, dopo tre ore di combattimento, da due corsari barbareschi e condotto in Algeri, ove fu venduto per 1500 lire, e la dama per 1000. Il suo padrone Achmet-Talem lo nominò cuoco, e questo ufficio di fiducia rese la sua posizione meno insopportabile. La sua famiglia gl'inviò 12,000 lire a Costantinopoli, ove il suo padroneIsjOOQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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